Recensione: Hurricane Wars di Thea Guanzon

Una terra devastata da tempeste e predatori.

Un’alleanza impossibile tra due acerrimi nemici.

Una guerra che ha inizio tra un battito del cuore e l’altro.

Talasyn è stata abbandonata da piccola sulla soglia di un orfanotrofio sardoviano. Nella vita non ha conosciuto altro se non le Guerre degli Uragani e la lotta disperata del popolo che l’ha cresciuta per liberarsi dalla tirannia di Gaheris, imperatore della Notte. Dentro di lei ardono la certezza di appartenere a un’altra terra, a un altro popolo, e il sogno, un giorno, di ritrovare la sua famiglia e quindi l’origine della magia che le scorre nelle vene, un potere sfolgorante in grado di fendere le ombre dell’Impero.

Alaric della Casa Ossinast, maestro della legione ombraforgiata, e unico figlio ed erede dello spietato Gaheris, è stato cresciuto dal padre per diventare un’imbattibile arma di distruzione. Deciso a spazzare via ogni più piccola minaccia per l’Impero, grazie alla forza dei suoi eserciti, alle sue navi burrasca e alla sua magia dell’ombra, è determinato ad annientare la vicina Alleanza Sardoviana.

Qualcosa cambia quando sul campo di battaglia vede Talasyn utilizzare una magia rara, la stessa che ha ucciso suo nonno, trasformato suo padre in un mostro e scatenato la decennale Guerra degli Uragani. Il suo tentativo di eliminarla, però, fallisce perché qualcosa lo fa esitare, permettendo alla ragazza di sfuggirgli tra le dita.

Quando una minaccia inedita si presenta sull’altra sponda dell’Eternomare, promettendo di portare ancora più scompiglio delle Guerre degli Uragani, i due nemici giurati devono rivedere i loro piani. Infatti, solo unendo le loro magie per crearne una nuova, potranno opporsi alla sua avanzata. Talasyn e Alaric non hanno scelta, quindi: o impareranno a collaborare mettendo da parte le ragioni del loro odio o finiranno per distruggersi a vicenda, condannando il mondo allo stesso destino.

Hurricane wars è un fantasy ambientato in un mondo che ricorda, a tratti, il famoso Grishaverse;  un continente diviso in regni indipendenti, ciascuno con un proprio governo, spesso in lotta tra loro.
In questo universo, davvero ben costruito e strutturato, prende vita la storia di Alaric e Talasyn.
Alaric è l’erede del temuto regno della notte, un impero determinato a sottomettere con brutalità i nemici e, nemmeno a dirlo, la sua co-protagonista è un membro dell’ esercito avversario , i Savordiani.
Talasyn sa ben poco del suo passato, è cresciuta prima in un orfanotrofio e poi per strada,  e nasconde anche un gran segreto :   è una ricamaluce, ultima superstite della sua “specie” , con la particolare abilità di saper “modellare” la luce. Alaric padroneggia il potere opposto, è maestro della legione ombraforgiata.
Nemici naturali per fazione e ideologie, quando si ritrovano sul campo di battaglia non  risparmiano  le energie, eppure qualcosa li spinge sempre a rimandare il colpo di grazia.
Una serie di eventi (che ovviamente non vi racconterò) porterà la protagonista a scoprire le sue origini e a ritrovarsi promessa sposa proprio al suo acerrimo nemico.
I due dovranno provare a collaborare per il bene dei regni che rappresentano e per cercare di evitare una rovinosa guerra. Tenere a bada il risentimento, l’ostilità e l’avversione reciproca non è semplice, specialmente se una strana scintilla rischia di accendere un fuoco più passionale, incontrollabile e viscerale dell’odio.
Questo libro, Fenici, l’ho apprezzato davvero molto. È un fantasy che promette davvero molto bene, vista l’attenzione maniacale e dettagliata che l’autrice ha utilizzato per teletrasportarci in questo mondo fantastico e per creare due personaggi spigolosi, dalle personalità affascinanti e approfondite, ma con ancora davvero tante sfumature da poter modellare.
Seppur per differenti motivi Alaric e Talasyn sono il risultato di un’infanzia difficile e priva di ogni forma di affetto e appartenenza, insieme potrebbero essere le precise metà di un insieme, ma il processo per arrivare a capirlo, temo, sarà ancora lungo.
In questa prima parte della storia l’attrazione tra i due è già ben visibile, ma ancora ingabbiata e trattenuta dai dubbi e dalla negazione. Quando sarà libera di esplodere sono sicura che assisteremo ad un incendio devastante.
Le quasi 400 pagine di questo libro sono scivolate con una facilità assurda, grazie alla narrazione scorrevole e lineare, alla trama appassionante e ai tanti personaggi interessanti che intrecciano i fili di questa storia.
Il primo volume  di questo racconto mi ha particolarmente allettata, incuriosita e conquistata. Sono sicura che la storia di Alaric e Talasyn non sarà solo un romanzo  di nicchia in un genere attualmente colmo, perché ha davvero tutte le potenzialità per poter emergere e differenziarsi.
Assolutamente consigliato!