Serie: Creed in love vol. 3 Autore: Naike Ror Genere: College romance Editore: Always publishing Data di pubblicazione:22 novembre 2024
La serie Creed in love è composta da :
College elitari, confraternite inaccessibili e appassionanti drammi amorosi.
L’ultimo capitolo di una serie che ha fatto impazzire le lettrici.
“Il mio non è un amore tenero o confuso, è spietato. Perché farei di tutto per amarti come voglio.”
Attraente, autoritario, imperscrutabile: Tyson Rogers è il professore di letteratura più corteggiato di Yale. Ex presidente degli American’s Creed, nutre una passione smisurata per Shakespeare, considera alla stregua di fratelli i suoi migliori amici e nasconde dietro un sarcasmo tagliente un passato che ha finto di seppellire anni prima, quando ha lasciato l’Inghilterra alla volta del Connecticut.
Solare, istintiva, idealista: Cloè Wilson è una matricola all’università di Yale. È appassionata dei grandi classici della letteratura, ma l’obiettivo per cui vuole a tutti i costi essere ammessa a uno dei corsi del professor Rogers è ben diverso. Non è sua intenzione sedurlo, non è sua intenzione farsi ammaliare dalle sue poetiche citazioni dell’Otello, Cloè vuole arrivare a guadagnarsi la fiducia del professore per poter mettere sotto scacco Cruz Sanders, uno dei migliori amici di Tyson Rogers.
Anche se Tyson non si lascia impressionare da scialbi tentativi di flirt da parte delle studentesse né tollera chiunque metta in dubbio la sua autorità, Cloè riesce a farsi notare per le sue opinioni decise e le repliche al vetriolo. È l’inizio di un trimestre di continui scontri, provocazioni e, soprattutto, ossessioni, perché un docente e una studentessa non dovrebbero condividere nulla al di fuori delle mura del dipartimento.
Quando il piano di Cloè e di sua sorella Essie verrà a galla, tutte le carte in tavola saranno scoperte e anche tra Cloè e Tyson inizierà una nuova partita, nella quale la vicinanza è proibita e la lontananza inaccettabile, nella quale le certezze verranno stravolte e le promesse messe a dura prova. Solo il tempo potrà essere l’alleato di Tyson e Cloè, sempre che si affideranno totalmente al suo potere.
Il professore più corteggiato di Yale e una matricola con un piano segreto. Un amore che sfida ogni regola, persino la più severa, quella del tempo.
Con House of time, terzo libro della Creed in Love (o American’s Creed,) io mica ho ancora capito come si chiamata questa trilogia!), finalmente abbiamo il focus puntato su Tyson Rogers e Cloè Wilsone, due personaggi che abbiamo imparato a conoscere e amare fin dai primi due volumi.
Se dovessi descrivere questo romanzo con una parola, sarebbe intenso: non solo per la mole di pagine che si legge con tranquillità, ma perché ogni riga sembra pensata e calibrata con l’obiettivo di farti scuotere, incavolare e riflettere. Questa è la magia che riesce a creare Naike Ror: ti trascina e quando chiudi il libro non sei più la stessa persona di quando lo hai iniziato.
Io, perlomeno, non pensavo di arrabbiarmi così tanto con un personaggio fittizio. Mi è sbollita dopo parecchi giorni…
Ma andiamo con ordine: ultimo capitolo della trilogia, con la sua storia abbraccia tutto quello che è avvenuto nei primi due volumi. Quindi… sì, non si può leggere senza prima aver letto gli altri. Protagonista indiscusso di tutto il libro è Tyson Rogers, professore di letteratura con un’ironia affilata e un passato misterioso, camicie di seta e giacche di velluto.
Tyson riesce a eclissare tutti, anche la sua compagna, ovvero Cloè Wilson: giovane studentessa idealista, approdata a Yale come pedina del piano di Essie che conosciamo nel primo romanzo della trilogia, ma che si ritrova coinvolta in qualcos’altro che si chiama Tyson.
Tyson e Cloè li aspettavo con ansia, però devo ammettere che sono stati una delusione come coppia: la loro relazione è il nucleo di tutta la storia ma, per quanto sembrino completarsi a vicenda e i loro battibecchi a suon di battute sarcastiche e la tensione sessuale mi abbiano tenuto incollata alle pagine, la loro relazione è tossica. Tanto tossica e purtroppo quel tossico ‘negativo’, che non sfocia in nessun cambiamento: Tyson è un personaggio complesso, ma non c’è un’evoluzione in lui. Non si avverte nessun cambiamento e il protagonista che conosciamo all’inizio è lo stesso della fine.
Chloè cambia in peggio: se all’inizio riesce a tenere tranquillamente testa al professore, durante il libro perde smalto e alla fine è solo un burattino i cui fili sono tenuti da Tyson.
Lui dice: ‘vai lì’ e lei lo fa.
Questo è quello che mi ha provocato tanta rabbia.
Attorno a loro due, poi, ritroviamo i personaggi che abbiamo imparato a conoscere nei precedenti volumi: vediamo ciò che accade nei precedenti romanzi da un altro punto di vista e meno coinvolto. Si riaffacciano tutti quelle figure che abbiamo adorato in precedenza e che hanno formato una loro found family. Inoltre, facciamo la conoscenza di Arthur: un uomo dolcissimo e adorabile, un ex-professore di letteratura che non si fa problemi a mettere da parte i classici per leggersi un buon urban fantasy con tanto spicy; inoltre, è anche la voce della ragione e della saggezza di Tyson, l’unico che riesce a frenarlo e incanalarlo un poco.
Che altro dire? House of Time è la conclusione di un viaggio, fatto di dolore e amore, il tutto impreziosito dallo stile di Naike Ror che, per me, potrebbe anche scrivere la lista della spesa e io la leggerò volentieri.