Recensione: “Il caso dello scarabeo meccanico (Serie Stoker Holmes)” di Colleen Gleason
Buongiorno fenici, oggi Lucia63 ha recensito per noi il libro “Il caso dello scarabeo meccanico (Serie Stoker Holmes)” di Colleen Gleason
Dall’autrice della Saga dei Gardella, Colleen Gleason, una nuova, appassionante serie tra giallo e fantasy sullo sfondo di una Londra steam-punk che non ti aspetti.
Evaline Stoker e Mina Holmes non credevano avrebbero mai seguito le orme dei loro parenti famosi. Ma se sei la sorella di Bram Stoker e tuo zio è Sherlock Holmes be’, dare la caccia ai vampiri e risolvere misteri ti viene… naturale.
E quando una ragazza viene trovata morta e di un’altra non si hanno più notizie, nessuno è più qualificato di loro per lanciarsi nelle indagini!
La coraggiosa Evaline e la razionalissima Mina dovranno dunque superare la loro rivalità, destreggiarsi tra le avances di tre misteriosi gentiluomini e risolvere il caso, avendo a disposizione un solo indizio: uno bizzarro scarabeo egizio.
La tensione è alle stelle, i paletti affilati e le armi pronte: se Stoker e Holmes non riusciranno a scoprire quale minaccia incombe sulle più belle fanciulle dell’alta società londinese… le prossime vittime potrebbero essere loro!
(Fonte:Amazon)
“Una volta eliminato l’impossibile, ciò che resta, per quanto improbabile, deve essere la verità”
Il libro di cui vi parlo oggi Fenici è stato una bellissima sorpresa in quanto nessuno ne aveva anticipato l’uscita fino a ieri. Il caso dello scarabeo meccanico porta in Italia una nuova serie firmata da una delle autrici che più ho amato, Colleen Gleason, che ancora una volta ci porta in una Londra misteriosa foriera di misteri.
Le protagoniste che l’autrice mette in campo in questo suo nuovo lavoro sono veramente intriganti e fanno presagire grandi cose per il futuro. Mina infatti è figlia del fratello di Sherlock Holmes, il misterioso Mycroft Holmes, che è considerato persino più deduttivo del fratello minore, anche se molto più pigro. Abbandonata dalla madre che non vede da quando ha lasciato il padre troppo occupato col governo di sua Maestà e con il suo amato Club, dove passa molte delle sue notti, Mina gode di una grande libertà. Nessuno infatti, sembra preoccuparsi di come occupa il suo tempo e questo le permette di recarsi in piena notte ad un misterioso appuntamento, ed eseguire nella sua casa esperimenti di ogni tipo. Il lettore fa la sua conoscenza mentre si sta recando al British Museum a mezzanotte come richiesto dallo strano messaggio pervenuto nella sua casa. All’arrivo scoprirà di non essere la sola ad essere stata convocata. Vi è ad attenderla un’altra ragazza che con lei condivide l’essere imparentata con personaggi famosi. Evaline Stoker è la discendente della famiglia Gardella: la sua pro prozia Victoria e suo marito hanno sterminato quasi tutti i vampiri, ed ora è lei la Prescelta che deve continuare l’opera. L’unico a sapere quale sia la sua missione è il fratello Bram che, oltre ad essere molto contrariato di non essere stato lui a dover portare avanti la tradizione della famiglia Gardella, sta ora tentando di scrivere il suo romanzo che parla di un vampiro di nome Dracula.
A convocarle al museo è stata Irene Adler che parla a nome di sua Altezza Reale la Principessa del Galles che richiede i loro servigi. La Principessa è angustiata per la sparizione di una nobile giovinetta figlia di una delle sue dame di compagnia. Fra le cose della ragazza scomparsa è stato trovato uno scarabeo meccanico, identico a quello che era in possesso di una certa Miss Martindale che all’apparenza si è suicidata. Evaline e Mina hanno appena accettano di indagare quando scoprono un altro cadavere nel museo ed uno strano giovane con un pugnale nelle mani, dall’apparenza frastornata. Da quel momento in poi gli eventi precipitano e le due giovani si troveranno in una corsa contro il tempo per sventare i piani di una setta che vuole riportare in vita la Dea Sekhmet.
Una Londra del 1889 in cui l’energia elettrica è stata bandita e tutto funziona a vapore, che viene descritta con una grande dovizia di particolari, rendendola vivida agli occhi del lettore. Due ragazze diversissime fra di loro: Mina è meticolosa, attenta ai particolari sempre in possesso di un piano di riserva; al contrario Evaline Stoker è una ragazza che conta sempre troppo sulla sua forza sovrumana e sulle grandi capacità che le vengono dal suo essere una cacciatrice di vampiri. Evaline inoltre ha un segreto che le lacera l’anima: il suo primo ed unico incontro con un vampiro non è stato un successo, la vista del sangue della vittima infatti l’ha bloccata. Ed ancora adesso il sangue si rivelerà il suo tallone d’Achille, oltre alla sua grande impulsività che spesso la metterà nei guai. In questa prima avventura, le nostre eroine, con le loro enormi competenze, non hanno lavorato insieme se non nell’ultima parte, ma la coppia ha veramente un grande potenziale che però deve essere ancora sviluppato.
In ogni parte del libro si avverte l’amore che la Gleason ha per il personaggio di Holmes. Anche Irene Adler infatti è un retaggio dei suoi libri, l’unica donna che ha battuto Holmes in astuzia e per cui lui prova ammirazione. Non posso dimenticare poi i personaggi maschili che si prospettano sicuramente intriganti. Pix, che ha mostrato una grande ammirazione per Evaline, un uomo che sembra avere un grande ascendente sulla malavita Londinese e che sarà di grande aiuto per l’indagine. Ma non meno affascinante è l’ispettore Ambrose Grayling con la sua Vapocicletta e i suoi straordinari strumenti meccanici, che ne fanno una sorta di interessante ispettore Gadget del passato. Un giovane uomo che si dimostra sempre ostile nei confronti di Mina, ma che ho l’impressione potrebbe trasformare il suo astio in qualcosa di più appagante. Ma l’autrice ha reso tutto più stuzzicante mettendo un terzo giovane uomo che Mina trova molto simpatico. Dylan Eckhert, un ragazzo piombato improvvisamente sulla scena, che possiede uno specchietto che ha tratti si illumina e che presenta una mela mangiata sul dorso. Un giovane uomo che desidera disperatamente tornare a casa.
Tirando le somme è un libro originalissimo, scritto in modo davvero bello, con descrizioni straordinarie e personaggi appassionanti, anche se in questo caso non è un libro perfetto. In special modo non ho amato che eroine così promettenti venissero meno a se stesse proprio nei momenti più cruciali. Il finale poi lascia aperte molte possibilità, alcune cose non vengono ben spiegate. Ma probabilmente ne sapremo di più nei prossimi episodi. Non è insolito che il primo libro di una serie risenta delle tante cose che devono essere dette. L’ambientazione stessa così particolare richiede una cura maniacale e in questo l’autrice è riuscita stupendamente. Se amate il gotico come me, è un libro che vi piacerà, anche se non è sicuramente una lettura adatta per tutti. Non vi nascondo però che almeno per quanto mi riguarda, non vedo l’ora che sia Novembre per avere in mano Il mistero della sfera di Cristallo in cui assisteremo al ritorno dei vampiri a Londra. È stato un piacere leggere ancora un tuo libro Colleen Gleason, sono davvero felice che tu sia tornata.