Recensione: Fiore di sangue di Crystal Smith Bloodleaf #1
Data d’uscita: 14 GENNAIO 2020
Titolo: FIORE DI SANGUE
Titolo originale: Bloodleaf
Serie: Bloodleaf #1
Autore: Crystal Smith
Editore: Mondadori
Genere: Fantasy Young Adult
Pagine: 276
eBook € 8,99 – cartaceo € 19,00
Bloodleaf series:
1. Fiore di sangue 14 Gennaio 2020
2. Greythorne
3. Inedito
Quella di Aurelia di Renalt non è per niente una vita da principessa delle favole. Dotata di poteri straordinari, è costretta a nasconderli perché nel suo regno la legge vieta il ricorso alla magia e il Tribunale, un’istituzione speciale assetata di sangue, punisce spietatamente chiunque venga accusato di stregoneria o sorpreso a praticarla. Il suo destino, inoltre, è di sposarsi con un ragazzo che non ha mai incontrato di persona, principe ereditario del Regno di Achlev, per assicurare una pace duratura tra quest’ultimo e il suo regno. Quando però il suo segreto viene svelato, Aurelia è costretta a scappare dal palazzo. Sola e alla deriva, giunge in un nuovo regno, dove insperatamente ha la possibilità di ricominciare da zero. Fingendosi una comune suddita, infatti, per la prima volta da quando è nata può affrontare la sua vita in totale libertà. Qui finalmente scopre la felicità che un’esistenza lontana dagli intrighi politici e dai compromessi può regalare. Qui può mettere a frutto l’oscura magia che le scorre nelle vene e che la lega a una misteriosa e potentissima pianta chiamata sanguefoglia. Ma i fantasmi del passato non la lasciano in pace a lungo. Infatti, nel momento in cui verrà a conoscenza di un piano nefasto del Tribunale che minaccia l’esistenza stessa del suo regno, dovrà scegliere tra la sua nuova vita e quella che pensava di essersi lasciata alle spalle. Con la certezza che se non riuscirà ad agire prima che il Tribunale faccia la sua ultima mossa potrebbe perdere ben più della corona. “Fiore di sangue” è un romanzo dalle tinte cupe, un fantasy nel quale si intrecciano sensualmente magia, amore e intrighi.
Come si fa a non provare curiosità di fronte a una simile copertina? Voi a cosa pensate guardandola? A me ha evocato immagini di vampiri, re e regine d’altri tempi… ed effettivamente non ho sbagliato di molto perché con questa storia verrete catapultati in un regno pieno di maghi, incantesimi e intrighi!
Essendo cresciuta in loro compagnia, amo i fantasy tanto quanto adoro i gialli e i thriller, generi che alterno spesso nella lettura. Potete quindi immaginare quanto io abbia apprezzato questo libro, che è stato un susseguirsi di azioni e colpi di scena sin dall’inizio.
L’impressione iniziale di aver preso una cantonata, è presto scomparsa lasciandomi assolutamente impaziente di concluderne la lettura.
Nulla da dire, l’autrice ci avrà anche messo sei anni a scrivere questo romanzo, ma ne è valsa la pena perché è davvero bello!
Finalmente un fantasy fuori dagli schemi (sebbene tratti temi comuni a tanti altri), non incentrato solo su amore, vampiri o licantropi; ma sulla vera magia trasmessa dal sangue, sull’ amicizia e la famiglia.
Ho amato le ambientazioni in stile medievale, con canali sotterranei conosciuti da pochi, giardini giganteschi in cui giocare a nascondersi e inverni così rigidi da congelare i baffi ai più temerari.
Due sono i personaggi principali: Aurelia, principessa di Renalt dopo ben 176 anni e Valentin, chiamato da tutti Zan, principe di Achlev. Quale sarà il motivo della trasformazione di Aurelia in Emilie?
La principessa è la promessa sposa di Zan, la sua vita non è mai stata facile e purtroppo anche questa volta qualcosa andrà storto, la magia si interporrà tra i due ragazzi rendendo la loro vita tutt’altro che semplice.
Confesso che mi è piaciuto tantissimo scoprire finalmente una protagonista con gli attributi, soprattutto in un periodo storico in cui essere donna era un difetto oltre che uno svantaggio.
Oltre ai due personaggi principali troviamo il cattivissimo e doppiogiochista Toris, l’amorevole e paterno Simon, il combattivo guerriero Kellan, la tenera e dolce Kate, il debole ma anche furbo Zan e infine la misteriosa e terrificante Aren.
Aurelia è dotata di poteri straordinari, ma è costretta a nasconderli perché nel suo regno la legge vieta il ricorso alla magia e il Tribunale, un’istituzione speciale assetata di sangue, punisce spietatamente chiunque venga accusato di stregoneria o sorpreso a praticarla.
Per il matrimonio la ragazza lascia la sua terra accompagnata dal fratello, dalla sua migliore amica, dalla sua guardia del corpo Kellan e da Toris de Lena, gran magistrato, portatore del sangue del fondatore nonché colui che dirige le procedure per combattere la stregoneria.
Prima della partenza, lord Simon (cognato del re e stregone di sangue) legherà a lei tre persone destinate a perdere la vita per consentire alla principessa di arrivare sana e salva nel regno di Achlev. Ma qualcosa andrà storto perché non sempre le persone che si pensano leali si dimostrano davvero tali.
Chi cospira contro il re e il regno? Chi sono le persone su cui si può davvero contare e quelle che invece tradiranno?
Il disegno del fiore che vedete in copertina è una Triquetra, un nodo a tre punte che ricorda la sanguifoglia, chiamata anche fiore di sangue, una pianta velenosa che cresce solo sui campi di battaglia o dove è stato versato del sangue. È anche il fiore su cui viene costruita la forma della città di Achlev e su cui si baserà gran parte della storia.
“Fiore di sangue” è il primo romanzo di una trilogia ma, può anche essere autoconclusivo dato che ha una fine dalle tinte cupe vera e propria. Una chiusura fuori dagli schemi che vi farà innamorare dei suoi personaggi e versare anche qualche amara lacrima di tristezza. Un fantasy nel quale si intrecciano sensualmente magia, amore e intrighi.