Recensione: Hungry girl – La succube di Eveline Durand
Titolo: Hungry girl – La succube
Autore: Eveline Durand
Editore: Delrai Edizioni
Genere : Paranormal Romance
Editore: Delrai Edizioni
Data di pubblicazione : 21 luglio 2023
Una succube immortale, un demone sfacciato che si nutre di energia umana, o almeno questo è ciò che dovrebbe essere Summer Clover alla vigilia dei suoi diciannove anni.
Nata per affascinare e pudica fino all’osso, Summer è tutt’altro che comune, ma continua a collezionare figuracce al posto di spasimanti.
Diventare un esemplare adulto e far contenta la sua famiglia? Non proprio. Lei vuole aspettare il vero amore, e in attesa di quello giusto è disposta ad abbuffarsi dalla mattina alla sera, a costo di sembrare un fenomeno da circo.
Come succube è una vera delusione. A scuola le sue stranezze le causano non pochi problemi, ma lei vuole innamorarsi davvero e stringere un patto con un umano, anche se questo significa restare in balìa del mostro che cresce dentro di lei.
Solo il pericolo di una nuova offensiva ai danni del suo clan riuscirà a farla maturare. Summer rivaluta la sua ingenuità e inizia ad accettare i propri bisogni, soprattutto dopo l’incontro con Alvin Scott, perfetto nel suo ruolo di consulente scolastico. Il giovane informatico appena arrivato a Sourhill farebbe a caso suo, se solo fosse meno burbero.
Sarà un incidente mortale a intrecciare le loro vite con un patto mistico; un legame che renderà la bella succube la sua sottomessa e lo scettico Alvin il suo donatore.
Ma il nemico si nasconde in mezzo a loro e le cose non sono mai quello che sembrano.
Ero smarrita da tempo in una specie di torpore,
in un limbo di privazioni quotidiane, dove per resistere alle mie pulsioni
avevo perso di vista la vera me, dimenticandomi come fossi prima del risveglio dei miei bisogni. Confusa e fragile a causa dell’ostinazione, continuavo a rinnegare la mia natura.
Ci troviamo a Sourhill una piccola cittadina che nasconde non solo molti segreti, ma veri e propri mostri; clan di Incubi e Succubi vivono indisturbati tra gli umani. La storia che ci racconta l’autrice riguarda proprio uno di questi demoni: la Succube Summer.
Summer è diversa da tutta la sua famiglia, stando spesso con la sua nonna umana, creatrice di abiti da sposa, cresce covando in sé il sogno di un amore come nelle favole. Questo è quanto di più sbagliato possa fare un demone della lussuria, che, per potersi nutrire e poter vivere, necessita di assorbire le energie del desiderio sessuale degli esseri umani. Per controbilanciare il rifiuto a riconoscere la propria natura si abbuffa di cibo continuamente. Una Succube di diciannove anni vergine, pudica ed emotiva, assolutamente da delirio! Summer è la delusione di una specie che vive per il sesso.
Alvin è un ragazzo umano, un nerd che, dopo un’esperienza tragica coperta da un alone di mistero, si allontana da Sourhill per farne ritorno come giovane assistente alla cattedra nel liceo di Sum.
È stato molto toccante leggere la lotta interiore della protagonista verso le sue pulsioni, la capacità e la forza che ha nell’autoinfliggersi la castità mi ha colpito notevolmente. Potete immaginare cosa voglia dire essere creati per fare una specifica cosa e impedire a se stessi di farla, ci vuole una determinazione che vi può solo dare un’idea del carattere di Summer. Leggerete con quanta tenacia lotti per i suoi valori e le sue idee contro tutti i suoi simili, fin quasi a morire pur di mantenerli ..
Alvin, è quasi misogino, l’odio per le belle donne nasce dal tradimento di suo padre nei confronti di sua madre, fatto che ha cambiato radicalmente non solo la sua famiglia, ma anche i sentimenti di Alvin nei riguardi di tutte le donne attraenti e, quindi, verso Sum. Quando Summer lo lega in un patto di parole e sangue (o patto d’amore ) solo per proteggerlo, ho pensato che fosse meraviglioso per lei riuscire a trovare il modo di nutrirsi tranquillamente, perché è come se, grazie a questo legame, il donatore (Alvin) si offrisse di sfamare la succube. Tutt’altro che vero , infatti Alvin non capisce un tubo di quello che serve a Summer e, anche se glielo spiegano ripetutamente, continua a fare il paladino delle vergini ogni volta che sono soli e stanno per arrivare al dunque. Sarei voluta entrare nella storia per schiaffeggiarlo, lui vuole una ragazza normale (è un demone perdindirindina come potrà mai essere normale?) e la ferisce con i suoi gesti e con le parole più spesso di quanto dovrebbe. Fortuna che è sexy, dolce, protettivo e geloso. Per quanto mi innervosisse il comportamento di Alvin, mi sono immedesimata anche nel suo punto di vista. È catapultato in un mondo soprannaturale e accetta tutto con stoicità, ha dell’incredibile visto e considerato che i familiari di Sum lo considerano alla stregua di una barretta energetica… Ma a tutto c’è un perché, però dovrete iniziare questa avventura per scoprirlo!
Il romanzo alterna momenti dinamici e lenti, anche se, a mio parere, le parti lente sono da considerare più un minutaggio.
Il libro ha un capitolo iniziale con il punto di vista di Alvin, successivamente sono solo pov di Summer e, per quanto a me piacciano i pov alternati, alla fine del romanzo sono riuscita a capire la scelta stilistica dell’autrice e ha fatto bene o avrebbe cancellato metà della suspense. Il libro purtroppo non è autoconclusivo, ma lascia con il fiato sospeso nell’attesa del prossimo volume. Patti, sottomissione, mostri e magia nera, l’amore tra Alvin e Sum è continuamente messo a dura prova da un gruppo occulto, che tenta di uccidere tutti i succubi e gli incubi, attaccando i donatori e i demoni stessi… Amici c’è di tutto e di più e vi ho dato solo le briciole su un romanzo intrigante pieno di innovazione; merita di essere letto.
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