Recensione: “Il buio non fa rumore” di Candice Fox
Buongiorno fenici oggi la nostra Simona ha recensito per noi il libro “Il buio non fa rumore” di Candice Fox
In un posto come Crimson Lake puoi nasconderti. Ricominciare. A patto che tu non abbia paura del buio. Il detective Ted Conkaffey ha già vissuto molte vite. La prima era quella di un normale poliziotto a Sydney, che amava il lavoro e la famiglia. Finché, alle 12.47 di un giorno qualunque, la sua macchina non è stata vista accostarsi a una fermata d’autobus. Alle 12.52 la ragazzina di tredici anni che aspettava quell’autobus è scomparsa. Così, in cinque minuti, tutto è cambiato per Ted Conkaffey. È diventato l’uomo che ha rapito e fatto del male alla piccola Claire Bingley, sebbene, per mancanza di prove, non si sia mai arrivati nemmeno a processo. Pur innocente, Ted ha perso tutto: la famiglia, l’amore, e ovviamente la reputazione. È per questo che adesso si è ritirato a Crimson Lake, tra le paludi della costa orientale, a nord di Sydney: tra l’oceano e il deserto, è un posto dove i coccodrilli si muovono silenziosi nel buio, un posto che sembra fatto apposta per nascondersi. O per scappare da se stessi, ammesso che sia possibile. Ed è qui che, sorprendentemente, il suo avvocato gli presenta qualcuno che ha bisogno proprio di lui. Amanda Pharrell, detective privata. Accusata di omicidio. Reduce da dieci anni di prigione. Nessuno come Amanda sa cosa vuol dire scappare da se stessi. O ricominciare, se è per questo…
Fonte della trama: Amazon
Premetto che ho scelto questo libro perchè attirata dal titolo, che mi aveva subito intrigato. Ho letto solo dopo la trama, sicuramente avvincente, ma molto lontana dai libri fantasy e romance che sono solita leggere negli ultimi tempi.
La storia è concentrata principalmente su due personaggi: Ted Conkaffey, poliziotto accusato di aver stuprato una ragazzina dodicenne, e Amanda Pharrell, accusata di aver ucciso una compagna di liceo.
Il libro inizia con Ted che tenta a fatica di tornare alla vita reale dopo alcuni mesi passati in prigione. Scopriamo subito la sua innocenza, ma anche il fatto che è stato scagionato per mancanza di prove, quindi praticamente tutto il mondo, moglie ed amici compresi, continua a considerarlo colpevole.
Devo dire che l’angoscia e la tristezza della situazione emergono dalle pagine e ti ci tengono legata. Io ho parteggiato per lui e gli sono stata accanto in ogni momento, accompagnandolo a prendere un caffè e vivendo la sua paura nell’essere riconosciuto. Ho sentito la mancanza della sua bambina appena nata. Ho subito con lui i maltrattamenti ingiustificati della polizia che in teoria dovrebbe essere al servizio di tutti i cittadini, senza pregiudizi.
L’autrice fa entrare nella storia con un coinvolgimento tale da avermi lasciato spiazzata. A volte dovevo fermarmi un attimo per guardarmi attorno e constatare che qui a casa andava tutto bene, ero in un luogo sicuro.
L’altra protagonista è Amanda, la titolare di un’agenzia investigativa che lei stessa aveva aperto dopo aver scontato la pena per l’omicidio della sua compagna di liceo. È un personaggio femminile particolarissimo, con una personalità borderline che mi ha affascinato, divertito e terrificato, spesso nella stessa scena.
Accetta di prendere Ted come socio per risolvere il caso di un famoso scrittore scomparso, tormentandolo con rime di dubbio gusto, mettendolo alla prova e a volte difendendolo come una mamma orsa.
Se vi aspettate una storia d’amore, questo non è sicuramente il caso; i due instaurano uno strano rapporto d’amicizia e mutuo soccorso, che permetterà a entrambi di crescere e trovare risposte alle loro oscure storie.
Ho scoperto che questo è il primo libro di una serie, vedremo se nelle prossime storie ci sarà un’evoluzione di qualche tipo. Non vedo l’ora di leggere il prossimo.
Non mi dilungo ulteriormente sulla descrizione della trama, visto che essendo sostanzialmente un libro giallo, rovinerei la sorpresa a tutti. Vi dico solo di stare attenti a tutti i personaggi, ognuno da il suo contributo alla storia, ma potrebbe essere anche il potenziale colpevole. Non tutti sono quello che sembrano.
Come vi ho già detto questo libro mi ha preso particolarmente, vuoi forse per il bellissimo modo in cui a mio parere è scritto, vuoi perché mi sono affezionata a Ted e Amanda. Inoltre, la storia mi ha fatto molto riflettere, a volte siamo brutali nell’emettere dei giudizi: buono, cattivo, strano, affascinante. Non pensiamo che, spesso, dall’altra parte c’è una persona che ha tutto un vissuto per essere giunta fino a lí, davanti al nostro parere spesso non richiesto.
Non posso aggiungere altro se non che questo libro è assolutamente da leggere, spero che vi appassionerà come ha appassionato me. Intanto aspetto con ansia la seconda puntata!