Recensione: Hollow Heathens di Nicole Fiorina

Dall’autrice bestseller Nicole Fiorina arriva la storia di un amore ossessivo e proibito, abbastanza forte da uccidere paure e spezzare maledizioni secolari.

Una storia d’amore tormentosa. Una storia d’amore proibita. Una storia d’amore senza tempo.

C’era una volta una ragazza di nome Fallon, che venne portata lontano da casa poco dopo la sua nascita.

Una casa che conteneva più di strane tradizioni e bizzarre superstizioni.

Ventiquattro anni dopo, tornò a Weeping Hollow – una città di cui aveva sentito parlare solo nei racconti, durante delle notti inquiete sotto una luna di marmo – per prendersi cura del suo ultimo parente ancora in vita.

Dicevano che quel becchino ficcanaso fosse uno scherzo della natura – un essere spettrale.

Dicevano che non potevo avvicinarmi a lei.

Nondimeno, c’era questa dolorosa attrazione per Fallon Grimaldi a cui non avevo modo di sfuggire.

Un richiamo nostalgico, come se in questo posto ci fossimo già stati.

C’era una volta un ragazzo misterioso di nome Julian, con una maledizione secolare avvolta attorno alla sua anima.

Era uno dei quattro Hollow Heathens, le creature oscure che facevano vivere gli abitanti della città nel terrore.

E il nome Blackwell era macchiato di oscurità e morte.

Gli davano del mostro. Gelido e vuoto.

Dicevano che non dovevo avvicinarmi a lui.

Nondimeno, c’era questa dolorosa attrazione per Julian Blackwell a cui non avevo modo di sfuggire.

Un richiamo nostalgico, come se in questo posto ci fossimo già stati.

Hollow Heathens può essere letto come standalone, ma fa parte di una serie di volumi interconnessi in prossima pubblicazione.

È il primo libro della serie NA Fantasy Dark Romance “I racconti di Weeping Hollow.”

Carissime fenici,oggi vi racconterò la storia proibita di Fallon e Julian. Alla sua nascita, Fallon è stata portata via da Weeping Hollow per proteggerla dalle congreghe, ma dopo ventiquattro anni ne fa ritorno per accudire suo nonno, l’unico parente ancora in vita. Lei è ignara di tutto, ha sentito delle storie legate a questa cittadina raccontate dalla sua tata e pensava che fossero frutto della sua immaginazione. Si è sentita subito a casa, non era la ragazza svitata strana che tutti emarginavano nel Texas, qui veniva accettata, aveva amicizie, ma con il passare delle settimane Fallon si è resa conto di non conoscersi, di non sapere chi fossero in realtà i suoi genitori e che ruoli occupassero a Weeping Hollow. Il suo arrivo ha portato scompiglio nella cittadina, specialmente nella vita di Julian, un Hollow Heathens colpito da una maledizione secolare, che colpisce il primogenito delle famiglie della congrega dei Boschi Norreni. In seguito a questa dannazione, il giovane era costretto a portare una maschera. Chiunque, infatti, lo guardasse in faccia vedeva le proprie paure più profonde fino alla morte. 

Più la cittadina separava i ragazzi, più loro trovavano il modo di ritrovarsi come se tutto fosse già scritto nelle stelle, come se le loro anime si fossero riunite dopo secoli di separazione. Arriveranno momenti difficili, dove entrambi dovranno prendere decisioni importanti e sacrificare ciò che amano. 

Vi dirò la verità, non so da dove iniziare, era da tempo che un libro non mi prendeva così tanto da farmi fare le nottate sperando di arrivare alla fine per scoprire le verità nascoste delle congreghe, ma nello stesso tempo volevo che non finisse mai, perché non volevo lasciare questa cittadina. Ho amato l’atmosfera autunnale di Weeping Hollow: perbene di giorno e stregata di notte, piena di misteri, omicidi e magia. L’autrice riesce a catturarti, non è mai banale o scontata e la scrittura è avvincente, tanto che non vorresti mai smettere di leggere, ti fa fare un giro sulle montagne russe con le emozioni .Una narrazione talvolta tranquilla, che ti dici “ecco finalmente un po’ di tregua”, e poi arriva subito la parte adrenalinica, che ti fa dire “ma che cavolo” (non volevo essere volgare), e quindi ti tiene inchiodata alle pagine. Il libro è stato scritto da due punti di vista: quello di Fallon, una ragazza magra con lunghi capelli bianchi e pelle chiarissima come la luna (suo nonno la chiamava “raggio di luna”) che abitava in una casa vicino alla scogliera; e quello di Julian, un reietto per colpa della maledizione, un ragazzo alto dai capelli neri corvini che andava in giro con una maschera e abitava nei boschi. Se proprio voglio fare le pulci a questo romanzo, avrei preferito che il finale non fosse chiuso così in fretta, ma avrei voluto che fosse più approfondito; o sarà che non volevo che finisse? Ora vi lascio con l’inizio del libro anche perché rischierei di fare spoiler. È difficile trattenersi, non voglio rivelarvi alcune azioni che hanno portato a delle conseguenze, è inutile dirvi che ho amato questa storia, ora taccio e non mi resta che augurarvi buona lettura!

Benvenuti a Weeping Hollow.

Non guardatevi alle spalle.

Credo che questo mondo sia pieno di anomalie,

che siamo tutti dei mostri e dei pazzi, e se le mie convinzioni sono fondate,

possiamo uscire dai nostri nascondigli e trovarci a vicenda.

Credo che sia stato qualcosa di più orrendo e crudele ad averci piazzati lì,

nei meandri oscuri della nostra mente. Qualcosa che non è normale in sé e

per sé,

perché la normalità è la menzogna che serve a tenere a bada tutti i mostri e i

pazzi.