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Recensione: “Furor” di M.D. Ferres – Stirpe del Caos vol.1-

Titolo: Furor

Autore: M.D. Ferres

Editore: Youcanprint

Genere: Urban fantasy

Data di pubblicazione:29 Aprile 2021

Costretta a tenere perennemente a bada i suoi devastanti poteri telepatici, Miriam vive da due anni a New York, cercando di lasciarsi alle spalle le strazianti cicatrici che l’hanno resa una ragazza schiva e solitaria. Dopo essere sopravvissuta all’attacco di una mostruosa creatura sanguinaria, sarà costretta a mettere i propri poteri al servizio dell’Ordine dei Guardiani, entrando a far parte di una squadra speciale di esseri sovrannaturali incaricata di scoprire l’entità delle misteriose creature apparse in città ed eliminarle. Tra i membri del gruppo, Miriam viene inesorabilmente attratta da Hakon, un antico vampiro in grado di mettere a tacere le voci nella sua testa, rivelandosi ben più di una creatura della notte. Entrambi, incapaci di controllare la violenta passione che li travolge, scopriranno di essere protagonisti di un’arcana profezia che si perde nella notte dei tempi.

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«Quindi sono… l’unico che può… toccarti?»
Pronunciò quell’ultima parola con un tono carico di perverse insinuazioni, che fece incrinare il respiro di Miriam. Non riuscì un secondo di più a sostenere quello sguardo oscuro, perciò deglutì e annuì flebilmente. Avrebbe dovuto indietreggiare per ristabilire i confini ed evitare che lui prendesse altre iniziative, ma non si mosse. Rimase immobile, incapace di sottrarsi all’irresistibile desiderio di incoraggiarlo a fare la mossa successiva. Tutto ciò di cui aveva sempre avuto bisogno era a pochi centimetri da lei, incarnato in una creatura letale e pericolosissima.
Fu Hakon a retrocedere per primo e le sue ultime parole non lasciarono spazio a fraintendimenti.
«Allora dovresti iniziare seriamente a preoccuparti per la tua incolumità.»

Furor è il primo volume della serie La Stirpe del Caos.

Sono una lettrice appassionata del genere urban fantasy e posso affermare di aver letto centinaia di libri di tale genere. Normalmente le mie aspettative sono molto elevate e io sono molto esigente. Tante volte trovo letture che mi sembrano la copia di altre ma Furor porta qualcosa di nuovo.

Fa parte di una serie intitolata La stirpe del caos e devo ancora capire come mai l’autrice ha deciso di chiamarla cosi. Sicuramento lo scoprirò continuando la lettura.

Furor è la storia di Miriam e Hakon, una storia con un ritmo veloce dove il lettore viene catapultato in un batter d’occhio nel mondo delle creature sovrannaturali: vampiri, mutaforma, negromanti, demoni, sciamani. Apparentemente Miriam è una semplice ragazza con dei poteri ancora da scoprire ma che durante la sua vita si sono manifestati portando morte ovunque. Rifugiata a New York per scappare dal suo passato, banalmente lavora come cameriera. Si scopre molto velocemente che ha dei poteri telepatici che la tormentano, che non riesce toccare un essere sovrannaturale, come il suo amico Tane, da cui è attratta, e che non ha legato con nessuno a eccezione della collega Gwen. Loro due sono gli unici a cui ha permesso di entrare, anche se superficialmente, nella sua vita. In parallelo l’autrice introduce nella storia l’umano Craig che fa parte dell’Ordine dei Guardiani e ha assoldato una squadra di esseri speciali per combattere una minaccia comune a tutti gli abitanti della città: delle misteriose creature arrivate dal nulla.

La velocità del susseguirsi della lotta fra il male e il bene, a mio avviso ha tralasciato la descrizione dei personaggi. Mi sarebbe piaciuto avere una più dettagliata e accurata presentazione delle figure che fanno parte della storia. Va bene far vagare l’immaginazione ma quando si tratta di persone dotate di poteri, di forte carattere e di sostanza, perdere cinque righe per approfondire le caratteristiche fisiche, a mio avviso, non guasta. Hakon, che Miriam conosce una volta divenuta parte della squadra guidata da Craig, meritava addirittura un elogio. Essere l’unico che Miriam può toccare senza star male, a mio avviso sminuisce la forza del loro rapporto e dell’attrazione che li coinvolge.

Come ho già precisato, però, sono molto esigente con il genere di lettura che adoro. Non voglio spoilerare perché la storia in sè non è male e va scoperta gradualmente. Mi è piaciuto il ritmo incalzante e ho trovato la lettura molto scorrevole e piacevole.

La novità sorprendente di questo libro è la maestria dell’autrice di tenere nascosta la vera natura di Miriam. Alla fine del primo volume non ho ancora capito che cosa è e per quale motivo appartiene al mondo sovrannaturale.

Ci sono varie scene hot, ben integrate nella lettura, non volgari e direi a mio avviso necessarie.

Al momento il mio personaggio preferito è Hakon che, a differenza di tanti incontrati, e nonostante la sua vasta esperienza di decenni e la sua forza eccezionale, riesce ad ammettere le sue limitazioni. È raro incontrare qualcuno che ha vissuto per più di 1400 anni e che accetta di non sapere tutto sul mondo. Che ha ancora dei misteri da scoprire e uno di questi è proprio Miriam.

Sono curiosa di leggere il seguito e scoprire come prosegue la loro storia. Mi sono piaciute le ultime parole di Hakon, con cui finisce il primo volume, del tutto umane e tipiche di chi comincia una nuova relazione:

“Beh, immagino sia giunto il momento di presentarmi alla tua famiglia, dico bene?” 

 

 

 

 

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