Recensione: Hers di AK Rose

Sangue chiama altro sangue.

Mio fratello sta sanguinando.
La mia sorellastra è sparita.
I responsabili di entrambe le cose si considerano la nostra famiglia.
Prima per sangue, e poi attraverso il matrimonio.
Voglio distruggerli per ciò che hanno fatto.
Ma prima devo ritrovare lei.
Ryth.
La piccola, patetica topolina che si è intrufolata dentro le nostre vite e ne ha fatto la sua casa.
Non posso dimenticarla, e non posso cacciarla via dai miei pensieri, dalla mia mente.
Ryth ha liberato qualcosa di selvaggio, di pericoloso, dentro di me.
Qualcosa che mi fa venire voglia di distruggerla.
E che nello stesso tempo distrugge anche me.
All’inizio, Ryth per me non era altro che un gioco.
Lo è ancora… solo che, stavolta, intendo continuare a giocare con lei per sempre.

Bentornate Fenici, siete pronte alla guerra che si sta scatenando? L’Ordine di Hale ha preso Ryth, l’ha spogliata dei suoi abiti, l’ha marchiata come fosse un animale ma soprattutto l’ha allontanata dai suoi fratellastri.

Tobias, Nick e Caleb non si danno pace e sono disposti a tutto pur di riavere indietro la loro Principessa, compreso riprendere i contatti con un passato a dire poco pericoloso rischiando di perdere se stessi e la propria anima. 

“I miei occhi trovarono Ryth mentre mi giravo per avvicinarmi a lei. Nick era dolce, le dava conforto. Io ero nient’altro che spigoli duri e nocche sbucciate. La sua salvezza dipendeva dal mio essere così selvaggio. La superai, diretto verso la porta d’ingresso, e gli altri ci seguirono.”

Tutto pur di liberare Ryth da quel posto governato dalla depravazione, dove uomini senza morale possono trovare e disporre a loro piacimento di donne costrette e considerate come giocattoli sessuali personali. Solo per il gusto di possedere e controllare.

Riusciranno questi giovani ignari ragazzi ad avere la meglio in un gioco che palesemente è più grande di loro?

Scritto con uno stile fluido e ben ritmato Hers vi terrà inchiodate alle sue pagine. È presente qualche refuso qua e là ma nulla che guasti il piacere della lettura.

Non immaginate l’adrenalina… è sempre più evidente che Ryth e il suo passato sono la chiave di volta attorno a cui si sviluppa tutta la storia, ciò che viene detto rende ancora più misterioso il ruolo della sua famiglia nella vicenda, aggiungendo ulteriori domande a quelle già presenti. Jack Castlemaine, in una sola manciata di secondi, stravolgerà gli equilibri di una battaglia che sembrava persa in partenza.

Sebbene separati per buona parte del tempo, il legame tra i ragazzi risulta forte, indistruttibile. Ryth è la loro ragione di vita, la forza di gravitazione che richiama la loro anima. Ognuno di loro con personalità diverse ma tutte caratterizzate da spiccati lati oscuri. Finalmente arriveremo a conoscere meglio il più enigmatico tra tutti: Caleb, che ci guiderà nei meandri delle sue perversioni e ossessioni, colui che sembrava essere il fratello più razionale si rivela invece il più deviato.

Alcune decisioni prese dai nostri protagonisti sono poco realistiche, soprattutto sul finale, ma si possono giustificare come dettate dalla disperazione. Non vi renderete neppure conto di trattenere il fiato!

In questo secondo capitolo della serie, A.K. Rose introduce Vivianne e London St. Jones che saranno anche i protagonisti della seconda trilogia che compone questa avvincente saga. Non vedo l’ora di leggere il seguito.