Recensione: Hateable quarterback di Greta Roscini
Autrice: Greta Roscini
Genere: sport romance
Editore: self
Data di pubblicazione: 14 novembre 2024
Mi chiamo Dakota Wexler, e il mio piano era semplice: studiare, eccellere e non farmi distrarre da idioti pieni di muscoli e testosterone.
Poi arriva lui, Hunter Slates, e manda tutto a puttane.
Hunter non è solo il re indiscusso del campus, egocentrico patologico: è il soggetto principale di ogni gossip spinto che le cheerleader adorano sussurrare, il quarterback che tutte vogliono e che tutti vogliono essere. È un fottuto enigma. Bello da togliere il fiato, arrogante come pochi, e, oh, piccolo dettaglio: nasconde un segreto che potrebbe cambiare tutto. Non so bene di cosa di tratti, ma so che è qualcosa di grosso, qualcosa che nessuno, neppure lui, conosce fino in fondo.
Io? Sono solo una nerd con la testa piena di sogni e lingue antiche, catapultata in un mondo fatto di feste e bugie, dove lui si diverte a sfidarmi, a provocarmi, a spingermi oltre ogni limite. Ogni volta che provo a scappare, Hunter mi tira di nuovo dentro il suo casino – con uno sguardo, un sorriso da bastardo, o una di quelle sue mosse studiate per distruggermi dall’interno.
Ma c’è di più. Dietro quel sorriso arrogante e quella fama da playboy, c’è un ragazzo che nasconde cicatrici profonde, segreti che non vuole condividere con nessuno, nemmeno con me. E quando il suo mistero minaccia di travolgerci entrambi, mi trovo davanti a una scelta impossibile: proteggerlo e rischiare di perdermi, o lasciarlo affondare e tenere al sicuro quello che resta di me.
Hunter Slates non è solo un quarterback. È una tempesta, un pericolo, un enigma impossibile da ignorare. E io? Io non so se riuscirò a vincere questa partita senza perdere tutto.
Benvenuti nella mia storia. Quella di un quarterback che non sa cosa vuol dire “no” e di una nerd che non riesce a smettere di dirlo.
Ma fidatevi, la partita è appena iniziata.
*** Romanzo autoconclusivo***
Fenici, in questo romanzo i due protagonisti non se le mandano di certo a dire, soprattutto Dakota che non nasconde il suo odio verso i giocatori di football e che ha la lingua più tagliente di un rasoio appena affilato ma, personalmente, fino ad un certo punto, l’ho adorata.
Hunter, d’altro canto, ha un ego spropositato, é così pieno di sé che il suo smisurato egocentrismo non compete nemmeno con l’intera estensione della via lattea ed è una cosa che mi ha fatto sia ridere, sia un po’ pena.
Una storia piena di similitudini e paragoni con tutto ciò che ci circonda e da cui ci facciamo, chi più e chi meno, condizionare come tik tok, Instagram o Netflix. Un romanzo che aveva tanto potenziale ma che alla fine si è rilevato un po’ troppo forzato, soprattutto da metà in poi, nel cercare di essere un qualcosa di innovativo. Alcuni passaggi nel libro facevano intendere una cosa ma nel capitolo successivo non vi era nessuna menzione e si riprendeva il discorso dall’ultima scena. O ancora, il plot twist forzatissimo, e a mio parere inutile, perché non vi era nessun riferimento per l’intero romanzo passando da sport romance a un qualcosa che definirei sci-fi oppure la scena in cui durante un inseguimento, saltano da un tetto all’altro con una macchina con cinque persone a bordo, per poi andarsi a prendere un buon gelato. Un romanzo divertente e ironico insomma. Lascia certe cose a metà e personalmente è una cosa che non sopporto a meno che non ci sia un seguito e in questo romanzo non c’è sicuramente un cliffhanger, credetemi! Non ho amato le scene ripetute in maniera diversa, con altre parole che ho trovato inutili solo per poter allungare il brodo, ed è un vero peccato perché la lettura è scorrevole e il doppio pov é coinvolgente quindi si perde per queste e tante altre cose quando invece poteva essere un romanzo da mettere in bella mostra nella propria libreria.