Recensione: “Il fantasma non ha pagato il conto (The Ghost Wore Yellow Socks Vol. 2)” di Josh Lanyon
Vivere e disegnare a Los Angeles.
L’artista Perry Foster, che adesso vive a L.A. insieme all’ex Navy SEAL Nick Reno, va in soccorso dell’eccentrico Horace Daly, leggendaria star di film classici dell’orrore come Perché non muori, mia dolce? e Sette spose per sette demoni.
Horace è l’anziano proprietario del celebre ma ora fatiscente Angel’s Rest, hotel di Hollywood che si vocifera essere infestato da fantasmi. Ma per quanto ne sa Perry, la cosa più inquietante di quel posto sono i folli residenti, uno dei quali pare determinato a calare il sipario per sempre su Horace e su chiunque gli metta i bastoni tra le ruote.
Josh Lanyon torna a raccontarci di Perry e Nick, due protagonisti che abbiamo già avuto modo di conoscere ed apprezzare nel libro “ Il fantasma dai calzini gialli”.
Trasferitisi ora a Los Angeles per seguire il lavoro di Nick, diventato investigatore privato, il nostro ex navy seal e il suo compagno Perry, stanno vivendo tranquillamente la loro vita, più innamorati che mai.
Perry sta dando libero sfogo al suo carattere creativo e artistico, dipingendo e frequentando la scuola d’arte, mentre Nick cerca di sopravvivere al suo nuovo lavoro che lo tiene lontano dal fidanzato, ma che finalmente sembra avergli dato la stabilità che cercava.
Per affrontare le solitarie giornate senza Nick, Perry decide di dedicarsi al dipingere un vecchio hotel diroccato e fatiscente che ha attirato la sua attenzione; proprio in quel luogo, in una delle sue incursioni nel vecchio giardino dell’albergo, sente una voce gridare aiuto. Accorso sul posto, Perry spinto più dal suo buon cuore che dal suo coraggio, salverà quello che da lì a breve scoprirà essere il padrone dello stabile, segnando così l’inizio della sua nuova avventura.
La bellezza dei dipinti di Perry e il suo buon cuore, oltre ovviamente all’averlo salvato, colpiranno il vecchio attore, proprietario dello stabile, che non solo gli chiederà aiuto ma gli confiderà anche che qualcuno lo vuole uccidere.
Ovviamente Perry chiederà una mano al compagno, che non troppo entusiasta deciderà di seguirlo in questa nuova indagine.
Da qui parte la trama di “ Il fantasma non ha pagato il conto”, con i nostri due protagonisti bloccati per un intero weekend in un hotel degno di un film horror anni 60, con personaggi pittoreschi, sopra le righe e sospetti uno più dell’altro, alla ricerca di un assassino che sembra in agguato dietro a ogni angolo.
I due fidanzati sono adorabili, e rispetto al primo libro, molto più maturi e consapevoli non solo del loro rapporto, ma anche di loro stessi.
Le scene di sesso, scarse in verità, sono più dolci e romantiche che selvagge e trascinanti; a parer mio, non le cambierei, perché risultano perfette per descrivere un rapporto maturo, pieno di cura e amore, e intensità.
Carini sono anche i riferimenti del primo volume, sottoforma di battute, tra i protagonisti che fanno sorridere chi già le conosce; ovviamente questo, non rende impossibile la lettura a chi si approccia per la prima volta al libro.
Il giallo di per sé trascina molto nel vecchio mondo di una Hollywood decadente e piena di sfarzi e segreti come quella degli anni ’60, ma proprio per questo piace e colpisce per il suo essere più un libro pieno di suspense piuttosto che pieno di efferati omicidi.
Lettura scorrevolissima, avvincente e trascinante. Come sempre Josh Lanyon non sbaglia un colpo!