Recensione: Flame of Sin di Laura Pellegrini
Autrice: Laura Pellegrini
Genere: dark mafia romance
Editore: self
Data di pubblicazione: 3 ottobre 2024
Damiano Greco
Il mio cognome è l’eredità che mio padre, Don Rosario Greco, mi ha lasciato assieme a tutto quello che mi circonda, persone o cose sulle quali ho potere di vita o di morte. Sono il capostipite di una delle quattro famiglie più potenti della Sicilia.
Sono un boss. Io non chiedo, io comando.
Nulla mi fa paura. Nulla mia fa indietreggiare, ma non avrei mai creduto di dover fare i conti con il passato.
Lei, Ludovica Rizzo, la ragazzina più bella di Erice, colei che ho relegato nella parte più oscura della mia memoria dopo che mi ha pugnalato al cuore, sta per tornare.
Lei è la mia maledizione, la mia debolezza. L’unica in grado di uccidermi per davvero.
Ludovica Rizzo
Damiano Greco ha sempre rappresentato un capitolo della mia vita che ho voluto seppellire sotto tonnellate di normalità. L’aperitivo con le amiche, le serate al sushi, le discoteche, il lusso, l’attico a Central Park. Tuttavia, non c’è stato un solo giorno in cui per una frazione di secondo il mio pensiero non sia volato a lui. E mi odio per questo.
Lui è il mio diavolo torturatore.
Il mio personale inferno e ora sarò costretta a rivederlo.
Prima o poi il passato torna sempre, pure se non lo vogliamo. Pure se facciamo carte false affinché questo non avvenga. Ma non ero pronta. Non sarò mai pronta a lui.
Mafia Romance – Second Chance – Spicy Romance – Hate to Love – Forced Proximity
Romanzo stand alone
Se c’è un’autrice che riesce a prendermi fin dalla prima parola questa è Laura Pellegrini e aggiungo pure che quelle che hanno questo potere posso contarle sulle dita delle mani.
Questa non è una vicenda qualsiasi, è forte, cruda, come un pugno allo stomaco, ma è anche una storia d’amore intrisa di sentimenti contrastanti. È un mafia romance e chi ne ha già letti sa come si svolge la situazione, certo ci sono diversi tipi di libri di questo genere, tuttavia, posso dire di averne ormai letti abbastanza per capire quali sono fatti bene e quali no.
La storia di Damiano e Ludovica inizia da piccoli, accanto ai due c’è Vito, il loro migliore amico, che in futuro diventerà il consigliere del boss. È un amore nato per caso, lui vede in lei quella parte pura e innocente che con il tempo ha perso, perché nel mondo criminale “a diciotto anni si diventa uomo”.
I sogni dei due giovani si infrangono dopo la morte del Capo, il padre di Damiano, e le loro strade si dividono.
Lui diventa uno dei più importanti capi della mafia mentre lei un futuro magistrato. Dopo l’attentato subito a New York dalla ragazza, il padre di Ludovica vuole che torni in Sicilia e chiede a Damiano di proteggerla, ma succede l’impensabile. Averla in giro per casa fa riemergere in lui i ricordi che aveva tentato di seppellire nel profondo della sua anima e del suo cuore. Ludovica, al contrario, lo odia con tutta sé stessa dopo che lui si è preso tutto e l’ha trattata nel peggiore dei modi.
“Io, Ludovica Rizzo, sono diventata sua la notte di Maria Santissima di Costunaci, la Patrona di Erice, e nell’attimo in cui Damiano mi ha avuta ho saputo con assoluta certezza che quel legame intimo e profondo non si sarebbe mai più spezzato.”
Ma si sa, l’amore trova sempre la sua strada anche se viene soffocato dall’odio e da tutti quei sentimenti, a volte sbagliati, che si sono frapposti tra i nostri due protagonisti. Uno su tutti: il dubbio.
Ora, sono una lettrice onnivora e ci sono poche cose che non leggo. Questo libro mi ha colpita sin dall’inizio non per la tematica trattata ma per il modo in cui è stato scritto, perché certi argomenti bisogna saperli esporre, svolgere e non di sicuro farlo alla carlona. È un mafia romance, quindi, ha la sua buona dose di violenza, angst come se piovesse, ma è soprattutto una storia d’amore.
Damiano è il prodotto della famiglia da cui proviene, sì, è un Capo, un criminale, ma ha anche un cuore e non ha dimenticato. Ludovica è quella più segnata da quanto è successo in passato, ma è quella che ha più carattere di molti altri personaggi che troverete nel libro pure se, in alcuni punti, a volte avrei voluto prenderla a sberle ma, ok, ci sta.
“Se sapessi quale forza ci vuole per resisterti, Ludovica, capiresti che tu non sei mai stata seconda a nessuno. La mia vita è sempre stata tua, solo tua. Scelleratamente tua.”
Quindi fatevi coinvolgere da questo romanzo e se, come me, non vedrete l’ora di sapere come va a finire vi assicuro che non riuscirete a staccare gli occhi dalle sue pagine.
Libro consigliato.
Alla prossima
Un saluto dalla vostra Mal