Recensione: Il filo del tempo di Anna Grieco ed Irene Grazzini
Serie: La capoclan vol. 1
Serie:
Autrici: Anna Grieco ed Irene Grazzini
Genere: romanzo storico medievale , viaggio nel tempo
Editore: self
Data di pubblicazione: 9 novembre 2024
La serie
è composta da:- Il filo del tempo. vol.1
Roma 2015/ Scozia 1204
Una donna venuta dal futuro
Un guerriero highlander
Un amore che sfida il tempo
Brianna è cresciuta ascoltando le gesta dell’antenata di cui porta il nome, la stessa donna raffigurata nell’antico quadro che le Douglas Mackenzie si tramandano fin dal 1200, e che le somiglia in modo impressionante.
Perché sente sempre una strana sensazione davanti a quell’immagine?
E chi è il possente e affascinante guerriero highlander che ogni notte invade i suoi sogni?
Complice un’eclissi di luna e un cerchio di pietre, Brianna si ritrova in un posto che non le è familiare e in un tempo che non le appartiene.
Fiera e testarda come la sua progenitrice, si ritroverà a lottare per la sua sopravvivenza in un mondo che le è ostile, cercando di ritornare nella sua epoca.
Ma una forza inspiegabile la tiene prigioniera di quella dimensione, un uomo rude e selvaggio che vorrebbe legarla a sé con le catene dell’amore.
N.B.: Il filo del tempo, primo volume della saga La capoclan, è stato precedentemente pubblicato con Harper Collins. Gli è stata data una nuova veste grafica ed è stato rivisto e corretto.
Sebbene incuriosita dalla trama del romanzo, sia per l’insolito ritorno al passato della protagonista, sia per l’ambientazione nelle Highlands scozzesi, avevo delle perplessità legate al periodo storico del medioevo che non è esattamente tra quelli che preferisco, troppo cupo non solo nelle atmosfere, ma soprattutto nel modo di pensare e temevo di non riuscire ad entrare in sintonia con la storia e invece mi sono dovuta ricredere.
Si è rivelata una lettura veloce, avvincente ed originale, ricca di emozioni contrastanti, con una carrellata di sentimenti a 360 gradi: amore/odio, amicizia/sacrificio, onore/tradimento, vita/morte, ma anche risate e aneddoti divertenti, tant’è che non riuscivo a staccarmi tale era il coinvolgimento nelle vicende dei personaggi.
Malgrado alle volte mi lamento di scrittrici prolisse che si perdono in pagine e pagine di dettagli per descrivere i personaggi e luoghi, in questo romanzo se ne è sentito un po’ la mancanza, per esempio avrei approfondito maggiormente lo stato emotivo di Johanna di fronte alla scoperta di essere precipitata nel medioevo, un’epoca storica così difficile e pericolosa, specialmente per una donna sola e con una mentalità più aperta frutto di secoli di conquiste ed emancipazioni.
Anche la reazione di Colin, quando scopre la verità sulla provenienza di Johanna, è stata molto “soft”, come minimo mi sarei aspettata paura e timore. Vero che ne è innamorato e accetterebbe tutto di lei, ma non dimentichiamo che è pur sempre un uomo/guerriero del medioevo, quindi molto superstizioso, specialmente in materia di soprannaturale. Storicamente si sa di persone condannate al rogo per molto meno della colpa di possedere una fotografia!! Piccolezze che non devono essere viste come critiche, ma quali suggerimenti per delle prossime e auspicabili pubblicazioni.
Da applauso l’epilogo. Non poteva che essere così, ma averci pensato è stato geniale.
Aspetto sicuramente un seguito perché anche se questo romanzo termina “bene” sono rimaste in sospeso diverse questioni affinché lo si possa considerare un romanzo autoconclusivo.
Libro piacevole, per una lettura leggera e consigliata.
RECENSORE: COSIMA