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Recensione: Fra le tue braccia – Serie: Fighting Connollys vol.2 di Roxie Rivera

 

 

Titolo: Fra le tue braccia

Serie: Fighting Connollys vol.2 

Autore: Roxie Rivera

Editore: Follie letterarie

Genere: erotic suspense

Target: 18+

Data di pubblicazione: 24 febbraio 2023

  • A ogni costo qui la Recensione
  • Fra le tue braccia
  • In Finn’s Heart

Autoconclusivo
Jack era il solo che potesse tenerla al sicuro. Fra le sue braccia.

Dopo essere sopravvissuto al fronte all’esplosione di una bomba e allo schianto in elicottero, c’è poco o niente che possa spaventare Jack Connolly, se non forse le notti insonni, quando i ricordi di quei momenti terribili lo ghermiscono implacabili.

Jack ama assumere il comando in tutte le situazioni, perché vuole il controllo e non è uno che fa minacce a vuoto, ma se qualcuno invece minaccia Abby Kirkwood, titolare di un banco di pegni, allora lui si trasforma in un’arma letale.

Un attimo prima è impegnato a prendere a calci nel sedere un gangster che si è azzardato a fare la voce grossa con Abby, quello successivo lo trovi che accarezza con tenerezza il volto della ragazza.

È un duro, irascibile bastardo, che ancora non riesce a fare i conti con quel padre abusivo e violento, eppure non vede l’ora di prendersi cura di Abby e di Mattie, il fratello della ragazza affetto da Sindrome di Down.

Quando Abby finisce invischiata in una faccenda pericolosa con la mafia di Houston, Jack è disposto a tutto pur di proteggerla, anche a oltrepassare certi confini.

Che si tratti di avere a che fare con un cartello della droga messicano, oppure con la mafia albanese, poco gli importa: Abby e la famiglia vengono prima di tutto.

 

 

È curioso come questo secondo libro della serie Fighting Connollys si va stranamente a intersecare con la serie di My russian protector, sempre prodotta da Roxie Rivera. Abby ha un banco dei pegni nel quartiere di Besian, il capomafia albanese alleato con Nikolaj Kalasnikov, e finisce per aver bisogno della sua protezione e del suo aiuto. 

Le vicende in cui finirà impelagata sono esattamente quelle che daranno inizio alla guerra tra bande di cui abbiamo letto nel libro di Kostya, dando inizio a una trama adrenalinica molto dinamica e ricca di suspense.

 

Eri davvero giovane, Abby. — Avevo vent’anni… ero così piccola? — In quel periodo della mia vita, sì. Dopo aver lasciato i Marine c’erano un sacco di questioni di cui dovevo occuparmi. Stavo cercando di rimettere in sesto la palestra e salvare Finn dall’alcolismo. Ti volevo. Ti volevo così tanto che mi faceva male separarmi da te, ma sapevo di non poterti dare ciò che meritavi. — E adesso? — Trattenni il respiro in attesa della risposta. — Ora sono esattamente dove devo essere, — mi attirò un po’ più vicino e premette le labbra sulla mia guancia. — E anche tu.

Jack, il maggiore dei fratelli Connolly, è un ex marine e sa quello che vuole: da anni è innamorato di Abby, ma è stato troppo occupato con i problemi familiari per farsi avanti prima. Adesso finalmente è giunto il momento di dedicarsi a se stesso.

Abby ricambia già, segretamente, lo stesso interesse, quindi l’approccio di Jack va a colpo sicuro fin da subito. La storia romantica tra loro è quindi poco contrastata e piuttosto scorrevole, se si escludono le interferenze di un attacco inaspettato da parte di gang mafiose. 

 

— Troveremo un modo, — promise lui. — Tra me, Finn e gli uomini che ci ha assegnato Besian, vi terremo d’occhio. — E a te chi guarda le spalle, Jack? — So badare a me stesso, Abby. — Si alzò, mettendo fine a quel piccolo interrogatorio, poi, con le mani appoggiate ai lati delle mie cosce, si chinò e mi regalò un bacio sensuale che spazzò via l’ansia che mi affliggeva. La sua lingua stuzzicò le mie labbra in un chiaro invito ad aprirmi a lui.

Quello che trattiene un po’ la nostra protagonista dal buttarsi in una relazione è anche avere un fratello con la sindrome di Down, cosa che ha sempre rappresentato un ostacolo con gli uomini con cui era uscita in precedenza. Le sue insicurezze e la sua iper-protettività vengono rassicurate dal modo di fare di tutta la famiglia Connolly, che si comporta con questo ragazzone in modo fantastico: non solo lo adorano, ma si comportano con lui nel modo ottimale per farlo sentire utile, capace e autonomo il più possibile.

 

Perso nei propri pensieri, mi chiese: ― Desideri avere dei figli? ― Certo. ― A breve? Il mio cuore mancò un battito. ― Be’… di certo non tra nove mesi. Rise piano e fece scorrere la punta di un dito lungo il mio braccio. ― Non intendevo così presto, ma magari tra due o tre anni. Deglutii a fatica. Mi stava davvero chiedendo quello che pensavo io? ― Dipende. ― Da cosa? ― Quando non trovai il coraggio di rispondere, Jack mi fece rotolare sulla schiena e mi inchiodò al letto con il proprio corpo possente. Con un pollice mi accarezzò lo zigomo. ― Dipende da me? ― Sì. ― Per fortuna il buio nascondeva la mia espressione nervosa.

 Affrontare il tema della disabilità, anche se da lontano e senza entrare troppo nello specifico, mette sul piatto delle belle riflessioni sulla contrapposizione tra bisogno di cura, protezione, lotta alla discriminazione quotidiana, ma anche diritto ad avere delle autonomie, una certa dose di libertà individuale, e avere spazio per provare a fare da soli. Nonostante le paure e l’impulso di farsi carico delle difficoltà del ragazzo, è utile volergli bene permettendogli di spiccare il volo, per quel tanto che riesce e con i mezzi che può avere.

 

—Tu hai provato a proteggermi una volta. E hai fatto lo stesso con Kelly, — aggiunse Finn. — Alla fine hai dovuto lasciarci vivere la nostra vita, Jack. Abbiamo commesso degli errori, ma poi abbiamo trovato la nostra strada. — Con Mattie è diverso. — Perché? Certo, dovrà affrontare delle sfide particolari, ma non c’è motivo per cui non possa almeno provarci.

C’è un po’ di pepe ma non eccessivo, un libro che scorre via velocissimo grazie all’adrenalina trascinante e travolgente di una storia d’amore passionale e molto romantica. Una lettura molto piacevole.

 

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