Recensione: “Il figlio dello chaffeur” di Tara Lain
Luca McGrath sarà anche tornato nella Napa Valley, California, come promettente chef, con il sogno di aprire un proprio ristorante con cantina di vini, ma il suo cuore è ancora legato a James Armstrong, il classico cattivo ragazzo e figlio di un miliardario. Luca ha trascorso tutta l’infanzia con James, il ragazzo d’oro dell’alta società californiana, così accecato dalla sua bellezza da non notare il pacato e tenebroso fascino del fratello maggiore, Dylan.
Ma ora Luca è tornato, e il suo nuovo charme sembra essere in grado di far dubitare James della sua eterosessualità, tanto da mettere a rischio il fidanzamento dell’uomo con una ricca e potente donna d’affari. La palese attrazione tra i due fa sì che Dylan si decida a fare la sua mossa: perché mentre Luca sognava James, Dylan sognava Luca. Quando Luca si trova incastrato in una disputa tra fratelli e viene addirittura accusato di spionaggio culinario, si prepara a cestinare il suo sogno d’amore, ma non sa che proprio Dylan potrebbe essere la chiave per realizzare i suoi sogni.
Fonte della trama: Dreamspinner Press
Francis McGrath è l’autista della famiglia Armstrong, vive nella loro depandance ormai da tantissimo tempo ed è qui che, da vedovo, ha cresciuto suo figlio Luca.
Il ragazzo, partito ormai da anni per studiare a Parigi in una prestigiosa scuola di cucina, ora vive a New York e ha iniziato a farsi un nome nel mondo della ristorazione. Francis sta attendendo il ritorno del figlio che ha ricevuto da un ristorante del luogo un’allettante offerta come chou-chef, con buone prospettive di sostituire a breve lo chef, prossimo al ritiro.
Esther e William Armstrong hanno due figli che vivono con loro nella villa: Dylan il primogenito (gay) e James (etero).
Luca è molto trepidante per il suo imminente ritorno, non solo per il nuovo lavoro, ma perché rivedrà James, di cui è innamorato sin dall’adolescenza; lui sa perfettamente che i suoi sentimenti non saranno mai ricambiati eppure, non può fare a meno di amarlo e in tutti questi anni passati lontano da lui, le sue relazioni sono sempre state frenate dal pensiero del ragazzo e dalla sensazione di tradirlo.
Il loro incontro lo lascia alquanto perplesso perché, sebbene James sia un “farfallone etero ” e in procinto di sposarsi, sembra proprio che ci stia provando con lui.
Dylan, preoccupato per quanto sta accadendo, cerca di distogliere l’attenzione di Luca dal fratello e inizia un corteggiamento fatto di frecciatine più o meno esplicite.
Purtroppo la situazione va a rotoli: Luca si sente sballottato come un oggetto conteso tra un fratello e l’altro, al lavoro lo accusano di spionaggio e torna a New York senza salutare nessuno.
Ragazzi la verità è che io non voglio recensire questo libro!
No, non spaventatevi…non è perché non mi sia piaciuto, al contrario sono così innamorata di Dylan che separarmi da lui è troppo doloroso!
Sebbene Luca straveda per James, biondo occhi azzurri (il classico principe azzurro), il vero cavallo di razza è Dylan: moro, occhi verdi e corpo da urlo, ma lui è gay… (purtroppo per me).
Come avrete intuito la storia è ispirata al film “Sabrina” con Audrey Hepburn, ma è stata raccontata in chiave più moderna e piccante oltre, ovviamente ad essere m/m.
La scrittrice è riuscita a delineare molto bene la personalità di tutti e tre i protagonisti; James incarna il play boy incostante, con poca voglia di impegnarsi anche sul lavoro (ma potrebbe sorprenderci). Dylan al contrario è dedito al lavoro tanto da non aver tempo per le relazioni sociali. Le uniche che coltiva sono con la sua famiglia, alla quale è molto legato; Luca, sebbene si perda un po’ nei suoi sogni adolescenziali, ha un caratterino tutto pepe e le cose non le manda certo a dire.
Attenzione spoiler… (non andate avanti se non volete anticipazioni!)
Luca torna a casa nel momento forse meno opportuno perché proprio in quel periodo James ha “deciso” di voler essere gay, molto probabilmente per non essere da meno del fratello maggiore. Per fare esperienza, visto che è un esteta e apprezza la bellezza, vede nel ragazzo la persona perfetta e inizia a corteggiarlo.
Luca che come vi dicevo ha un bel caratterino, malgrado sia molto tentato da James, lo mette crudemente davanti alla differenza tra questa e le sue relazioni abituali con le donne.
Dylan, dal canto suo, inizia un gioco di seduzione che gli si ritorcerà contro quando, durante un ballo Luca deciderà di rispondere alle sue provocazioni sussurrandogli in un orecchio una confessione che lo costringerà a fuggire in bagno a darsi sollievo.
Mi sono piaciuti molto questi uomini! Sono molto virili, ma non hanno paura della loro identità e sanno quello che vogliono (quantomeno in camera da letto), quindi anche se in alcune scene c’e’ un po di rudezza penso che calzi a pennello.
Un’ultima considerazione sullo stile di scrittura che ho trovato spumeggiante, non ci si annoia mai! Per questo e perché non potete proprio perdervi di conoscere Dylan e poi innamorarvene ve ne consiglio decisamente la lettura!