Recensione: Il duca – SERIE: Victorian rebels #4 di Kerrigan Byrne
Titolo: Il duca
Serie: Victorian rebels #4
Autore: Kerrigan Byrne
Editore: Mondadori
Genere: Romanzo Rosa storico / Regency
Data di pubblicazione: 02 Aprile 2022
Il mio cuore nero #1
Un volto pieno di ombre #2
L’Highlander #3
Il Duca #4
Di giorno Imogen Pritchard fa l’infermiera, mentre di notte lavora come cameriera in un bordello per saldare i debiti di gioco del defunto padre. Una sera viene notata da Cole Talmage, duca di Trenwyth, il quale decide di offrire una somma favolosa per una sola notte con lei. Pur vergine, Imogen accetta, anche perché attratta da quel fascinoso uomo dai modi gentili. Lei è convinta che non lo rivedrà più, ma il destino ha in serbo altri piani. Tre anni dopo, quando Cole viene riportato a casa in fin di vita dopo una missione segreta, viene affidato proprio alle cure di Imogen, che gli salverà la vita. Lui non l’ha riconosciuta e la ragazza è combattuta: vuole davvero che il ricordo della loro passione rimanga un segreto per Cole?
Ci sono autrici di cui ti innamori, e quando sai che esce un loro libro hai la stessa sensazione del momento in cui stai per ricevere un bel regalo. Per me Kerrygan Byrne rientra in questa categoria.
Ho letto tutti i libri della serie Victorian rebels, questo è il quarto e, sebbene il primo Il mio cuore nero resti il mio preferito, non sono certo rimasta delusa. Anzi, ho scoperto altri due personaggi che sono entrati nel mio cuore. Da una parte abbiamo il Duca Collin Trenwith, che ha acquisito improvvisamente il titolo nobiliare dopo la tragica dipartita della sua famiglia, e lo troviamo da subito in procinto di partire per la sua ultima missione militare prima di abbandonare il campo. Dall’altra Imogen Pritchard, una donna che ho ammirato per il grande coraggio e la forza. Rimasta orfana di padre, scopre che la famiglia è oberata di debiti e non esita un secondo a sacrificarsi per la madre e la sorella, lavorando il giorno in ospedale e la notte nel locale di malaffare Bare Ketten per ripagare i vizi del padre. Sarà proprio in questo posto che le vite del Duca e di Imogen si intrecceranno cambiando il corso delle loro esistenze. Si rivedono dopo molto tempo, entrambi profondamente cambiati. Il Duca non riesce a riprendersi dopo la prigionia in guerra, sembra che le tenebre lo abbiano inghiottito e tutta la sua umanità sia andata in pezzi.
Era solo un uomo. E un uomo era crudele a sufficienza. Non aveva bisogno dell’aiuto del demonio per diventarlo ancora di più.
E questo lo riportava agli scoppi d’ira e al terrore irragionevole che lo spingeva a pensare cose orribili. Ai momenti in cui temeva soprattutto se stesso. Ai giorni in cui non provava altro che disprezzo e irritazione. Bastava un minimo rumore per fargli saltare i nervi, suscitando in lui l’istinto di colpire. Non cedere alle sue pulsioni era una battaglia continua.
Stava andando a pezzi, se ne rendeva conto. Non ricordava nemmeno più l’ultima volta in cui si era sentito in pace con il mondo. In cui aveva provato un po’ di compassione. (Tratto dal libro)
Invece Imogen, nonostante le traversie subìte, ha mantenuto tutto il suo calore, la tenacia e la compassione che la caratterizzano. Si impegna in prima persona per cambiare il mondo e non è disposta a rinunciarvi per farsi accettare dalla società, che non vuole sentire parlare di madri nubili o prostitute.
[…] le opere caritatevoli sono il mio scopo, la mia passione. Non riuscirò a cambiare l’ingiustizia che ci circonda, ma mi adopererò per salvare tutte le persone che posso. (Tratto dal libro)
La protagonista, come negli altri libri della Byrne, rappresenta la luce, la possibilità di tornare a credere in qualcosa di buono nonostante tutto e tutti, di trovare conforto e amore là dove non c’è mai stato o forse si è smarrito.
[…] ho ordinato un nuovo guardaroba nei colori più vivaci concepibili. E li indosso quando voglio, giusto per ricordare a tutti che sotto il cielo grigio di Londra c’è sempre un po’ di colore da trovare. Un sorriso da elargire. Una gentilezza da condividere. Un giorno di sole che presto arriverà. O perlomeno… un abito sgargiante da indossare. Vedete, Cole, se è impossibile trovare un po’ di colore, se tutto sembra così cupo, allora sento che devo dare l’esempio e mettere un po’ di spensieratezza nella vita di tutti giorni. (Tratto dal libro)
L’autrice riesce perfettamente nella sua impresa di farti capire cosa provano davvero i personaggi della storia, chi sono dietro le maschere che si sono creati per nascondere i loro segreti più oscuri, alternando il punto di vista del Duca a quello di Imogen. Trovo che questi sia un suo punto di forza, perché senza conoscere il passato cruento e atroce dell’uomo non si potrebbero capire certi suoi comportamenti o tormenti.
Il romanzo è anche l’occasione per parlare di tematiche importanti e dare uno sguardo agli ultimi della società, che spesso sono ignorati nei romance vittoriani.
Ho apprezzato tanto questo libro intenso e spero che anche voi lo leggiate e vi lasciate travolgere da questa storia, non sono più riuscita a metterlo giù dopo aver letto la prima pagina.
Per chi invece già conosce questa autrice sarà l’occasione per rivedere Farah, Millie e Mena, oltre che il mio prediletto Dorian Blackwell.