Recensione: Full Moon di Cecilia Claudi

Insolito, travolgente e da leggere tutto d’un fiato: questo è il nuovo libro della Claudi. 

Agonia, sofferenza, sopportazione portata al limite e tanta voglia di ricominciare da zero: queste sono le emozioni di Dove durante gli anni del liceo. Proprio per questo, fa domanda per una borsa di studio in un altro continente: il passato deve restare dov’è, seppur il suo stalker non si trovi d’accordo. Una volta vinta la borsa di studi, comincia il conto alla rovescia.

Cecilia Claudi in questa storia non ha fatto altro che tenermi sulle spine ed è per questo che non sono riuscita a staccarmi dal libro: la voglia di sapere, scoprire e sentire tutte le emozioni provate da Dove e West. 

I due protagonisti si conoscono in aeroporto e, nonostante non vogliano relazioni serie, c’è qualcosa che non gli permette di stare lontano l’uno dall’altra, malgrado tutti i tentativi. 

Durante quasi tutto il romanzo non viene svelato uno dei segreti più importanti, che, però, comincerà a prendere sempre più forma solo verso la fine, per poi avere sicuramente una risposta completa nel secondo volume. 

Abbandono, solitudine, sconforto, violenza e revenge porn sono argomenti ben concentrati in questo libro, presenti dalla prima all’ultima pagina.

Sia West che Dove sono creature soprannaturali e questo è uno dei motivi per cui non possono stare insieme: è troppo pericoloso. 

“Perché alla fine se la strada che prendi è quella a cui eri destinato, non scegli sul serio e le conseguenze negative non dipendono da te.”

West si trova a dover elaborare un lutto, deve prendere una decisione che continua a rimandare e l’arrivo di Dove nella sua vita non facilita le cose. 

Alla perdita dei genitori, si aggiunge anche la perdita della nonna della nostra protagonista, che trova conforto solo nel contatto fisico che si evolve abusando dell’alcol e sesso vuoto con chiunque, cosa che le si ritorce contro. Leggere quello che ha passato alle superiori mi ha provocato rabbia e tanta tristezza: nessuno riusciva a capirla e pensavano solo ad approfittare di lei. 

Conoscere West porta Dove a ricredere e a pensare che ci sia speranza e si possano trovare persone che non giudicano sulla base del passato, sul modo in cui ci si veste e su come si affronta il dolore. 

Consiglio vivamente di leggere questo libro perché, oltre a essere eccezionale, aiuta a capire che non bisogna giudicare a primo impatto, che ogni scelta comporta conseguenze, che il bene fatto torna sempre indietro, che c’è sempre speranza e che anche dal dolore si può rinascere.