Recensione: “I Quattro Cantoni – Le indagini di Lolita Lobosco, vol. 8” di Gabriella Genisi
Titolo: I Quattro Cantoni
Serie: Le indagini di Lolita Lobosco Vol. 8
Autore: Gabriella Genisi
Genere: Gialli
Editore: Marsilio
Pagine: 224
Data di pubblicazione: 25 febbraio 2021
La circonferenza delle arance (Le indagini di Lolita Lobosco Vol. 1)
Giallo ciliegia (Le indagini di Lolita Lobosco Vol. 2)
Uva Noir (Le indagini di Lolita Lobosco Vol. 3)
Gioco pericoloso (Le indagini di Lolita Lobosco Vol. 4)
Spaghetti all’Assassina (Le indagini di Lolita Lobosco Vol. 5)
Mare nero (Le indagini di Lolita Lobosco Vol. 6)
Dopo tanta nebbia (Le indagini di Lolita Lobosco Vol. 7)
I quattro cantoni (Le indagini di Lolita Lobosco Vol. 8)
Bari, inizio di dicembre, mancano pochi giorni a San Nicola. Mentre la commissaria Lolita Lobosco e il suo nuovo amore Giancarlo Caruso si godono la notte in una casetta di pescatori a Polignano, nella vicina Torre a Mare un uomo viene ammazzato nella sua villetta; sul corpo saranno trovate tracce di orrende sevizie. La sera dopo, una Mercedes scura cerca di sfuggire a un posto di blocco e si schianta contro un muro: due uomini di etnia rom, padre e figlio, muoiono sul colpo. Quando si scopre che il dna di uno dei due era anche sulla scena del crimine, il caso sembra chiuso, ma l’origine etnica dei presunti assassini non fa che soffiare sul fuoco di un clima di odio e razzismo strisciante. Solo Lolita – che continua a dividere le sue passioni tra relazioni complicate, cucina del Sud e dedizione alla giustizia – non è convinta dell’esito delle indagini: alcuni dettagli non quadrano proprio. Tanto più che inspiegabili delitti, nelle settimane seguenti, cominciano a insanguinare la città. Un filo sembra legare queste morti misteriose, e la bella commissaria cercherà di dipanarlo a rischio della sua carriera, e della sua stessa vita. In una Puglia fascinosa e crepuscolare, va in scena una nuova avventura della spavalda poliziotta barese, che la consacra come originale protagonista della commedia noir all’italiana.
Ben trovate Fenici, quest’oggi la Commissaria Lolita dovrà affrontare una serie di casi molto difficili. Ritornata a casa, sente finalmente di essere nel posto giusto; con sua meraviglia Caruso la raggiunge, dando un seguito al flirt avuto a Padova. Il suo team, costituito da Esposito e Forte, la sostiene nelle difficoltà aiutandola perfino quando una delle notizie più terribili, la morte di Giovanni, la raggiunge come un fulmine a ciel sereno. Nel frattempo, un fotografo coinvolto nella pedopornografia viene ammazzato in modo cruento. A essere accusati due rom colti in fragrante all’interno della sua casa. Ma le cose non sono sempre come sembrano, portando alla luce un clima di intolleranza e razzismo che fa esplodere la città. Anche in amore Lolita dovrà buttare giù bocconi molto amari, dal dolore della morte del suo ex alla momentanea fuga, avvenuta senza motivo, di Caruso. Intanto, la sua amica Marietta viene colta dallo sconforto: il suo felice nucleo poliamoroso non sembra più tanto sereno e la ragazza si reca in lacrime alla porta dellamicasua che, tra un rimprovero e una carezza, la rimette in sesto. Così, tra discriminazione e competizione, la Commissaria Lobosco si troverà seriamente in pericolo di vita, dovendo alfine sacrificare ciò che ha realmente di più prezioso.
Non mi stancherò mai di seguire le vicende di Lolita. Non si tratta solo di qualche storia tra il giallo e il noir; in ognuno dei suoi casi vengono trattate tematiche importanti per noi e per il nostro paese. A essere eviscerati in questo episodio, la terribile piaga della pedopornografia e l’alto tasso di razzismo che purtroppo sta caratterizzando questo triste periodo storico. Le persone sono stanche, la grave crisi che sembra cogliere le piccole società porta sul lastrico così tante persone da dover trovare un capro espiatorio. E si trova sempre sui diversi, sugli individui che vivono ai margini della società, perché per loro entrare a far parte di essa non è concesso. Lolita osserva la sua gente, la sua città, scandaglia con amarezza i volti degli abitanti, tende una mano a chi realmente ha bisogno e in quei suoi piccoli e grandi atti di pietà, il tono della vicenda cambia assumendo toni lirici e profondi, rivelando l’aspetto sociale della struttura e la profondità del dramma che il popolo, tra un evento e l’altro, sta vivendo in balia del potere politico e della corruzione generale.
Un altro piccolo gioiello dell’autrice che, attraverso lo sguardo appassionato della protagonista, ci regala un altro scorcio del sud, parte meravigliosa, nel bene e nel male, della nostra bella Italia.
A presto Fenici.