Recensione: Fuoco Blu – Serie: I figli di Ish 1 di Aurora R. Corsini
COLLANA: RAINBOW
Titolo: Fuoco blu
Serie: I figli di Ish #1
Autrice: Aurora R. Corsini
Editrice: Triskell Edizioni
Genere: Paranormal m/m
Lunghezza: 254 pagine
Data di Pubblicazione: 18 Aprile 2022
In principio, la Terra era fuoco.
Dal fuoco sorsero i draghi, che levarono i loro ruggiti verso la Grande Madre Ish, splendente nel cielo.
Sono trascorsi quindici anni da quando i draghi hanno rivelato la loro esistenza all’umanità e il mondo è stato sconvolto da un conflitto devastante, ma non tutti sono felici della società rispettosa dell’ambiente imposta dai nuovi padroni della Terra. Al seguito di un gruppetto di aspiranti rivoltosi, Cameron è convinto di cercare nel mezzo del deserto la possibilità di un futuro più libero; scoperta una realtà terribile e tradito da quelli che credeva essere amici, capirà che gli unici in grado di tenerlo al sicuro sono proprio i draghi, perché stanno lottando tutti per il bene dello stesso pianeta.
Con quasi due milioni di anni di esistenza alle spalle, Klaus pensava di seguire dei ribelli per sventare una minaccia all’equilibrio raggiunto a fatica dalle due specie, non immaginava che un giovane umano baciato da Ish avrebbe scatenato il suo fuoco interiore e cambiato per sempre la sua vita.
Uomo e drago, diversi eppure simili, dovranno lottare contro la follia di chi vuole distruggere il mondo, mentre un sentimento improvviso sboccia nei loro cuori. Ish non compie errori, la fiamma che ha acceso nei loro animi è destinata a bruciare per l’eternità.
Care Fenici, iniziamo subito col dire che Aurora Corsini ha di nuovo offerto una narrazione magistrale unendo il fantasy a un problema che affligge l’umanità da sempre: lo spreco di risorse e la violenza ambientale. Sono rimasta piacevolmente colpita dalla trama, dai personaggi primari e secondari e dall’abilità dimostrata nel presentare un fantasy fuori dall’ordinario. E poi dicono che gli italiani non sanno scrivere fantasy. Aurora li smentisce tutti. In questo romanzo c’è tutto quello che mi piace: un world building che funziona, una bellissima storia d’amore e le basi per costruire degli ottimi sequel.
Ma iniziamo dal principio.
I draghi esistono e sono nati da Ish (loro lo intendono come una divinità, noi come il Sole) direttamente con la creazione del pianeta Terra, assistendo all’evoluzione di ogni cosa e imparando a mimetizzarsi con gli umani seguendone le gesta ma senza rivelarsi. Tutto cambia con la Grande Rivelazione quando gli umani si spingono troppo oltre rischiando il punto di non ritorno nella distruzione ambientale. Queste creature decidono, quindi, di rivelare la loro esistenza durante le Olimpiadi e aiutano i governi di tutto il Mondo a prendere le giuste precauzioni per evitare il tracollo. Il nemico dell’umanità, però, non è il drago ma l’uomo stesso, sicché la notizia, inizialmente, non viene presa nel modo giusto e guerre, bombe e linciaggi prendono il sopravvento causando la morte di milioni di persone. Tutto per estirpare delle lucertolone che erano qui ben prima di noi.
A quindici anni da questo fatidico evento, Cameron, pieno di rabbia per un’infanzia distrutta, ha tutta l’intenzione di aiutare gli umani a riprendere il controllo e poter parlamentare ad armi pari con i draghi, così si unisce a un gruppo di ribelli: A.J. membro del vecchio esercito americano, il puzzone omofobo Bob (così lo chiamo io :P), e l’amico Diego, esperto informatico. L’idea è quella di trovare delle armi di una certa potenza e unirsi ad altre sacche di resistenza. Le cose vanno a rotoli quando vengono scoperti da un drago: Niklaus, e che drago! Da qui in poi le certezze di Cameron si rompono in mille pezzi e dovrà fare chiarezza su ciò che credeva di sapere e ciò che invece il cuore gli suggerisce. Sarebbe così male se il mondo venisse governato da draghi ecologisti? E se quel particolare drago fosse più di quello che sembra?
“Pensavo che fosse giusto procurarci delle armi per trattare alla pari con voi, ma avete fatto bene a togliercele tutte: noi uomini siamo troppo folli per meritare di decidere del nostro destino.” (Tratto dal libro)
Avete mai pensato che mondo bellissimo sarebbe se tutti ci aiutassimo l’un l’altro, se smettessimo di usare idrocarburi e usassimo il nostro denaro per aiutare noi stessi a stare meglio e anche il pianeta? Ok, potrei sembrare Greta Thunberg, ma il pensiero è giusto, di quanti sprechi siamo artefici ogni giorno? Sfortunatamente, nel nostro caso, non si sono ancora palesati i draghi, peccato, lo vorrei anche io un drago ecologista tutto mio!
Cameron e Klaus sono i personaggi principali ma attorno a loro conosciamo molte altre figure, alcune più interessanti di altre, almeno per me, ossia Jarmilla e Diego. Cameron è un ragazzo che ha sofferto molto per la Rivelazione, perdendo l’amata famiglia, e sovente ha attacchi di panico, a calmarlo ci pensava il suo cane Lily e ora Klaus. Il drago è antico, molto in effetti, ma ha sempre vissuto a stretto contatto con gli umani scelti da lui – “la sua gente” – vivendo in pace e armonia. Tra i suoi compiti c’è quello di sventare i piani dei ribelli e purtroppo una minaccia incombe su tutti loro. Malgrado Cameron sia decisamente più giovane, instilla nell’altro il desiderio di proteggerlo e di renderlo partecipe della propria vita, ma se ci pensate come potrebbero mai stare insieme se uno è immortale e l’altro no? Lo scoprirete.
“Aveva vissuto per poco meno di due milioni di anni, ma era la prima volta che percepiva quella sensazione nell’animo, come se il crepitare della sua fiamma stesse finalmente intonando la giusta armonia.” (Tratto dal libro)
A questo proposito le scene sessuali non sono mai volgari ma, anzi, pregne di dolcezza, cosa che ho apprezzato tantissimo. Il messaggio, ossia quello di salvare il nostro pianeta, risulta chiaro e non viene offuscato dalla trama. È un messaggio bellissimo e l’ho trovato molto vivo e presente. Di questa autrice ho letto altre storie e mi sono sempre piaciute, ha uno stile narrativo fluido molto bello ed è esperta nello scrivere situazioni drammatiche senza renderle troppo assurde o disarmanti, mantenendo una certa dolcezza nel difendere animi segnati ma non per questo meno coraggiosi. Non posso che esprimermi a favore di questo romanzo, avendone apprezzata ogni singola pagina ma, più di tutto, mi è piaciuta l’abilità nell’unire il fantasy alla nostra realtà. Fa riflettere su quanto abbiamo bisogno di rivedere le nostre priorità.
Immagino che nel prossimo romanzo vedremo altri personaggi già menzionati, io spero in Diego oppure nel Drago Bianco, che, ammetto, mi intrigano assai.
Detto questo non mi resta che augurarvi una buona lettura!