Recensione: Heart on fire. Anime incatenate di Charlotte Rose
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Autrice: Charlotte Rose
Genere: Contemporary romance
Editore: Sperling & Kupfer
Data di pubblicazione: 24 gennaio 2024
Marlene e Travis
Due anime incatenate allo stesso destino
Due cuori in fiamme
Un unico amore proibito
«Cosa nascondi dietro q quegli occhi, ragazzina?»
«E tu, Travis?»
Marlene Prise ha ventun anni e un passato difficile che vuole lasciarsi alle spalle. Frequenta il terzo anno alla Berkeley University e vive protetta dai sei adorati fratelli maggiori, che le hanno imposto una sola regola: stare alla larga da Travis Harris. Lui è tutto ciò che la ragazza dovrebbe evitare: arrogante e misterioso, motociclista spericolato e pugile implacabile, non conosce limiti né in pista né sul ring. Dietro quel fascino da cattivo ragazzo, nasconde un bagaglio di segreti e tenebre che lo rendono tanto irresistibile quanto inaccessibile. Nonostante tutto, le loro strade continuano a incrociarsi, Marlene non riesce a evitare Travis, e lo stesso vale per lui. Entrambi lottano ogni giorno contro i fantasmi del passato e le difficoltà del presente. Sono due anime affini, segnate dalle stesse cicatrici, che non riescono a scappare dal proprio destino. Ma quando un’ombra nella vita di Travis minaccia non solo lui, ma anche Marlene e le persone che ama, i due dovranno affrontare gli scheletri nell’armadio, vecchi nemici e un futuro che si prospetta sempre più complicato…
Due giovani vite, Marlene e Travis, anime che corrono su una strada parallela, destinate a incontrarsi e scontrarsi per quanto incatenate a un passato violento e ingiusto.
Marlene, poco più che ventenne, conduce la sua vita frequentando Legge e trascorrendo le sue giornate in compagnia della sua migliore amica, nonché sorella di sangue Leighton.
Circondata dall’amore incondizionato di sei meravigliosi fratelli (uno meglio dell’altro, ai quali dedicherei uno spin off a parte. Non posso averci pensato solo io, suvvia, l’autrice ci faccia una riflessione in merito) che tentano invano di tenerla sotto una campana di vetro, è costretta dal destino ad aver “bisogno” dell’aiuto di Travis (più di una volta a dire il vero).
Chi è Travis? Un gran figo con un corpo da boxeur (sport che pratica a livello agonistico) attraversato da tatuaggi volti a celare ferite e cicatrici. Sensuale, spaccone, attaccabrighe, dal carattere fumantino che si fida unicamente dei suoi amici più stretti. Ha un unico scopo nella vita: proteggere la sua famiglia. Il passato lo ha reso forte e insicuro, capace di un’aggressività inaudita per sopperire a quel senso di colpa che ha condizionato tutta la sua esistenza.
Due vite distrutte, ma mentre Marlene è risorta dalle ceneri come una fenice, pur con le sue fragilità e paure; Travis è caduto in un baratro da cui non riesce a uscire.
Tanta violenza fisica e psicologica, la resilienza di adattarsi e resistere al dolore li ha resi più maturi e consapevoli, nonché vicini al cuore di un lettore, che facilmente empatizza con questi protagonisti così ben caratterizzati.
Il rapporto tra i due ragazzi è tutto un sali e scendi, un odio e amore, un allontanarsi e un ricongiungersi come dei magneti.
Al centro del romanzo vi è la loro storia d’amore, dolce, appassionata, sexy, litigiosa e volta alla curiosità di scoprirsi e conoscersi.
I suoi fratelli l’hanno messa in guardia, dicendole che Travis è come il loro padre, non va bene per lei, le farà del male…
Di rimando Travis lo sa che deve starle lontano e non solo per evitare una guerra con i fratelli Prise, ma soprattutto perché lui porta guai.
È un libro di oltre 800 pagine in cui mai e dico mai mi sono annoiata: i conflitti si susseguono; talvolta mi sembrava come di vedere una serie a puntate, in cui ogni giorno accadeva qualcosa su cui sbattere la testa e che andava risolto. Figure che tornano dal passato in cerca di vendetta, o psicolabili da prendere a manganellate nei denti, ragazze senza né arte né parte che tentano di apparire e per le quali l’unica aspirazione è vincere (vincere cosa poi? Un giro in giostra? Che tristezza!).
Ho adorato i protagonisti nella loro unicità e forza, sono un segno di speranza che tutto può essere non superato ma affrontato. Ammetto però che ho amato maggiormente i personaggi secondari: non so che darei per un libro tutto su Micheal, il fratello maggiore di Marlene, che ha un’autorevolezza e una capacità di resistenza da farmi venire i brividi e con Anne intravediamo la sua dolcezza; o Avril, la sorella di Travis, con un carattere estroverso e mal fidante che riesce ancora a non odiare il genere maschile nonostante tutto ciò che ha subito; o ancora Leighton e il suo amore “impossibile”.
Pov alternati con flashback ben gestiti nei punti giusti creano pathos e curiosità al lettore.
Ho storto il naso di fronte a qualche incongruenza nella storia: con quindici punti su una gamba non ti giri nel letto con tutta sta leggiadria o di fronte all’eloquio dei bimbi di tre anni con un improbabile linguaggio (deformazione professionale)… ma queste sono solo frivolezze.
Libro bellissimo, storia stupenda che non stanca e si legge in pochissimi giorni nonostante la lunghezza del romanzo. Un’autrice che merita e che sono sicura ci regalerà altri viaggi tra le pagine dei suoi romanzi.