Recensione: “Galassie e Oceani” di N.R. Walker
Titolo: Galassie e Oceani
Autore: N.R.Walker
Editore: Triskell Edizioni
Genere: Romanzo MM
Data di pubblicazione: 9 Marzo 2021
Cogliendo la sua unica occasione per fuggire, Ethan Hosking lascia l’ex violento e tutta la sua vita, e si inoltra nel cammino distruttivo di un incendio. Dalla foresta devastata dal fuoco emerge Audrey Hobbs, vivo ma solo, un uomo nuovo alla ricerca disperata di un nuovo inizio. Senza documenti e senza denaro, con nulla a parte il telescopio del nonno, si lascia guidare dalla Croce del Sud.
Patrick Carney è il guardiano del faro di Hadley Cove, una cittadina sulla remota Kangaroo Island, a sud della costa australiana. Dopo la tragica morte dell’amante quattro anni fa, vive una vita solitaria: ci sono solo lui, un gatto tigrato, l’Oceano Indiano e Antartico, e una marea di solitudine. È contento della sua vita finché in città non arriva uno straniero che attira la sua attenzione.
Patrick non si sarebbe mai aspettato di provare interesse per qualcun altro.
Aubrey non si sarebbe mai aspettato di essere felice.
Tra l’amore per le stelle di Aubrey e quello per l’oceano di Patrick, questi due cuori fragili devono imparare a navigare in acque sconosciute. Se riusciranno a superare la tempesta del loro passato, forse troveranno un amore che eclisserà tutto.
Un romanzo dolcissimo dove la differenza di età tra i protagonisti è di 14 anni.
È un romanzo dalle note molto delicate, la cui storia affonda su emozioni a tinte pastello (tenerezza, comprensione, empatia, affetto, sostegno, dolcezza, vicinanza) tra due anime molto ammaccate e che hanno bisogno di essere accettate. Un legame che conta tutte le sfumature positive possibili, senza dimenticare la passionalità. Un libro davvero molto romantico.
Lo guardai, così vicino, così perfetto. Era tutto ciò di cui avevo bisogno: forza, calore. Era passato così tanto tempo da quando avevo provato qualcosa del genere, da quando un altro uomo mi aveva toccato, da quando mi ero sentito desiderato e al sicuro nelle braccia di qualcuno. E ne avevo bisogno.
Aubrey ha subito delle violenze perpetrate per anni, dalle quali sta tuttora scappando. Trova in Patrick una figura solida, attenta, accogliente, capace di avvicinarlo con cautela e di ascoltare. Una dose infinita di sensibilità e tatto sono necessarie per accostarsi a questo ragazzo impaurito e schivo e conquistarne la fiducia.
Patrick, a sua volta, ha perso un compagno da diversi anni e non sa se potrà ricominciare ad amare. Ma questi due cuori feriti trovare conforto uno nell’altro, la tenerezza, la delicatezza: sentimenti che non provavano più da tempo. Aubrey e Patrick iniziano a ruotare uno attorno all’altro come pianeti le cui forze di gravità deviano il loro reciproco percorso e trovano il modo di lasciarsi andare di nuovo.
Non era adagiato esattamente contro di me, ma era abbastanza vicino perché percepissi il suo calore. Non era una distanza platonica, insomma, ma una distanza che la diceva lunga. Era una vicinanza da cuore in gola, da farfalle nello stomaco.
Era una vicinanza che desideravo.
Aubrey sorrise con timidezza, e io immaginai di prendergli il viso tra le mani e baciarlo. Quell’immagine fu seguita da uno schiaffo di gelido senso di colpa.
I due ragazzi trovano, ognuno per motivi diversi, un compagno abbastanza delicato da saperlo attendere nei suoi tempi e nei suoi bisogni. Patrick senza fretta avvicina Aubrey rispettando la sua riservatezza e la sua paura istintiva, questo, a sua volta, è capace di comprendere il dolore della perdita, lo accetta lì con loro, senza pretendere che venga dimenticato.
Deglutii a fatica e sentii il mio stomaco pieno stringersi fastidiosamente. «Io, ehm…»
Quando non dissi altro, lo fece lui. «So cosa significa avere bisogno di qualcuno che non faccia domande. Perché l’unica cosa peggiore di essere soli è una persona ben intenzionata ma curiosa che pone tutte le domande sbagliate.»
Un romanzo “a cottura lenta”, con sviluppi graduali e dosati, dove la fase di avvicinamento rappresenta una buona parte della trama e il cui legame viene concretizzato solo dopo che entrambi sono davvero pronti a fare quel passo. Molto belli i momenti di intimità e vicinanza, perfino i loro silenzi, e il modo in cui viene resa la metafora del connubio tra galassie e oceani, inserendo perfino un pizzico di misticismo.
Restammo lì senza misurare il tempo, Patrick mi strinse tra le braccia e nessuno dei due parlò. Il suo era un silenzio profondo, come se stesse mostrando all’oceano che ora aveva me. La risposta del mare, un vento leggero e l’aria pregna di salsedine.
Le intemperie nella trama sono legate in particolare al loro passato e alla difficoltà nel voltare pagina, tuttavia si tratta di una lettura molto pacata e romantica, e non mi sarebbe dispiaciuto qualche terremoto in più, maggiore sofferenza negli sviluppi.
La trama, quindi, è forse un po’ troppo prevedibile, per quanto piacevolissima da leggere.
La scrittura è scorrevole, molto appagante, e deliziose sono le caratterizzazioni sia dei personaggi principali che secondari, e perfino di quelli immaginari. Ho adorato in particolare Aubrey e quegli sprazzi di personalità esuberante e sensuale che fanno capolino di tanto in tanto, dietro alla corazza da ragazzo spaventato e intimidito: riusciamo a farci l’idea del ragazzo in divenire, di quello che potrà diventare in futuro in una relazione stabile e positiva.
Era passato così tanto tempo dall’ultima volta. E nonostante fosse qualcosa che avevo già fatto, era allo stesso tempo del tutto nuovo per me. Non era Scott, era Aubrey. E stavamo tracciando un nuovo percorso, un nuovo inizio. Un nuovo me aveva cominciato a lasciarsi il passato alle spalle e non vedeva l’ora di iniziare un nuovo capitolo della sua vita.
Quello non era semplicemente un pompino.
Quello ero io che risalivo in superficie e tornavo a respirare dopo un’eternità. Quello ero io che mi lasciavo andare e guardavo dritto verso il futuro.