Recensione: “Il cuore non dimentica” di Charlie Cochet
È sexy. È pericoloso. E non ricorda nulla.
Joe Applin, il proprietario dell’Apple’N Pies, conduce una vita tranquilla e monotona e trascorre le giornate a servire clienti che vengono da ogni parte della città per gustare le sue deliziose torte fatte in casa. Insieme al suo bizzarro staff, Joe vive felice nel suo piccolo regno fatto di dolci e caffè.
L’esperienza gli ha insegnato che l’amore è sopravvalutato e talvolta pericoloso. Non ha intenzione di ripetere gli errori del passato, ma poi incontra un uomo bellissimo e misterioso, senza nome e senza memoria, e non può negare che ci sia del tenero nell’aria. Non è tipo da correre rischi, né con il proprio cuore né tantomeno con la propria vita, ma più tempo passa con “Tom”, più rischia di perdere entrambi.
Fonte della trama: Dreamspinner Press
Joe gestisce una pasticceria, che in poco tempo è diventata un punto di riferimento per il quartiere, grazie alla bontà dei dolci preparati. Nella gestione dell’attività lo aiutano Bea, un’energica signora, Elise, esile diciottenne e Donnie, allampanato studente di medicina negato ai fornelli e cotto di Elise; queste persone sono per Joe una famiglia, non semplici collaboratori.
La vita in pasticceria scorre in una piacevole routine, tra dolci e battibecchi del trio, finché una sera, controllando nel giardino dietro al locale, Joe non trova un “Big Jim” tramortito, che prima di svenire chiede di non chiamare né ambulanza né polizia. Contro ogni buon senso, il nostro protagonista decide di dargli ascolto e insieme ai suoi collaboratori, lo trasporta nel suo appartamento con gran fatica.
Al risveglio il magnetico “Big Jim” non ricorda nulla della sua vita, nemmeno il suo nome, ma sa con certezza di dover stare lontano da polizia e ospedali. Così, finché non riacquisterà la memoria, i quattro lo chiameranno Tom.
È molto difficile per Joe accettare l’ attrazione che prova per Tom, una bruttissima esperienza del passato lo frena, soprattutto perché teme di perderlo una volta che lui avrà ritrovato la memoria.
Tom, dal canto suo, non ricorda nulla, ma è intimamente certo di non aver mai provato nulla di simile a ciò che sente adesso per il suo dolce soccorritore.
La storia è divertente, con la giusta dose di suspense e qualche piccolo colpo di scena.
Qualche scena hot c’è, ma il sesso non è il perno del libro e l’autrice ci dà solo un assaggio del loro fuoco, lasciando la maggior parte delle effusioni alla loro intimità, lontano dal nostro sguardo indiscreto.
Personalmente, trovo che le descrizioni siano state davvero ben fatte e la scrittura è molto coinvolgente, al punto da farmi immedesimare nel timido e un po’ goffo pasticcere, che improvvisamente si ritrova alle prese con quel gran pezzo d’uomo di Tom.
La lettura scorre piacevolmente e non ci sono sviste imperdonabili che ti fanno “uscire” dalla vicenda per insultare l’editing.
Storia divertente con un pizzico di mistero, sicuramente consigliata.