Recensione: “Il conte Proibito” di Erica Ridley (serie I Duchi di guerra #2)
Care Fenici, ecco Lucia che ci parla di “Il conte Proibito” di Erica Ridley
Di ritorno dalla guerra, Oliver York scopre che suo padre è morto, le sue finanze sono disastrate, e di essere diventato il nuovo conte di Carlisle. Se non sposa un’ereditiera – e in fretta! – lui e i suoi fittavoli si ritroveranno a dover piantare le tende lungo il Tamigi. Non dovrebbe scambiare baci con una debuttante spiantata… non importa quanto affascinante ella sia! La signorina Grace Halton prevede di restare in Inghilterra il minimo necessario a ottenere la sua dote. Ma contrarre un matrimonio di convenienza non è facile come lei sperava. In America, la sua inferma madre ha bisogno di medicine che solo la dote di Grace può acquistare. Il che significa che il bel conte che non riesce a togliersi dalla testa è proprio il genere d’uomo a cui Grace non può dare il cuore.
Le debuttanti erano attratte unicamente da quel titolo che lui aveva guadagnato in maniera ignominiosa. Gli uomini lo avvicinavano soltanto per udire sanguinose storie di guerra che Oliver non aveva alcuna intenzione di raccontare, tantomeno di rivivere. Sembra di essere a Waterloo. L’orchestra assordante, i profumi fortissimi, lo svolazzare di satin e pizzo: era un inferno quanto lo era stato il campo di battaglia al quale Oliver era sfuggito. Chiunque fantasticasse sulla guerra era un imbecille. Chiunque fantasticasse di ereditare un titolo era un imbecille ancora più grosso. Quella sala da ballo era stracolma di imbecilli e Oliver era il più grosso di tutti per aver pensato che Xavier fosse un soldato da poter salvare, che quella serata fosse una schermaglia che era possibile vincere. Ormai, lui non conosceva più quelle persone. Non era nemmeno sicuro di volerle conoscere. Strinse le mani a pugno. Eccoli che pianificavano i loro attacchi. Che affilavano le lingue. Erano tutti pedine nella stessa guerra, intenti a interpretare parti assegnate loro alla nascita.
Grace si deve sposare a tutti i costi e lo deve fare nel più breve tempo possibile, per salvare la madre molto malata rimasta in America. Per farlo è giunta a Londra, ospite nella casa dei nonni che però, non credono assolutamente alla malattia della madre e non sono disposti ad aiutarla in nessun modo. L’unica cosa che può fare Grace è sperare di mettere le mani sulla modesta dote che il nonno è disposto a darle solo a matrimonio avvenuto, per questo, le serve un marito dal carattere debole, che possa essere convinto a lasciarla tornare in America subito dopo il matrimonio. Va da sé che la ragazza non ha la minima idea di come funzionino le cose in Inghilterra. La sua avvenenza non procura nessun aiuto, anzi, il terribile accento e il non conoscere le abitudini del ton, la rende solo l’oggetto del desiderio di ogni libertino nelle vicinanze, e di ogni uomo, dalle intenzioni tutt’altro che serie. Ed è mentre sta facendo tappezzeria, ed alcuni “gentiluomini” fanno scommesse su chi di loro riuscirà a diventare per primo il suo amante, che incontra il nuovo Conte di Carlisle. Oliver notando come la ragazza sembri sperduta la invita a ballare e scopre, con divertimento, quanto Grace sia assolutamente priva di ogni censura. Durante il ballo infatti, la giovane non ha nessuna esitazioni nel chiedergli se è alla ricerca di una moglie, cosa a cui il Conte non pensa affatto. Il suo interesse, e l’averla fatta poi ballare con il suo amico il Duca di Rawenwood, fa sì che da quel momento in poi, il ton si accorga di lei e Grace diventi molto popolare, riuscendo in tal modo a mettere in moto ciò che lei chiama “Operazione Marito.”
E mentre Grace tenta di interrogare i suoi pretendenti, nell’intento di trovare quello giusto, è con grande angoscia che poco tempo dopo Oliver apprende di essere quasi in rovina, il padre ha speso ogni avere in donne e divertimenti e per lui urge trovare un’ereditiera. Non gli dispiacerebbe affatto sposare Grace con il suo carattere schietto e tagliente, ma la sua dote non gli permetterebbe mai di saldare neanche parte dei suoi debiti. Eppure sono attratti irresistibilmente l’uno dall’altro e, nel tentativo di aiutarla, si troveranno irrimediabilmente compromessi.
Il Conte proibito è il secondo libro che leggo di questa scrittrice e devo dire che la trovo gradevole, la sua è una scrittura scorrevole e molto ironica che mi piace; i suoi libri sono brevi per quanto riguarda le pagine, eppure riesce a dare una buona caratterizzazione dei personaggi. Grace non ama il mondo dove è stata catapultata, sa benissimo di essere soggetta a nomignoli dispregiativi e materiale per scommesse, eppure, il desiderio di poter tornare dalla madre con i soldi per curarla, la rendono assolutamente convinta di poter sposare un uomo e andarsene la mattina dopo. Nel momento in cui scopre che la dote non verrebbe messa nelle sue mani ma in quelle del marito, capisce che i suoi piani devono essere cambiati. Trova Oliver affascinante e l’unico uomo con cui si sente a suo agio, l’unico che sembra apprezzare i suoi commenti privi di filtro, ma sa che la sua dote non sarebbe in grado di aiutarlo. Oliver da parte sua è un uomo che non può fare a meno di aiutare, anche chi non vuole aiuto, ne sono la prova il suo amico Bart.
Bart era tornato in Inghilterra senza la gamba sinistra e senza suo fratello. Avrebbe preferito morire piuttosto che abbandonare il suo gemello morente. E ci sarebbe riuscito se Oliver non avesse preso tra le braccia il suo corpo martoriato e attraversato di corsa il campo di battaglia zuppo di sangue fino a raggiungere gli ultimi segaossa ancora in vita. Era un miracolo che Bart fosse sopravvissuto. E un miracolo ancora più grande era il fatto che non avesse preso la prima lama che gli fosse capitata a tiro per conficcarla tra le costole di Oliver. Erano tutti eroi. Eroi e assassini.
E anche Xavier che da quando è tornato non pronuncia più una parola, ma Oliver si ostina comunque a portarlo ad ogni festa, parcheggiandolo poi in biblioteca nel disperato tentativo di farlo tornare in sé. E sarà proprio il Capitano Xavier Grey che, ridestandosi nel momento meno opportuno, ed in una scena davvero divertente, decreterà la loro sorte. È un uomo pieno d’onore che non ha paura di vivere senza denaro, ma pensa alle persone della servitù ed è disposto a creare per loro splendide lettere di presentazione in modo che possano avere il salario che lui non può dare e che sarà disposto a fare un sacrificio enorme, per rendere Grace felice.
È una serie carina, che si legge con piacere ed ha bei personaggi, anche se le trame in fondo ne rispecchiano molte altre, l’unico appunto che devo fare è che a volte, i personaggi si comportano in modo un po’ troppo moderno anche se finiscono per divertire. I suoi protagonisti sono uomini che hanno conosciuto la guerra, che hanno sofferto e che conoscono il valore dell’amicizia, mentre le sue eroine sono originali e divertenti e sanno perfettamente cosa desiderano dalla vita. In questo romanzo, abbiamo avuto modo di conoscere anche i prossimi protagonisti di “Il capitano irraggiungibile”, sarà infatti il Capitano Xavier Grey, che ancora non si è riconciliato del tutto con il mondo, e l’amica di Grace, Jane, ad avere prossimamente la propria storia.