Recensione: “Fixed” di Eleonora Ragozzino
Elisabeth non ha idea di cosa l’abbia portata alla morte. Non ha nessun ricordo, e per quanto si sforzi non riesce a dare una risposta a nessuna delle domande che le affollano la mente. Sa che indossa un assurdo abito da sposa, ma non ha la più pallida idea come sia legato a ciò che sta vivendo. Elisabeth non ha mai creduto alla vita dopo la morte, ma giunta al cimitero è costretta a ricredersi perché dietro all’apparente tranquillità scopre un mondo che prende vita, popolato da persone che vita non hanno. Finché non incontra Sam, l’unico capace di vederla. Sam è pieno di vita, e sembra essere l’esatto opposto di ciò che è Elisabeth. Eppure nonostante l’assurdità della situazione, Sam non vuole fare altro che aiutarla. Vuole starle accanto, anche se lei non fa altro che allontanarlo. Cosa può darle lei, quando non possono nemmeno sfiorarsi? Appartengono a due mondi diversi. Lui è vivo e pieno di opportunità che lei ormai non ha più. Tutto questo le fa paura, non vuole provare nulla per lui e non fa altro che chiedersi perché lui tenga tanto a lei, da quando si rende conto di provare sentimenti che credeva di non poter più provare.
Voi cosa fareste se a un certo punto vi trovaste in abito da sposa… morte e senza ricordi? Io credo che potrei impazzire all’istante! Anche se già ora, alla veneranda età di trent’anni suonati, ho seri problemi di memoria!
Era il giorno del mio funerale, e tutte le persone che fino a pochi giorni fa erano stati al centro della mia vita erano li. I funerali sono anche per chi resta. Ma non aveva alcun senso dire alla gente che non ci credevo. Il parroco chiedeva a Dio di salvare la mia anima. Ma io, avevo ancora un’anima? Osservai a lungo la mia lapide. Era di marmo bianco con scritto sopra: Elisabeth Brown 08 maggio 1995 – 14 maggio 2015.
Ci troviamo alle prese con un romanzo self made in Italy, dove vediamo come protagonisti principali Elisabeth, la sposa fantasma, e Sam, l’unico che riesce a vederla.
Questo libro mi ha intrigata fin dall’inizio; troviamo un prologo ricco di aspettative che apre mille ipotesi e altrettante storie.
Lei è una ragazza molto semplice, piena di dubbi e ansie, che un bel giorno si sveglia sulle rive del lago e scopre di essere un fantasma. Lui, invece, è un ragazzo biondo e sensibile. Appartengono a due mondi diversi, e nonostante Elisa non voglia provare niente per lui, si ritroverà infatuata di Sam.
Lui aveva qualcosa di speciale. Glielo si leggeva negli occhi che era una persona buona. Di quelle che hanno sofferto così tanto da non volere il male degli altri. Di quelle che hanno imparato a tirarsi indietro quando le cose fanno troppo male.
Erano passati un paio di giorni da quando ci eravamo incontrati, e non facevo altro che desiderare di rivederlo
Ho trovato due pecche in questo romanzo. La prima è che purtroppo è solo cartaceo, e la seconda è che ci sono alcuni errori di punteggiatura che, a volte, rendono poco scorrevole la lettura, probabilmente perché alle spalle della scrittrice non c’è un editor… ma questo è solo il mio parere.
Nonostante ciò vi consiglio di leggerlo, perché questa giovane scrittrice lascia molteplici scenari aperti nel primo volume introduttivo, tant’è che dovrebbero essere tre in totale quindi, Eleonora, aspettiamo i capitoli successivi per vedere come va a finire la storia e soprattutto per scoprire cos’è realmente successo a Elisabeth.
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