Recensione: “Ex moglie” di Tess Stimson
TITOLO: Ex moglie
AUTORE: Tess Stimson
GENERE: Thriller psicologico
EDITORE: Giunti
DATA DI PUBBLICAZIONE: 21 aprile 2021
Negli ultimi quattro anni Louise ha dovuto guardare il suo ex marito rifarsi una famiglia. Andrew, l’affascinante presentatore televisivo col quale pensava di trascorrere tutta la vita, l’ha lasciata per sposare Caroline, la sua amante, una ventinovenne dai lunghi capelli biondi che sembra una top model. Louise, la madre impeccabile, e Caroline, la giovane donna in carriera, hanno – almeno in apparenza – ottimi rapporti, civili e cordiali per il bene dei figli e per l’amore che entrambe provano per Andrew. Ma quando la coppia viene invitata alle nozze d’oro dei genitori di Louise, suona come la ratifica che quella donna si è ormai conquistata un posto all’interno della sua famiglia, e qualcosa in lei scatta. Perché in fondo Louise non è pronta a lasciare che Caroline si goda la vita che una volta le apparteneva e dal canto suo, Caroline non è disposta a cedere niente di quanto ha ottenuto. Fino a quando Andrew muore e le due donne vengono ritrovate vicino al suo corpo. Entrambe hanno le mani sporche di sangue e portano addosso evidenti segni di colluttazione. Non ci sono testimoni e le due si accusano a vicenda: per la polizia trovare la verità non sarà poi così facile…
Care Fenicette, bentrovate. Cosa succede quando mescoliamo un marito, la sua consorte e l’ex moglie a una festa di anniversario degli ex suoceri di lui? Semplice, la morte di quest’ultimo…
Louise è una donna e una madre che da quattro anni deve vedere l’uomo che ama, Andrew, tra le braccia di un’altra donna, Caroline.
Lui è un affascinante conduttore televisivo e, dopo tanti anni passati insieme a Louise, decide di lasciarla per sposarsi con la sua amante. Caroline, una giovane e bella donna in carriera, ama profondamente suo marito. Tra i tre sembra esserci un rapporto piuttosto civile, del resto ci son i bambini di mezzo. Tutto sembra andar bene fino a un crescendo di vicende che culmineranno con la morte di lui. Chi sarà stato? Perché? Sarà l’ex dannatamente gelosa o la moglie che ha scoperto qualcosa?
Ho amato molto questo libro che inizia con la morte di lui. Da quel punto in poi c’è un avvicendarsi di rapporti di polizia con interrogatori dei vari testimoni e sospettati. La narrazione si divide tra il punto di vista di Carolin (Caz) e di Louise, anche se in rare occasioni vi è quello della cognata di quest’ultima, Min. L’alternarsi delle due donne ci permette di analizzare gli stessi eventi e fatti raccontati dall’una e poi dall’altra e ciò ha il potere di nascondere come realmente siano andate le cose. Chi mente? Chi sta dicendo la verità? Louise è davvero una mamma modello che adora i suoi figli e che, nonostante l’amore che prova ancora per Andrew, riesce ad avere un rapporto civile con la “rivale”, sebbene subisca le sue angherie?
Caz davvero si sente in colpa per esser stata l’altra per un po’ e aver distrutto il rapporto tra il suo attuale marito e la sua ex? È seriamente così premurosa e attenta? Il suo passato cela qualche mistero? Cerca con sincerità in ogni modo di andare d’accordo con Louise nonostante lei si comporti male e sembra voler separare la coppia?
L’unico personaggio chiaro a mio avviso, o quasi, è Andrew per cui ho provato una profonda antipatia immediatamente, ma che, successivamente, viene fuori per quello che è in realtà, una persona senza spina dorsale che non sa cosa vuole, un uomo che vorrebbe, come si suol dire, la botte piena e la moglie ubriaca.
Tornando alle due donne, le domande che mi ponevo costantemente sono state: chi è la vera stronza? Chi sta raccontando la verità?
Questo aspetto in qualsiasi altro genere letterario lo troverei un elemento negativo, invece in un thriller psicologico è semplicemente perfetto.
Fino alla fine mi sentivo come una bandiera sul campanile, dove soffiava il vento andavo io, “Ha ragione lei accidenti”. “Nooooo alt, lei invece” ,e così via.
In un giallo poi la domanda del secolo è: chi ha ucciso la vittima?
Anche in questo caso mi sono chiesta se fosse stata l’una o l’altra. Quale insomma? Questo non posso di certo dirvelo, ma vi consiglio vivamente di leggere il libro. Vi rapirà tra le sue pagine, vorrete divorarlo e trovare il capo della matassa.