Recensione: “Frattura – Blood and Roses #2” di Callie Hart
Sarebbe dovuta scappare nella direzione opposta, ma così non è stato.
È corsa dritta da me come se io fossi il suo dannato salvatore.
Zeth Mayfair era l’ultima persona di cui Sloane, giovane dottoressa in carriera, aveva bisogno nella sua vita.
Eppure, istante dopo istante lui, un criminale incallito si insinua sempre più in ogni aspetto di essa.
Ha le chiavi del suo appartamento, sa dove lavora.
Ora Zeth ha mollato la sua strana, e in più mentalmente instabile, coinquilina sulla soglia di casa di Sloane ed è sparito, in cerca della sorellina della dottoressa, scomparsa nel nulla.
Sloane vorrebbe solo e unicamente dimenticarlo, cambiare la serratura alla porta, cancellare il ricordo del suo viso e del suo nome dalla sua mente. Il problema? È rimasta intrappolata nella sua rete. Non riesce più a stare senza di lui, perché lui la possiede, lui la tormenta. Zeth Mayfair è la frattura dentro di lei.
Il mistero si fa sempre più fitto. La passione si fa sempre più rovente.
Fonte trama: Amazon
Frattura è il secondo capitolo della serie Blood & Roses di Callie Hart; questo volume, a differenza del precedente, entra nel vivo della storia, i rapporti tra i protagonisti iniziano a delinearsi e ogni personaggio prende il suo posto nel libro.
Zeth è un personaggio complesso e intenso, con un passato difficile. Durante la sua vita non ha mai ricevuto affetto e di conseguenza è incapace di darne. È il frutto del suo passato: un uomo schivo, torbido e aggressivo; il suo lavoro lo rende esattamente ciò che è: un criminale e un omicida. “Alto centonovantadue centimetri e con la stazza di un carro armato” non passa certo inosservato, è qualcuno da cui bisognerebbe stare alla larga, che trasuda pericolo da tutti i pori.
Ma Zeth non è solo questo, è lo stesso uomo che decide di accogliere in casa sua una sconosciuta in difficoltà. È lo steso uomo che metterà in discussione se stesso e tutti coloro che lo circondano per l’unica donna che sia riuscita a scalfire la sua corazza. Iniziando da Charlie, l’uomo più vicino ad una figura paterna che abbia mai avuto, la cui vera natura si rivela pagina dopo pagina.
Ciò che più lo destabilizzerà, però, sarà l’evolversi dei sentimenti per Sloane perché, oltre all’evidente attrazione che provano l’uno per l’altra, qualcosa sta nascendo tra loro, anche se ancora in fase embrionale. Ma Zeth rimane Zeth, con il suo bagaglio personale e i suoi limiti, e accettare un’eventualità del genere non è contemplabile.
“… con un bacio Sloane ha rovinato tutto. Ho perso la testa e me ne sono andato via furioso. In questo momento, vederla è l’ultima cosa di cui ho bisogno.”
Saranno questi sentimenti contrastanti che lo porteranno a prendere una decisione: salvare Alexis Romera, la sorella scomparsa di Sloane, e partire, così, per la torrida California.
Sloane è la vera svolta di questo capitolo, in precedenza l’avevo trovata un po’ remissiva e accondiscendete. In Frattura, invece, si è dimostrata tenace e determinata, una guerriera che sa essere anche dolce all’occorrenza.
Anche lei, come Zeth, si troverà a dover fare i conti con ciò che di nuovo sta nascendo tra loro, ma se Zeth rinnega e scappa di fronte all’evolversi dei suoi sentimenti, lei li affronta e accetta per quello che sono.
Sloane si dimostrerà un ottimo medico, un’amica leale e presente nei momenti di bisogno. Sarà per questo che deciderà di mettere in salvo Lacey e correre ad aiutare Zeth nella sua missione quasi suicida di riportare sua sorella a casa.
Questo secondo romanzo finisce esattamente così, con i due protagonisti travolti dal pericolo, ma insieme, pronti a tutto l’uno per l’altra.
“Zeth Mayfair non mi considera come una donna di cui innamorarsi. Al momento gli serve vedermi come una prostituta che ci faccia uscire da questo pasticcio, e anche tutti gli altri devono persuadersi che lo sia. Beh, sai che c’è, amico? Dico a me stessa, sorridendo tristemente per l’uso di quel soprannome. Vuoi una fottuta puttana? Te la darò io”.
Tra nuove rivelazioni e nuove domande, Frattura è un intreccio di suspense ed erotismo, un dark romance BDSM, che tiene alta l’attenzione del lettore.
Questo secondo volume di Blood & Roses è un romanzo ricco e incalzante a cui non manca nulla; l’autrice si destreggia tra romanticismo e violenza, le scene erotiche sono esplicite e senza filtri, ma mai volgari. Consiglio questa serie agli amanti degli estremi, del dark romance e, soprattutto, a chi ha un debole per gli anti-eroi.