Recensione: Ignite – Noi due siamo una scintilla di R.J. Lewis

Erano cresciuti insieme, diventando amici intimi… e anche molto di più.

Quando Sara Nolan e Jaxon Barlow avevano deciso di stare insieme, la relazione della giovane coppia era stata consumata da un amore bello e passionale. Sara aveva avuto tutto in amore: il romanticismo, la fiducia e una protezione da ogni male del mondo. Jaxon le aveva dato il suo cuore sanguinante affinché lei lo custodisse.

L’ultima cosa che Sara si aspettava era di rovinare il loro amore. Precipitando in un’oscurità che aveva trasformato quella relazione sentimentale in un caos fatto di inganni e di violenza, si era allontanata dal dolore che stava infliggendo all’uomo che amava, con l’idea di non fare più ritorno.

Costretta però a tornare nella sua città natale, non credeva di trovarvi Jaxon, né poteva prevedere che fosse cambiato, diventando così aspro e insensibile da risultare uno sconosciuto, con un pericoloso programma personale in mente. Piena di sentimenti passati e del senso di colpa che porta nel cuore, Sara cerca di evitare Jaxon a tutti i costi… ma si ritrova a tentare di salvarlo dalla stessa oscurità che aveva inghiottito lei tempo prima.

Non ci piacevano gli stessi cibi,

non avevamo gli stessi gusti musicali,

io odiavo tutti i suoi amici cattivi,

mentre lui detestava le mie amiche.

Andava bene così, però.

Significava che uscivamo soltanto noi due,

e io bramavo ogni momento passato da sola con il mio buon amico.

Amici Fenici, oggi vi parlo del primo volume di una dilogia, Noi due siamo una scintilla. E credetemi se vi dico che è tanta roba. È un 4.5 solo perché l’intero romanzo è dal punto di vista della protagonista femminile, mentre io adoro i pov alternati e mi mangio i gomiti quando non so cosa pensa lui, è proprio una cosa che mi fa rosicare XD.

Detto questo andiamo al dunque: siamo a Gosnells una piccola cittadina nei cui quartieri popolari vivono i due protagonisti della nostra storia, Sara e Jaxon. L’autrice ci fa conoscere i due fin da piccoli, che pur vivendo nello stesso luogo hanno vite completamente diverse.

Jaxon ha una mamma chioccia e un padre assente, ma è felice e amato, si diletta nel fare il ladro ed è convito che nella vita questo gli porterà grandi ricchezze. Sara ha una vita deplorevole genitori alcolizzati e un padre violento, nessuno dei quali si occupa di lei, facendo il minimo indispensabile: tagliargli i capelli corti con le forbici da cucina, vestiti lisi e troppo piccoli per la sua taglia e noodles in scatola come unico sostentamento, insomma un inferno. Sara spera di poter fuggire dal destino scabroso che il fato gli ha servito e punta a diventare un avvocato. La vita che vive Sara al confine della realtà è coronata da una ciliegina sulla torta, il bullismo che subisce a scuola.

Ed è proprio durante uno di questi episodi che Jaxon interviene in sua difesa e da quel momento i due creano un’amicizia indissolubile, tanto forte da far invidia.

Questo avviene nella prima parte della loro storia mentre nella seconda vediamo i due giovani crescere, fare le loro esperienze amorose e non, senza mai separarsi. Sara diventa parte integrante della famiglia di Jaxon, come una figlia e una sorella, fino poi a evolversi in una fidanzata, potrebbe sembrare scontato ma vi assicuro non lo è… C’è molto di più. Andando avanti e vediamo i due giovani diventare adulti, trasferirsi e subire dei cambiamenti radicali di crescita emotiva e psicologica, causate in particolar modo dalle tare genetiche delle loro famiglie. I sogni che si hanno da giovani sono molto duri da sostenere quando si scontrano con la realtà del vivere giorno dopo giorno. Si sa, due cuori e una capanna difficilmente possono bastare. Come tutte le coppie hanno alti e bassi fin quando un episodio violento distrugge la loro relazione e i due si separano drasticamente, per ritrovarsi più segnati di prima cinque anni dopo.

Purtroppo gli anni portano con sé tanti cambiamenti soprattutto verità che né Sara né Jaxon sono pronti ad affrontare.

Il romanzo è narrato come una vera e propria storia, quasi come fosse un diario scritto dal punto di vista di Sara che ci racconta per filo e per segno il suo rapporto con Jaxon. Il lettore non può che ritrovarsi affascinato e trainato nelle varie vicissitudini.

Nulla è banale in questo libro, c’è un crescendo di colpi di scena che intrigano fino all’ultima pagina e quando si pensa di avere ormai capito la direzione in cui sta andando la storia, ecco il colpo di scena. Ringrazio Dio di aver avuto subito il secondo capitolo sotto mano, perchè con il cliffhanger con cui ci lascia l’autrice avrei svalvolato!

Vogliamo poi parlare dei protagonisti? Sono strutturati così bene nei pensieri e nei caratteri che non sapevo per chi parteggiare Sara o Jaxon? In alcune scene avrei preso a schiaffi entrambi alternativamente. Ho empatizzato con loro, li ho amati e odiati. Nel finale poi… Sbam! Entra in scena un nuovo personaggio di cui non vi dirò nulla, e se anche lo si può intuire fin dall’inizio, nemmeno questa parte della storia è dozzinale. Quello che posso dirvi è che alla fine io avrei mandato a monte la storia d’amore tra Sara e Jaxon in favore di questo nuovo ingresso. E anche ora che ho iniziato il secondo capitolo non sono convinta di quale sarà né l’epilogo della dilogia, né la mia preferenza. Ne parleremo in seguito e sclereremo insieme non temete.

Nel frattempo iniziatene subito la lettura!

Anche quando aveva le sue brevi avventure amorose,

lo sapeva.

Stava solo aspettando che il tempo passasse.

Aspettava sempre.

La storia della sua vita, cazzo.

Per lei, valeva la pena di aspettare.