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Recensione: “Il fiume dentro di noi” di Karen Powell

TITOLO: Il fiume dentro di noi

AUTRICE: Karen Powell

EDITRICE: Edizioni e/o

GENERE: Narrativa

DATA DI USCITA: 09 Giugno 2021

Una storia di passioni, classi e doveri sociali: Il fiume dentro di noi è destinato a diventare un classico della letteratura inglese, nel solco di Thomas Hardy, Graham Swift e Helen Dunmore.

È l’estate del 1955. Il corpo di Danny Masters viene ritrovato da tre amici nel fiume che bagna Starome, un paesino nella tenuta dei Richmond nella contea del North Yorkshire.

Alexander, uno dei tre amici che hanno ritrovato Danny nonché unico erede di Richmond Hall, è sempre stato un ragazzo imprevedibile. Negli ultimi tempi è diventato sfuggente, il suo comportamento è più strano che mai. Sua madre, Lady Venetia Richmond, è da poco vedova ed è troppo impegnata a tenere insieme la vasta tenuta di famiglia per preoccuparsi di Alexander, anche se potrebbe aver bisogno del suo aiuto. Anche la seconda amica, Lennie Fairweather, ragazza di campagna e figlia del segretario personale del defunto Sir Angus Richmond, ha altro per la testa. Innamorata di Alexander, sogna di fuggire dal padre iperprotettivo e dal fratello dispotico, Tom, anche lui presente al ritrovamento del cadavere di Danny.

Nelle settimane successive al tragico annegamento, il fiume comincia a svelare i suoi segreti. E mentre emergono le circostanze della morte di Danny, altre storie vengono a galla minacciando di sconvolgere i piani di tutti e di annientare un intero modo di vivere.

Ciò che leggerete con Il fiume dentro di noi è la solita vecchia storia di amore, perdita, gioia e dolore. Sentirete questi sentimenti per tutta la durata della lettura, ma avrete anche la sensazione di trovarvi davanti a una serie di cose che dovrebbero essere tenute rinchiuse. Come una sorta di pudore, che non permette di far vivere liberamente i propri sogni o sentimenti ai vari personaggi di questa tragica vicenda.

Inghilterra, 1955, villaggio di Starome. Il corpo del giovane Danny Masters viene ripescato dal fiume. La sua morte sarà la scintilla che cambierà la vita di ogni singolo personaggio. Tra questi vi sono Alexander e Helena, coppia male assortita, amici d’infanzia di Danny. Lady Venetia Richmond, signora della ormai quasi defunta stirpe di proprietari terrieri, che vive la vita in un moto costante d’insoddisfazione e segreti inconfessabili. Thomas, fratello di Helena, in perpetua lotta contro il mondo, sempre pronto a scaricare la rabbia su ogni nuovo progetto che lo entusiasma. E Danny, innamorato di Helena, turbato da questo sentimento, impacciato nel manifestarlo, desideroso di poterla conquistare.

Ma le cose non vanno mai come vorremmo e attraverso due archi temporali, il presente dei ragazzi e il passato di Venetia, saremo messi al corrente di ogni dettaglio che riguarda le loro vite, e sapremo anche come e perché Danny sia finito nel fiume.

Una narrazione in terza persona che affascina, sicuramente, con la sua prosa vibrante e d’impatto, ma è anche prevedibile in alcuni punti. Racconta una storia già sentita: gelosie, invidie, segreti, bugie, la ricerca di se stessi, amori non corrisposti.

La prima metà della trama è lenta, come se ci stesse preparando a quello che ci attende, anche se intuibile. Nella seconda parte ci sono dei cambiamenti inaspettati, quasi spiazzanti, come se l’autrice volesse scioccare con alcune rivelazioni, aggiungendo un po’ di trepidazione ai fatti.

È un romanzo sulle aspettative, sul modo in cui gli altri ci vedono e su ciò che ci si aspetta da noi, sui ruoli imposti.

Personalmente, date le premesse, attendevo qualcosa in più, anche perché era stato osannato come il futuro cult della narrativa di genere. Tuttavia è un romanzo godibile, che parla di sentimenti e di quello che si è disposti a fare per essi.

 

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