Recensione: Il caos della passione di Shannon McKenna
Serie: The hellbound brotherhood Vol. 5
Serie: The hellbound brotherhood Vol. 5 Autore: Shannon McKenna Genere: Romanzo contemporaneo suspense Editore: Mondadori I Romanzi Extra Passion Data di pubblicazione: 4 Maggio 2024
La serie The hellbound brotherhood è composta da :
La giovane virologa Cait LaMott sta indagando sulla misteriosa scomparsa di suo padre, avvenuta quattordici anni prima. Gli indizi la portano nella caverna della GodsAcre, vicino a Shaw’s Crossing, proprio nel tunnel che Mace Trask è pronto a far saltare in aria per mettere fine una volta per tutte all’incubo che perseguita da sempre lui e i suoi fratelli. Mace non ha tempo per una ragazza sprovveduta che non comprende il pericolo che pervade quelle montagne. Sottovaluta però la sete di verità di Cait e il suo spirito indomito si rivelerà decisivo, perché il nemico si sta avvicinando e la passione stravolgerà ogni cosa…
Siamo arrivati al quinto e ultimo volume della serie con protagonisti i ragazzi sopravvissuti alla God’s Acre, una setta di survivalisti, dopo che un pazzo ha tentato di sterminare tutti i seguaci con un incendio per poi mettere a punto un’arma biologica.
Cait è una virologa; arriva in città alla ricerca di informazioni su suo padre, che aveva lavorato anni prima alla God’s Acre con Kimball, e senza saperlo entra nel suo mirino.
Si imbatte in Mace, che le salva la vita e la prende sotto la propria custodia, certo che lei non abbia idea della situazione pericolosa in cui sia finita.
Cait è l’anello mancante per riuscire a fare chiarezza sulla natura e lo scopo del virus che abbiamo già visto nei precedenti episodi, e grazie al suo aiuto i ragazzi riusciranno a elaborare un piano per rintracciarlo e poterlo mettere in sicurezza.
— Avrei dovuto insistere sull’hotel, ma ho capito che non ti avrei convinta. Se avessi continuato, mi avresti preso a calci fino a domani. Lei lo studiò con occhi socchiusi. — E questo cosa dovrebbe significare? — È un complimento — chiarì lui. — Rispetto la gente tosta. Sopravvive più a lungo. — Sospirò e aggiunse: — Naturalmente se la loro caparbietà non li condanna a una morte prematura. È un po’ il rovescio della medaglia per la gente che non teme nessuno.
Mace è l’ultimo dei fratelli Trask ancora single e ci ricordiamo di lui per le critiche alla facilità con cui gli altri si sono abbandonati all’amore abbassando la guardia. Meno famoso e facoltoso di loro, predilige una vita austera e preferisce di gran lunga rimanere accampato in mimetica nel bosco in solitudine che mettere alla prova le sue limitate abilità sociali. Esperto in esplosivi, ha fondato una società di mercenari ed è totalmente dedito alla missione di combattere il pericolo del virus letale.
Roso dal trauma e dal senso di colpa per non essere riuscito a salvare la comunità dal rogo di cui ancora porta le ustioni sulle braccia, la sensazione di essere un eroe incompiuto lo porta a ergersi spesso a protettore degli altri, anche per placare il senso di angoscia per il pericolo imminente che li accerchia costantemente.
Con Cait è un uomo molto dolce e amorevole, che sa assecondarla e si lascia conquistare dalla sua forza, amando il modo in cui le viene naturale dirigere (anche in camera da letto), cosa che rende i loro caratteri estremamente compatibili.
Rimaniamo sorpresi nello scoprire, oltre la facciata da duro, un ragazzo impacciato col timore di compiere passi falsi, intimidito da una donna decisa e dominante, poco abile nel gestire le emozioni dirompenti che l’avvenenza e l’audacia di lei gli scatenano inaspettatamente.
Gli sviluppi romantici evolvono in modo piuttosto rapido: i ragazzi si piacciono, hanno una grandissima chimica che presto divampa in una passionalità in cui trovano piena sintonia di ruoli.
Ho molto gradito un inaspettato rovesciamento tra le caratterizzazioni: Cait mostra un’accentuazione di caratteristiche maschili (combattività, freddezza, distacco…), mentre Mace è appena più sbilanciato verso l’emotività e l’affettività (come il farsi domande sulla natura della loro relazione, sui propri sentimenti, sul desiderio di darsi un’opportunità per prolungare una relazione piacevole, allettante e molto vibrante).
— Tu sei perfetta per me — commentò Mace. — Ah, sì? — scherzò lei. — E come fai a dirlo? — Be’, accidenti, so di non poter stare con una ragazza qualunque. Prima o poi riesco sempre a spaventarle. Se vogliono conoscermi a fondo, il mio passato le allontana sempre. Le mie cicatrici, il culto della GodsAcre, la Maledizione del Profeta, l’incendio. Mai avrei pensato di trovare una donna coraggiosa e tosta come te. Qualcuno disposto a seguirmi sull’orlo di quel baratro pur sapendo che non è il posto migliore dove andare.
[…] Sono pessime carte da giocare con una ragazza, per cui non l’ho mai fatto. — Fino al giorno in cui sono comparsa nella tua caverna — scherzò lei. — Tagliando un sacco di nastri rossi, tutti insieme. Cait appese all’attaccapanni la giacca che le aveva dato Fiona. — Quindi, sei un tipo difficile da avvicinare. — Non per te — ammise Mace. — Sei entrata nelle mie difese nel momento stesso in cui ti ho vista.
Tutti i ragazzi Trask hanno passato la vita sull’attenti, specie negli ultimi tempi, consapevoli di un rischio palese ed evidente dell’incorrere in possibili agguati tesi da un uomo che dà loro la caccia. Costantemente all’erta e poco abituato da un passato di privazioni e violenze, Mace in particolare fatica ad abbandonarsi a momenti di serenità, e il fatto di aver trovato una ragazza passionale, affascinante e semplicemente perfetta per lui fa strisciare nel profondo della sua mente il dubbio che non si tratti di qualcosa di reale. Su questa paura si gioca un ottimo elemento di suspense di cui non svelerò nulla.
La lettura alterna vicende passionali-romantiche, che sembrano scorrere fin troppo facilmente e senza intoppi, ad altre ricche di suspense che alimentano una trama d’azione accattivante finalizzata a uno scontro finale; dall’intrigo ben architettato e steso in modo intelligente, con pezzi che si incastreranno fino a comporre, finalmente, il puzzle completo.
Una gran bella lettura (peccato solo per la morte dei congiuntivi).