Recensione: Fight – Al sicuro con te di Viviana Leo
Titolo: Fight: al sicuro con te
Autore: Viviana Leo
Editore: More Stories
Genere: Contemporary Romance
Data di Pubblicazione: 03 Ottobre 2022
Target età: +14
Quando il mondo ti sfida, non puoi fare altro che combattere.
Aurora ha quasi trent’anni, ma si sente fragile come una bambina. La vita le ha già messo davanti molte prove quando una sera, tornando a casa dal lavoro, un’aggressione le toglie ogni sicurezza rimasta.
In balia delle proprie paure, trova però il coraggio di reagire iscrivendosi a un corso di Full Contact. E da quel giorno la sua vita cambia radicalmente.
Grazie ad Alessio, il suo nuovo istruttore, con lo sguardo di ghiaccio ma un cuore pronto a sciogliersi per quello scricciolo di ragazza. E quando il passato tornerà a chiedere il conto, Aurora dovrà davvero imparare a combattere. Soprattutto per difendere quell’amore appena sbocciato ma che ha già un posto importante nel suo cuore.
Un romanzo dolce e delicato sulla forza dell’amore e il coraggio di crescere. La storia di una ragazza che da bruco si trasformerà in farfalla.
«Sei brava» mi sussurrò all’orecchio. Era un bel ragazzo, non potevo negarlo, e non ero abituata ad avere così vicino un bel ragazzo. In realtà non ero abituata ad avere così vicino un ragazzo in generale, perché non accadeva da un bel po’. Cercai di pensare ad altro, di non concentrarmi su quel contatto, ma la mia mente non ne voleva sapere di vagare altrove, troppo impegnata ad assimilare quel calore sconosciuto. (Tratto dal libro)
Un racconto piuttosto semplice e lineare, ricco dell’aspetto introspettivo su Aurora, una ragazza solitaria con un passato difficile che l’ha isolata dal mondo.
Non abituata alla socialità, non penserebbe mai di poter trovare l’amore, ma quando inizia un corso in palestra incappa non in uno bensì in due ragazzi interessati a lei.
Ma ciò che mi rapiva, più di tutto, era il suo sguardo. Quegli occhi a metà tra una donna e una bambina mi facevano uscire matto, molto più di quanto avrei voluto ammettere a me stesso. Sentivo il bisogno di toccarla, come avevo fatto, e di baciarla fino a farle perdere i sensi. L’avevo accarezzata molto più del dovuto, lo sapevo, e avrebbe anche potuto arrabbiarsi per questo, ne avrebbe avuto tutto il diritto, ma mi era sembrato che quel contatto piacesse anche a lei e avevo toccato il cielo con un dito. Forse, se l’avessi baciata, non si sarebbe tirata indietro. Forse, se avessi provato ad assaggiare quelle labbra rosse come ciliegie me lo avrebbe permesso … E stavo quasi per farlo, ma lei poi aveva riso di me. Di noi. Sì, perché l’idea di noi due insieme le sembrava talmente tanto assurda da farla ridere. (Tratto dal libro)
La storia riesce a delineare una psicologia ben sfaccettata e intima, nella quale riusciamo a specchiarci e ritrovarci.
I colloqui con la psicologa che la segue sono veri e propri momenti di avanzamento della trama, parte degli sviluppi e della crescita del personaggio.
Il focus centrale della storia riguarda il percorso di maturazione di Aurora, la progressiva acquisizione di autostima, la presa di coraggio che le serve per riprendere in mano la sua vita in modo da concedersi di essere amata, credere di meritare amore, e trarre soddisfazione e pace da una relazione con una persona che le vuole bene, anziché sminuirsi e sentirsi in difetto.
Stavo talmente bene a casa che la tentazione di non tornare più in palestra era forte. Non volevo litigare con Cristina, non volevo incontrare lo sguardo di Alessio e, soprattutto, non volevo vederli insieme. Sarebbe stato più semplice restare lì per sempre, insieme a Zoe e ai miei libri, al caldo, e uscire solo per andare al lavoro. Ma questo avrebbe significato smettere di lottare. Questo avrebbe significato darla vinta a Cristina e a alla gente che, come lei, era prepotente e arrogante e schiacciava i più deboli sotto al proprio tacco. (Tratto dal libro)
Per quanto la trama sia non troppo elaborata, il romanzo è ben riuscito, gli approfondimenti emotivi sono di spessore. Per quanto l’ambientazione, se le location sono circoscritte tra palestra e abitazione, ho invece apprezzato molto la quotidianità della protagonista e l’aver respirato “aria di casa”. Trovo che l’autrice sia riuscita a rendere bene l’idea del contesto urbano italiano, nostrano, descrivendo un tipo di socialità che non è “cosmopolitan” o glitterata, ma più adatto ai ritmi a cui siamo abituati, che non necessariamente comprendono pub, ubriacature e abitudini esterofile.
Bella anche la voce narrante, spigliata e ironica.
«Non ho mai avuto una relazione seria» dissi, poi mi schiarii la voce e precisai: «Non ho mai avuto una relazione». Alessio sorrise. «Lo avevo intuito». Esitai. «È un problema per te?» «Affatto». Le sue mani non smettevano di solleticarmi il volto. «Io ho avuto tante relazioni ma non ho mai avuto una relazione seria. Possiamo imparare insieme, Aurora». Ecco un altro pezzettino di me che si scioglieva, un altro nodo, un altro dolore che scompariva. «Dici sul serio?» Da dove era saltato fuori quel ragazzo? Non avrei mai sperato in tanta pazienza da parte di un uomo, specialmente uno come lui. (Tratto dal libro)