Recensione: Facciamo finta che sia solo un gioco di Elena Armas

Adalyn Reyes si è imposta una ferrea disciplina: ogni mattina si sveglia all’alba, guida fino agli uffici del Miami Flames FC, la squadra di calcio della città, si impegna al massimo nel lavoro, torna a casa e ricomincia da capo la mattina seguente.
Ma la sua perfetta e collaudata routine viene sconvolta da un video, diventato virale, che mostra Adalyn che aggredisce senza ritegno contro la mascotte del team. Per non licenziarla, il proprietario della squadra – che si dà il caso sia suo padre – la spedisce nella sperduta Carolina del Nord, dove le viene affidato il compito di risollevare le Green Warriors, la squadra di calcio locale, composta da bambine di nove anni che si allenano in tutù, hanno capre come animali domestici e sono terrorizzate dai modi bruschi di Adalyn.
A complicare le cose, c’è l’affascinante coach Cameron Caldani, ex portiere prodigio e suo vicino di casa… Sembrerebbe il candidato perfetto per aiutare Adalyn nella sua missione quasi impossibile, e perché no, magari distrarla dai suoi problemi… Anche se passare ogni giorno insieme, tra incontri imbarazzanti nel giardino e continue frecciatine dalla panchina, sembra più difficile che mai. Abbandonare il campo, però, non è un’opzione. Ce la metterà tutta per riscattare il suo futuro e quello delle piccole Warriors. Con o senza l’aiuto di Cam.

Care Fenici, questo è un libro pieno di emozioni e di sentimenti che partono da situazioni spiacevoli, ma che si evolvono in qualcosa a cui nessuno dei due protagonisti poteva, ne ora ne mai, pensare di approdare.
Adalyn e Cameron si conoscono in una situazione esilarante e non si sopporteranno già dalla prima occhiata, sebbene fin da subito la carica sessuale e l’elettricità tra loro sarà tangibile, bravi però a nasconderla sia a loro stessi che al prossimo con battute e sfide presenti in tutto il romanzo.
Adalyn, dopo una sfuriata degna di un talk show, dovrà lavorare molto su se stessa, sul suo carattere e occuparsi del suo lavoro per poter riprendere in mano la propria vita e per lei non sarà per nulla facile fidarsi di lui. E non l’aiuta di certo avere come idolo e voler far breccia nel cuore di una persona irraggiungibile, che si dimostra indifferente, anaffettivo e borioso, un individuo che mette sempre se stesso in primo piano.
Conoscendosi meglio, Cam riesce ad abbattere le difese di Adalyn e a comprendere il suo carattere. Capisce cosa le è sempre mancato, anche se lei per prima non si è mai resa conto delle sue reali necessità, abituata com’è ad avere sempre in mano la situazione controllando tutto e tutti.
Quando sono vicini l’elettricità è palpabile: si sfiorano, si guardano, si stuzzicano e lasciano sempre tutto in sospeso; troppo spaventati l’uno dall’altro o da quello che provano? Forse. Oppure come si dice? È l’attesa del piacere, il piacere stesso?
Mi sono piaciuti molto tutti e due i protagonisti, ambedue con i propri spettri nell’armadio, restii a portarli alla luce, a combatterli e a farsi aiutare, perché sono pronti a dare la colpa, in un modo o nell’altro, a loro stessi per il proprio senso di inadeguatezza. Ma nel momento in cui si trovano, si curano, con un po’ di difficoltà e reticenza soprattutto da parte di lei, a vicenda. Ci saranno molte situazioni esilaranti e sono sicura che amerete una capretta, una gatta e la piccola Maria che è praticamente una piccola saggia che fa aprire gli occhi a Cam quando ne combina una grossa quanto una casa.
Beh, che aspettate? Andate subito in libreria o online ad acquistarlo non ve ne pentirete!