Recensione libri

Recensione: “Il figlio del tempo” di Debora Harkness

 

Si può, per amore, rinnegare la propria natura?
Restare giovani per sempre, sfuggire alla tirannia del tempo: essere un vampiro vuol dire anche questo, e quando Matthew de Clermont fa la sua bizzarra e inquietante proposta al giovane Marcus – diventare, come lui, un non-morto – sta facendo molto più che salvargli la vita sul campo di battaglia. Gli sta offrendo l’opportunità di sconfiggere il tempo.
È la fine del Settecento, e Matthew incontra il giovane chirurgo Marcus in piena Rivoluzione americana. Da quell’incontro provvidenziale comincia il suo viaggio nella storia e nell’eternità, sotto lo sguardo amorevole di Matthew e Diana, sua moglie e strega immortale, che lo considerano un figlio: è stato Matthew, in fondo, ad averlo fatto “rinascere”. Ma diventare un vampiro vuol dire lasciarsi indietro una parte di sé, e liberarsi dalla mortalità significa rinunciare a ciò che, in fondo, ci rende umani. Due secoli dopo, a Parigi, sarà questo il tormento di Phoebe: umana, innamorata perdutamente di Marcus, dovrà decidere se accettare la meravigliosa e dolorosa transizione, e diventare vampira per seguire il suo cuore. Perché l’eternità è il dono più straordinario, ma anche più difficile, che si possa ricevere. Deborah Harkness torna a intrecciare meravigliosamente amore, storia passata e dilemmi morali in un nuovo romanzo con i protagonisti de La Trilogia delle Anime, che dopo il grandissimo successo in libreria è diventata un’acclamata serie tv.

Attesissimo spin-off della Trilogia delle anime, una serie di romanzi recentemente riportata in auge dalla fortunata serie televisiva A Discovery of Witches, caratterizzata da vampiri millenari, potenti streghe e astuti demoni in un continuo andirivieni nel tempo e nello spazio.

L’autrice, storica di prim’ordine, ha creato su solide basi un’accurata e precisa storia romanzata condendola con colpi di scena, amore, passione e avventura.

La vicenda narrata in questo spin-off racconta di Marcus Whitemore, figlio di Matthew De Clairmont, un nobile vampiro nato nel medioevo. Dottore e scienziato come il padre, Marcus rinasce vampiro durante la rivoluzione americana, diventando prima un soldato delle truppe indipendentiste e poi medico da campo.

Le vicende di Marcus riemergono dal passato e nascono da un preciso bisogno del vampiro che è costretto a passare novanta giorni lontano dalla compagna Phoebe (la quale ha scelto di rimanergli accanto diventando vampira a sua volta). La lontananza dall’amata e l’essere circondato dalla sua famiglia vampiresca fa si che nostalgia, rimorsi e ricordi vengano a galla. Diana, strega sposa di Matthew e madre di due gemelli metà stregoni e metà vampiri, in quanto abile tessitrice di incantesimi, prova a dipanare i fili di Marcus e capirne la ragione.

Il romanzo è ambiento tra il Nuovo Continente, la Francia nel periodo della presa della Bastiglia e la vecchia Inghilterra. La storia si sviluppa tra passato e futuro, in un’alternanza di eventi che riguardano la vita di Marcus – un ragazzo costretto ad abbandonare la madre e la sorella pur di lasciarsi alle spalle anni di vessazioni e violenze ad opera di un padre ignobile – e la grande famiglia allargata di Diana e Matthew – con tutte le difficoltà legate alla necessità di tenere al sicuro i lori gemelli dall’ingerenza della Congregazione.

Consiglio di leggere questo romanzo solo dopo aver letto i precedenti tre libri della saga poiché così si avrà più tempo per assimilare la mole di informazioni e personaggi messi sul piatto. Pena, la perdita di informazioni e personaggi importanti.

A mio parere, è un libro che non deluderà senz’altro il lettore purché non ci si aspetti un Fantasy in piena regola, infatti, la Harkness è bravissima a inserire lo straordinario nella normalità.

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio