Recensione : “Gli insospettabili delitti della casa in fondo alla strada” di Alex Marwood

Tutti gli abitanti di Beulah Grove numero 23 hanno un segreto. Se non fosse così, non avrebbero affittato in contanti e senza contratto delle lerce stanze in un vecchio edificio malmesso. Quello è il tipo di posto in cui si può finire quando non si hanno alternative. I sei inquilini dello stabile fanno vite solitarie e non si può certo dire che curino i rapporti di buon vicinato, ma in un’afosa notte d’estate, un terribile incidente li costringe a stringere una strana alleanza. Quello che non sanno è che uno di loro è un assassino. Ha già scelto la prossima vittima, e farà di tutto per proteggere il suo segreto.

” Un libro davvero inquietante con grandi personaggi “

Stephen King

Con una critica di copertina fatta niente di meno che dal RE ( Stephen King ), potevo non avere tra le mie mani questo libro ?

Assolutamente no.

Mi sono fidata del giudizio del RE, e non me ne sono affatto pentita, anzi non potevo affidarmi a mani migliori… in questo caso a pagine migliori!

Ed allora lasciatemi il piacere di farvi conoscere meglio i protagonisti del libro.

La trama ruota intorno ad un gruppo di persone che vivono nello stesso edificio, tutti loro hanno qualcosa da nascondere; e uno di loro è un assassino.

Collette (Lisa) è in fuga da 3 anni dal suo ex capo ( un gangster ) e si è ristabilita a Londra per accudire la madre gravemente malata.

Nel condominio di Beulah Grove, Collette incontra una vecchia signora di nome Vesta, che ha vissuto nel seminterrato tutta la vita “ostaggio” di un canone agevolato, Hossein un iracheno suo coetaneo richiedente asilo politico, un tranquillo e solitario uomo di nome Gerard che ascolta musica classica ad un volume altissimo e che le fa letteralmente saltare i nervi, una ragazza di 15 anni, Cher, che è in fuga dai servizi sociali, e Thomas che abita in soffitta, molto affabile con un perenne sorriso sul suo volto.

Infine ” Il Proprietario “, Roy Preece, una persona meschina indolente e tanto avida, interessata solo a ricevere l’affitto in contanti.

Uno di questi inquilini è ” L’ Amante”, un individuo solitario che uccide le donne, e tiene i loro cadaveri in casa per soddisfare il suo bisogno di compagnia.

Per scongiurare la putrefazione e la decomposizione utilizza i metodi egiziani per mantenere i corpi nella migliore forma possibile. Ma chi è ?

Se a questo punto pensate che abbia svelato molto della trama, sottraendo alla vostra futura lettura la giusta suspense, vi sbagliate.

Perchè il romanzo inizia con uno dei residenti del condominio che viene interrogato dalla polizia per un crimine che ha avuto luogo lì; quindi il fatto che vi è, letteralmente, un assassino tra gli inquilini ( il titolo originale è The killer next door ), non è uno spoiler della trama.

Tuttavia,questo è molto più di un thriller.

Si tratta di un’insolita e commovente storia di un gruppo di persone che cercano di venire a patti con la vita che li ha portati ad abitare in quella deprimente casa, e tentano di far fronte, a loro modo, ai propri problemi personali : l’alienazione, la solitudine, la paura, l’ emarginazione, la fuga, il desiderio frustrato di essere amati, e l’integrazione in una società che non li ” vede”.

L’autore ha fatto un superbo lavoro di narrazione, di tensione narrativa : sa toccare le giuste corde delle emozioni quando i personaggi si raccontano in prima persona, e fa venire i brividi con l’introspezione agghiacciante e macabra dell’ Amante .

Secondo il mio parere la storia inizialmente fatica a decollare, ma quando lo fa … tenetevi forti (!!) perchè vi terrà incollati alla pagine del libro fino a che non saprete come andrà a finire.

Altamente consigliato se avete il desiderio di leggere un thriller tra i più singolari ed originali degli ultimi tempi.

Per la mia personalissima storia di lettrice di questo genere, è la prima volta che alla fine di un thriller sorrido. A voi scoprire, se vorrete, il perchè …

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