Recensione: “Faida scozzese” di Terri Brisbin
Scozia, XIV sec. – Per porre fine alla sanguinosa faida che miete vittime tra i Mackintosh e i Cameron serve un legame di sangue che unisca i due clan, e Brodie sa che se il consiglio degli anziani sceglierà lui come futuro laird dovrà sposare Arabella Cameron, bellissima, ma dai modi un po’ troppo affettati per i suoi gusti. Per questo ha deciso di lasciare all’altro aspirante al titolo, l’affascinante cugino Caelan, il compito di corteggiarla. Ma proprio quando inizia a sospettare che dietro la sua maschera di cortesia, la giovane donna nasconda in realtà un animo indomito e una vivace intelligenza, Brodie viene accusato dell’omicidio di suo fratello Malcolm Cameron. E a quel punto, bandito dal clan, ha un solo modo per riabilitare il proprio nome e scoprire chi sta cospirando contro la pace: rapire Arabella e impedire il matrimonio. Anche a costo di mettere in serio pericolo il proprio cuore.
Arabella Cameron è un bellissima giovane donna con modi gentili ed eleganti, tratta tutti con dolcezza e cortesia, il sorriso sempre stampato su una faccia angelica…. La sua famiglia è protagonista di una sanguinosa e lunghissima faida che intercorre con un altro clan: i Mackintosh.
Il destino di Arabella è già tracciato, il padre e il laird dei Mackintosh hanno deciso di porre fine alla faida: un legame di sangue, un matrimonio tra lei e l’erede del clan dei Mackintosh potrebbe portare finalmente alla pace tra le due famiglie. Ma chi sarà l’erede designato?? Il consiglio degli anziani dei Mackintosh dovrà scegliere l’erede del clan tra Brodie e il cugino Caelan. Brodie sembra il favorito, autorevole, serio e affidabile ma non molto abile nel corteggiare una dama, mentre Caelan, spigliato e disinvolto, ha modi molto più seducenti e affascinanti… ma non tutto è come sembra….., la stessa Arabella nasconde un animo combattivo e una intelligenza vivace.
Il piano di pace va a rotoli quando Malcolm Cameron, fratello di Arabella, viene ucciso brutalmente. Brodie, giudicato colpevole del suo assassinio, viene cacciato immediatamente dal clan e Caelan quindi, designato erede. Brodie non ricorda molto dell’episodio di cui è accusato, ma qualcosa non torna e decide di lottare per riabilitare il proprio nome e salvare il progetto di pace tra i due clan. Forse lui non ha ucciso Malcolm, e, l’assassinio, potrebbe nascondere invece l’intento di scatenare una guerra tra i Malcolm ed i Mackintosh. Ma cosa può fare Brodie? Il rapimento di Arabella, che sta per sposare Caelan, sembra una mossa scaltra e ingegnosa ma anche azzardata….
Una bellissima ambientazione: le Highlands scozzesi, descritte con perizia e maestria; personaggi interessanti e appassionati (pure i cattivi), tratteggiati e rappresentati in modo decisamente coinvolgente e tale da creare una immediata empatia con loro. Una storia avventurosa ed avvincente… Insomma un libro molto piacevole e gradevole da leggere, uno di quelli che, quando inizi, non riesci a riporre prima di arrivare alla fine.
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