Recensione: “Falce – Trilogia della Falce Vol. 1” di Neal Shusterman
Genere: Fantascienza, Narrativa fantasy
Un mondo senza fame, senza guerre, senza povertà, senza malattie. Un mondo senza morte. Un mondo in cui l’umanità è riuscita a sconfiggere i suoi incubi peggiori.
A occuparsi di tutte le necessità della razza umana è il Thunderhead, un’immensa, onnisciente e onnipotente intelligenza artificiale. Il Thunderhead non sbaglia mai, e soprattutto non ha sentimenti, né rimorsi, né rimpianti.
Quello in cui vivono i due adolescenti Citra Terranova e Rowan Damisch è davvero un mondo perfetto. O così appare.
Se nessuno muore più, infatti, tenere la pressione demografica sotto controllo diventa un vincolo ineluttabile. Anche l’efficienza del Thunderhead ha dei limiti e non può provvedere alle esigenze di una popolazione in continua crescita. Per questo ogni anno un certo numero di persone deve essere “spigolato”. In termini meno poetici: ucciso.
Il delicato quanto cruciale incarico è affidato alle cosiddette falci, le uniche a poter decidere quali vite devono finire. Quando la Compagnia delle falci decide di reclutare nuovi membri, il Venerando Maestro Faraday sceglie come apprendisti proprio Citra e Rowan. Schietti, coraggiosi, onesti, i due ragazzi non ne vogliono sapere di diventare degli assassini. E questo fa di loro delle falci potenzialmente perfette.
Immaginiamo un mondo, tra pochi decenni, in cui tutto fila liscio perché un supercervellone di nome Thunderhead controlla tutto e dona ai cittadini il benessere totale. Immaginiamo ora che questo super Thunderhead risolva tutti i problemi tranne uno, la sovrappopolazione.
Che rimedio avreste scelto voi? Qualcosa che non scontenti nessuno e che sia eticamente lecito?
Il mondo previsto da Shusterman ha creato delle Falci, individui prescelti per uccidere, anzi, “spigolare” le persone in sovrannumero.
Citra e Rowan sono solo due ragazzi quando vengono selezionati per diventare apprendisti della Falce Maestro Faraday, entrambi molto critici nei confronti di questo mondo perfetto solo sulla carta, entrambi pieni di passione, di vita e, soprattutto, di ormoni.
La vera rarità di questo libro dedicato al mondo young adult, però, è che non si parla solo d’amore e zucchero, anzi, il vero nocciolo della questione sono le domande etiche, il dramma di dover uccidere innocenti, il prezzo altissimo da pagare per avere un mondo perfetto.
Ero molto scettica su questo romanzo di adolescenti che immaginavo, appunto, dedicato solo a giovani lettori. Devo invece ammettere che mi ha stupito: temi importanti, profondi, analisi e introspezione dei personaggi, dialoghi interessanti e solo una spolveratina d’amore q.b., perché certo l’amore non può mancare, ma altolà diabete!
I due protagonisti sono personaggi opposti e anche le due Falci senior Maestro Faraday e Maestro Goddard sono opposti: questo gioco di contrapposizioni funziona bene per dare spirito alla trama e rende anche più veritiera la personalizzazione dei personaggi.
Questo mondo nuovo sorge sull’equità ma, in realtà, diventa un po’ meno perfetto quando si tratta di morte: una morte che lascia indenni le Falci e le loro famiglie portando più disparità di quanto sia consentito da un mondo così romantico.
In definitiva, se avessi un figlio adolescente gli consiglierei sicuramente questo libro che, poi, è il primo di una trilogia, ma lo consiglierei anche agli adulti, un po’ per affacciarsi al mondo dei giovani e un po’ perché i messaggi che trasmette sono profondi e importanti.