Recensione: “Il bosco ricorda il tuo nome” di Alaitz Leceaga
Care Fenici, oggi Emanuela ci parla di “Il bosco ricorda il tuo nome” di Alaitz Leceaga
Su un’imponente scogliera si erge Villa Soledad, immersa in un fitto bosco di alberi secolari, capaci di custodire qualsiasi segreto nel silenzio del tempo. Quel bosco è il regno delle sorelle Alma ed Estrella. A prima vista non potrebbero essere più diverse: pacata e discreta, l’una, decisa e ribelle, l’altra. Eppure sono accomunate dalla stessa eccezionale sensibilità. Perché dalla nonna hanno ereditato un dono straordinario: conoscono cose che nessun altro conosce e sanno esattamente quando sboccerà il primo fiore di primavera. La loro affinità è unica. Il loro legame necessario e imprescindibile. Fino al giorno in cui tra le due si insinua l’affascinante Tomás, e niente è più lo stesso. Il giovane ammalia il cuore di Alma ed Estrella, e diventa motivo di contesa tra le sorelle, che si accorgono di come il loro legame si stia affievolendo ogni istante di più. Quando un terribile incidente colpisce Alma, e con lei anche il resto della famiglia, Estrella è costretta a fuggire da Villa Soledad e a lasciarsi alle spalle l’unica vita che abbia mai conosciuto. Ma per lei è impossibile ricominciare altrove. Lontano dalle proprie radici. Lontano dal luogo in cui non ha paura di essere sé stessa. Per questo ha bisogno di tornare là, in quel bosco che da sempre chiama casa. Solo quegli alberi, con la loro voce che Estrella sa capire e interpretare alla perfezione, possono guidarla a scoprire una verità che finora le è stata negata.
Ho appena terminato di leggere questo libro ,una lettura piuttosto lunga ed impegnativa sia per la mole di pagine che non ne fanno una lettura leggera, sia per la moltitudine di temi che l’autrice affronta e snocciola dalla prima all’ultima pagina.
Siamo di fronte ad una saga familiare in piena regola che si sviluppa dal primo ventennio del 900’, fino a concludersi durante la dittatura franchista e la seconda guerra mondiale. La protagonista è Estrella, una ragazzina ribelle e testarda; ha una gemella, Alma, la cui caratteristica principale è quella di far incolpare sempre la sorella, usando astutamente l’aspetto e l’atteggiamento da santa. Il loro padre è un marchese, un uomo oppressivo e violento, proprietario della miniera di ferro che dà lavoro e prosperità al piccolo paese affacciato sul mar Cantabrico nel quale vivono.
Il legame tra le due ragazze sembrerà spezzarsi tragicamente alla morte di Alma, ma il suo ritorno in forma spettrale le riunirà ancora. Qui entra in gioco il lato magico del romanzo: ognuna delle due sorelle è dotata di poteri straordinari unici, e per questo sono temute dai loro stessi familiari.
Nel libro spiccano le numerose figure femminili, come la madre delle ragazze e la servente Carmen, deboli vittime della cieca violenza del marchese, la nonna Soledad, che preferisce il suicidio ad una vita oppressa e sradicata dalle proprie origini e ancora Estrella e Catalina, due donne dure e forti che si piegano di fronte alle avversità ma non si spezzano e non esitano a macchiarsi di omicidio pur di proteggere la loro libertà.
I ruoli maschili in questo romanzo vengono ridotti a semplici comprimari dalla condotta spesso poco edificante, a cominciare da Tomás che preferisce la tonaca alla dura opposizione del marchese.
Questo romanzo trabocca di sentimenti veri e violenza cieca, che fanno passare in secondo piano l’elemento magico, relegandolo a semplice cornice alle disavventure della protagonista. Singolare è la figura metaforica del lupo ,compagno sempre presente percepito prima come una minaccia e successivamente come un’alleato.