Recensione: “Feel Again” di Mona Kasten (serie Again #3)
Care Fenici, oggi Tracy ci parla di “Feel Again” di Mona Kasten
Sawyer e Isaac non potrebbero essere più diversi tra loro. Lei è tosta, disinibita e, in apparenza, spietata. Lui è timido, impacciato e, con i suoi occhiali da nerd e il suo bizzarro abbigliamento fatto di bretelle e papillon, è letteralmente una frana con le ragazze. Dalla morte dei genitori, Sawyer se l’è sempre cavata da sola e non ha mai permesso a nessuno di avvicinarsi a lei. Men che meno Isaac Theodore Grant. Anzi, in circostanze normali, non lo avrebbe degnato nemmeno di uno sguardo, ma quando si ritrova nella stessa serata con lui e alcune ragazze lo prendono in giro, lei non può sopportarlo. Così, senza pensarci due volte, lo bacia di fronte a tutti. Il piano sembra funzionare… fin troppo bene, tanto che i due decidono di stringere un patto: Sawyer aiuterà Isaac a liberarsi dalla sua reputazione di nerd trasformandolo in un bad boy, in cambio lei potrà documentare il cambiamento e usarlo per il progetto finale del suo corso di fotografia. Ma quell’accordo, a prima vista innocuo, stravolgerà completamente il mondo di entrambi. E presto Sawyer tornerà a sentire qualcosa dentro, là dove aveva sperato di aver rinchiuso tutto, là in fondo al cuore.
Siamo al terzo volume della serie (tutti autoconclusivi), ma questo mi ha proprio conquistato.
La storia ti prende già dalle primissime pagine. Sarà Sawyer, con la sua scorbutica vitalità, sarà Isaac, così fuori dal comune, ma i due insieme sono davvero un connubio esplosivo.
No, non pensate subito alla solita storia di sesso nelle prime pagine perché, per quanto appena ventenni, questi due giovani sono davvero tutti da scoprire.
Mettiamola così: abbiamo una ragazza spigliata, ma distrutta dalla vita e dalle chiacchiere della gente, che incontra un ragazzo vestito da ‘lord’ preso di mira dalle solite cattive ragazze.
Capite anche voi che i due opposti si alleano per far fronte comune in quella che credono essere una grande amicizia, intrecciata in una sorta di sfida per migliorare la loro credibilità.
Ma mentre Sawyer, che pur toccata profondamente dalle malelingue, decide di ignorarle chiudendosi in se stessa, Isaac accetta di trasformarsi nel ragazzo che tutte vorrebbero.
E la trasformazione sta proprio nella mani della ragazza, anzi per la precisione in ‘Frank’, ossia la sua inseparabile macchina digitale che immortalerà questa trasformazione in una sorta di ‘prima e dopo’.
Tra episodi divertenti e a volte teneri, cominciano ad aprirsi degli spiragli di vita dei due, come piccoli scorci di luce che vengono fuori da profonde ferite, appena percepibili, ma che li faranno entrare nel nostro cuore: la triste infanzia di Sawyer e sua sorella, la morte dei genitori e il loro profondo disagio sociale.
E Isaac, alle prese con la sua complicata famiglia e il tremendo periodo adolescenziale che lo ha spinto a lasciare la sua casa per una vita diversa.
Tra dinamiche familiari molto complicate, il rapporto tra i due si intreccia in sfumature di profonda amicizia, ma anche di un sentimento più sensuale e profondo, che li porterà a ferirsi e ad allontanarsi, salvo poi riflettere su quanto vale la pena abbandonarsi a una vita vuota e solitaria, quando invece la vita ti offre la possibilità di credere ancora, di provare ancora, di ‘sentire ancora’.
Noi non siamo quello che gli altri dicono di noi, Sawyer.
Penso sia la frase più bella di tutto il libro, in quanto riassume davvero quello che debba essere la crescita di due giovani: niente maldicenze, niente commenti che ti possono ferire, nessuno che possa farti del male per invidia, gelosia, per un rancore che nulla ha a che fare con te.
Questo libro aiuta a comprendere come navigare nelle acque burrascose della vita, schivando colpi, serrando i denti, ma soprattutto credendo in se stessi.
Isaac è un personaggio che amerete subito, mentre Sawyer vi farà un po’ arrabbiare perché tende a scappare, a credere che non ci sia più nulla da fare per lei, perché è perduta, contaminata, ormai alla deriva.
Enigmatica come i suoi tatuaggi, tra cui spicca una scritta che ve la descrive pienamente:
Non vuota
Non sola
Non sperduta
Solo l’amore – come per tutte le cose della vita – l’aiuterà a comprendere ciò che ha intorno, i suoi amici, i suoi familiari e a far pace con i suoi ricordi, portandola verso ciò la salverà.
Una scrittura fluida, con personaggi ben delineati e caratterizzati.
Un grande punto a suo favore è l’intensità dei sentimenti, piuttosto che la parte erotica, che pur essendo presente, è più una seduzione, un qualcosa di sexy, che non scade nella solita routine di gesti e parole ormai scontate.
Ve lo consiglio vivamente se volete ritrovare qualche batticuore e soprattutto la dolcezza che molte volte non si ritrova più.
Buona lettura