Recensione: “Idol” di Kristen Callihan (VIP Series #1)
Buongiorno Fenici! Oggi Dada ci parla di “Idol” di Kristen Callihan (VIP Series #1)
Leader e front-man della più grande rock band del mondo, Killian James è in crisi. In seguito ad un drammatico evento la sua vita perfetta si è sgretolata e lui decide che sparire dalle scene per un po’ sia la scelta migliore. Schiantarsi con la moto e svenire ubriaco fradicio in mezzo al nulla, nel prato della casa di una bella ragazza, solitaria quanto irascibile, però non è il modo migliore di cominciare il suo ritiro in solitudine. Nonostante Killian distrugga la tranquillità della vita da eremita di Liberty Bell le loro strade non sembrano più destinate a separarsi. Almeno non finché il palco non tornerà a reclamare il suo dio del rock, e Killian dovrà scegliere se tornare alla realtà sfrenata della sua vita da rock-star o continuare a nascondersi al sicuro, nella sua bolla incantata con Libby.
Due mondi che si scontrano, una passione che li unisce.
L’Animale è una bestia volubile. Può amarti per un attimo e odiarti l’attimo dopo e non sai mai quale lato di lui stai per vedere finché non ti è addosso. Se ti odia, non c’è niente da fare a parte resistere e sperare di sopravvivere senza essere completamente fatto a brandelli finché non potrai scappare al sicuro. Ma quanto ti ama?
Salve Fenici!
La Callihan colpisce ancora e, dopo il successo della Game On Series, torna nel nostro paese con Idol, primo volume della VIP Series, edito dalla Always Publishing.
Se vi aspettate di trovare il solito Music romance, con un lui super star e una lei ragazza ordinaria, vi ricrederete presto perché Killian e Libs non sono di certo i soliti protagonisti.
Killian James, carismatico frontman dei Kill John, non è la solita star sregolata. Come tutti i rocker ha avuto la sua giusta dose di donne e divertimento ma la sua vita è andata in crisi dopo il tentativo di suicidio del cofondatore del gruppo, Jax Blackwood. Lo shock è tale che Killian decide di ritirarsi temporaneamente dalle scene, trasferendosi in una sperduta casa nel North Carolina. Le condizioni in cui cerca di raggiungere la sua destinazione non sono, però, le migliori e così finisce per ritrovarsi ubriaco nel giardino della sua vicina.
Quando Liberty Bell trova nella sua proprietà un intruso privo di sensi, barbuto e maleodorante, pensa bene di svegliare il suo “barbone da cortile” con un getto di acqua gelata, ma la sbronza è tale che l’uomo, dopo qualche scambio di parole, perde nuovamente i sensi. Libby sembra non aver riconosciuto il rocker e decide di soccorrerlo e aiutarlo a riprendersi, offrendogli ospitalità per qualche giorno. I due finiscono col trascorrere molto tempo insieme e con il passare dei giorni imparano a conoscersi, diventano amici e complici.
Diglielo. Dille quello che significa per te. Lei è la tua calamita naturale. Hai una fottuta mappa tatuata sul tuo corpo, ma sei completamente perso senza lei proprio accanto a te. Diglielo.
Ma scoperta la vera identità di Killian, Liberty dovrà scegliere se continuare a vivere la sua vita come un eremita o spiccare il volo e agguantare le opportunità che il destino sembra finalmente volerle offrire… Perché Libby non è poi la ragazza ordinaria che vuole apparire. Figlia di un famoso musicista e dotata di una voce potente e di straordinarie doti musicali, anche Libs ha, in realtà, messo in pausa la sua vita dopo la morte dei suoi genitori. La perdita della sua famiglia, unita all’incapacità di credere in se stessa e al panico da palcoscenico, le hanno tarpato le ali e l’incontro con Killian rappresenta la possibilità che il destino le offre per disincagliarsi dalla propria vita.
«Puoi avere il mondo. Devi solo allungare la mano e prenderlo.»
«Non ho bisogno del mondo.»
«Di cosa hai bisogno?»
«Di te.»
Cosa decideranno di fare Libs e Killian? Lo scoprirete leggendo questo meraviglioso libro.
Ho apprezzato molto la scelta di aprire il romanzo con un flashforward, ben scritto, che ha creato l’illusione che “il peggio” possa essere accaduto, spingendo la curiosità del lettore a divorare le pagine per capire cosa sia successo in realtà.
Killian e Libs sono due calamite. Si attraggono e si respingono con il giusto ritmo. Il campo magnetico che sono in grado di creare, non può restare a lungo invisibile e il suo effetto è quello di scuotere non solo la vita dei protagonisti ma anche quella degli altri personaggi. E quando il flusso magnetico si spezza, le conseguenze sono devastanti.
È andato via. Ed è come se il sole fosse morto. La mia orbita si è spostata, tutto è buio e silenzioso. Fa male respirare, fa male muoversi. Sapevo che alla fine se ne sarebbe andato, sapevo che avrebbe fatto male. Eppure non ero pronta per questo. Niente sembra più giusto ormai.
Oltre ai protagonisti facciamo la conoscenza anche degli altri membri dei Kill John: Whip Dexter (il batterista) e Rye Peterson (il bassista), ognuno dei quali sembra avere una storia da raccontare. Particolarmente intriganti sono anche le figure del passivo Jax e dell’imperturbabile “Scottie”, manager del gruppo. Con questa nuova serie si conferma, quindi, lo stile coinvolgente della Callihan e la sua capacità di creare personaggi maturi, complicati e mai scontati.
Ad aleggiare su tutto c’è la musica. Una playlist fantastica e la grande accuratezza con cui l’autrice descrive il mondo musicale e i suoi retroscena, confermano la cura con cui si dedica a documentarsi sugli ambienti di cui intende scrivere, così come già accaduto per il mondo dello sport nella precedente serie.
Un Music romance sicuramente da leggere!