Recensione: “Gipsy Prince # 1 Gipsy series” di L. F. Koraline
Titolo: Gipsy Prince
Autore: L. F. Koraline
Serie: Gipsy #1
Genere: Contemporary romance
Ariel è la moglie di Warren Grest, un uomo cinico e pieno di ossessioni, che gestisce ogni aspetto della sua vita facendo leva su un terribile segreto del suo passato.
Vive un’esistenza vuota e solitaria, fatta di regole e obbedienza, fino a quando incontra Saul, un circense con l’aspetto di un pirata, con la pelle profumata di colonia scadente e sigarette.
Lui è deciso ad averla, ad ogni costo. La catapulta nel suo mondo e mette la sua vita sottosopra.
Ariel sa che lasciarsi andare è contro le regole, che perdere il controllo è vietato e che disobbedire non è un’opzione, ma l’attrazione per lui diventa, ogni giorno, più pericolosa.
Sa che scegliere di seguire il cuore potrebbe costarle un prezzo molto alto da pagare.
Benvenute fenici al circo Once Upon a time, insieme agli stravaganti protagonisti del nuovo romanzo contemporaneo della brava L.A. Koraline.
Gipsy Prince è il primo della dilogia Gipsy series e, conoscendo lo stile dell’autrice, non mi aspettavo di certo che il protagonista fosse un principe azzurro sul cavallo bianco, infatti udite udite il nostro bel protagonista è un principe degli zingari il cui nome è Saul ed è il padrone di un regno piccolo e un castello fatto di lamiere con l’atteggiamento di un villano e il cuore di un cavaliere.
Abituatevi al suo modo di parlare sgrammaticato e al fatto che sia un circense alto due metri e bellissimo, sempre con una sigaretta in bocca e che inventi delle favole su due piedi, uniche e bellissime. Saul è anche chiamato occhio di Falco ed è un trapezista che, a ogni spettacolo, sceglie nel pubblico una ragazza che si librerà in volo con lui e il suo falco.
Proprio qui, nel mondo del circo, un bel giorno si presenta Ariel, con il suo tacco 12 e il classico tubino blu chiedendo di entrare a far parte della compagnia.
L’obiettivo della giovane ventitreenne è quello di ottenere la totale fiducia dei girovaghi per una missione di recupero di diamanti che secondo il suo ricattatore dovrebbero essere nascosti proprio dentro il circo.
Ariel alias Charlie Grest è sposata con un uomo ambiguo e calcolatore che la ricatta da ben dieci anni con un filmato compromettente e la minaccia del carcere. La sua paura più grande infatti è la miseria, il suo passato l’ha segnata per sempre e farebbe qualunque cosa per non tornare indietro nel tempo.
Warren Grest è colui che l’ha trovata e portata via dal bordello di Donguann in Cina, dove faceva la prostituta bambina e quindi agli occhi di Ariel è carnefice e salvatore, l’unico essere umano che si è mai interessato alla sua persona.
Il piano perfetto ideato da quest’uomo prevede di recuperare 14 diamanti sottratti da un museo e venduti a quattordici collezionisti multimilionari. Lei è la pedina perfetta, in un gioco in cui per ogni missione di recupero deve interpretare un ruolo e adesso questo prevede che sia la dolce Ariel.
La sirena dai lunghissimi capelli neri riuscirà a farsi baciare dal principe che la libererà per sempre dalla sua prigionia? Ma questa non è una favola e la piccola Ariel, usata e abusata da sempre, dovrà essere più forte che mai e cercare di tornare in superficie con l’aiuto di un principe povero che le insegnerà a volare.
“Baci come un angelo, ma desideri come un diavolo …”, mormora con le labbra ancora posate sulle mie. “Non so cosa mi succede…”, confesso con un filo di voce, con il fiato corto. “Stai smettendo di avere paura… “. “No, Saul. Io non ho mai avuto tanta paura di me stessa come stanotte”. “Ma stanotte ci sono io”. “E domani?” “Solo se tu lo vorrai”.
Saul ed Ariel si ritrovano a convivere sotto un tetto fatto di stelle e un letto di foglie e i ricordi di entrambi li riportano a quando erano bambini e al loro incontro proprio nel circo Once Upon a time. Il destino li ha fatti rincontrare o forse no? Sono troppe le coincidenze. Anche Saul nasconde qualcosa e per Ariel le tessere del mosaico cominciano a prendere forma. Purtroppo il finale è proprio irritante, sul più bello e con una frase a metà sono rimasta in sospeso, con un ansia assurda. Dieci e lode a Koraline per la trama originale, i temi trattati sono tanti e particolari, come la sottomissione di questa povera ragazza a un mostro che abusa delle debolezze altrui, il tema del maltrattamento degli animali in cattività e la prostituzione giovanile. I personaggi sono tutti molto particolari e gli artisti del circo vi faranno sognare.
“Esiste davvero l’amore?”, chiedo, avvicinandomi di un pizzico alla sua bocca. “Così si dice e io ci cre-do”.
Non dimenticate che la missione comincia sempre dal livello uno, che sarebbe la seduzione e si conclude con il livello zero, la distruzione. Il biglietto io ce l’ho e voi? Sbrigatevi a comprarlo altrimenti trovate il tutto esaurito! Buon divertimento!
“Ora ti porto via con me, ciaori. Vuoi volare?”. “Sto già volando, Saul”. “Anch’io, ciaori, anch’io”.