Recensione: Guerriero della Primavera di Juliana Haygert

Pensava che tutto fosse perduto… finché non trovò lei.

La guerra civile ha dilaniato la Corte di Primavera, lasciando la famiglia reale assassinata e il Generale Ashton imprigionato. Anni di torture dopo, Ash finalmente riesce a fuggire e parte in missione per completare l’ultimo ordine ricevuto dal defunto re: trovare la principessa perduta. In un piccolo negozio di fiori, che conduce una vita piuttosto ordinaria, Ash trova una bellezza rara di nome Hayley, che si rivela essere la legittima erede al trono.

Spetta ad Ash convincerla a tornare con lui alla Corte di Primavera e sfidare il re impostore per la corona. L’unica possibilità di sopravvivenza per Hayley è restare al fianco del guerriero scolpito, anche mentre riaccendono le fiamme della guerra.

Riuscirà Ash ad aiutarla a risvegliare la forza del suo sangue reale e a far emergere la regina che è in lei prima che il re impostore li distrugga, insieme a ciò che resta del loro regno?

Guerriero della Primavera è un romanzo autoconclusivo di romance paranormale bollente con lieto fine. Ogni libro della serie Le Corti di Wyth presenterà una coppia diversa, con una storia completa e un lieto fine.
Adatto ai lettori 18+ per linguaggio e scene mature.

Bentornate Fenici!

Nella seconda storia delle Corti dei Wyth il generale Ashton viene liberato da quindici anni di torture subite dal falso re grazie all’aiuto di una delle Dee che reggono le sorti del mondo dei Fae.  

La sua missione? Trovare la vera erede di re Eden che era stata mandata sulla terra con la madre umana, dato che è un’ibrida. La giovane, ignara di chi sia realmente, vive in una tranquilla cittadina e lavora nel negozio di fiori con la madre. Ovviamente la sua vita viene stravolta quando arriva Ash e le dice che deve tornare a Wyth per reclamare il trono di Primavera.

Hayley non è per niente felice di sapere tutto questo, anzi, pensa che la madre, che ama con tutta sé stessa, sia impazzita, che tutto quello che le è stato detto sia frutto di un’allucinazione collettiva. Dovrà ricredersi quando i soldati la vengono a cercare sulla terra. Così inizia il suo viaggio fino alla meta finale.

Tra lei e Ash si dà il via a una serie di punzecchiamenti, lei continua a riprenderlo sul suo essere così troppo marziale, lui ogni volta la chiama “mia regina”, ruolo che negherà fino a quando aprirà gli occhi. Nascerà anche l’amore, un legame predestinato anche questo.

Allora… abbiamo capito che questa serie di libri è incentrata sulle quattro stagioni, le prime quattro corti dei Wiyth, ma ho un piccolo appunto da fare, nuovamente.

La traduzione!

Mi chiedo, perché nella prima parte andava tutto bene e poi, nella seconda parte sembra che il traduttore si sia rotto le scatole e abbia iniziato a sparare parole a cazzo? Mi spiego, nuovamente cambi di parole, maschio e femmina miscelati, “Labbri”, “Diti” e altre amenità assurde.

Anche una buona traduzione fa godere al meglio la lettura, stavo per tirare bestemmie a destra e a manca. E poi, storia semplice, sembra di nuovo di vedere la stessa struttura su ogni libro. Per carità non è brutto, è uno di quei libri che ti fanno passare un piacevole pomeriggio ma è un grosso MEH.

Alla prossima. Un saluto dalla vostra Mal