Recensione: Il furore della dea di Rick Riordan
Serie: Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo vol. 7
Serie: Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo Vol. 7
Autore: Rick Riordan
Genere: Fantasy mitologico
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 24 settembre 2024
La serie Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo è composta da:
- vol.1
- vol.2
- vol.3
- vol.4
- vol.5
- vol.6
- Il furore della dea vol.7
UNA NUOVA AVVENTURA DEGLI EROI DELLA PRIMA SAGA DI PERCY JACKSON!
Non c’è mai pace per un semidio: Percy Jackson dovrà vedersela con i capricci degli dei perfino per ottenere l’ammissione all’università! Per procurarsi le lettere di presentazione da parte di tre divinità diverse, deve affrontare altrettante imprese. Ecate, dea della magia, gli propone una nuova sfida: tutto ciò che deve fare è badare ai suoi teneri animaletti durante la settimana di Halloween, mentre lei girerà il mondo collezionando dolcetti. Che sarà mai occuparsi del segugio infernale Ecuba, della puzzola Gale e di un manipolo di murene bugiarde senza toccare assolutamente nulla nella sua dimora? Ma Grover non resiste e assaggia una pozionegelato alla fragola che lo trasforma in una gigante capra impazzita… Il trio si ritrova con una villa distrutta e gli animali di Ecate (terrificanti e potenzialmente mortali) a piede libero a New York. Riusciranno a rimettere tutto in ordine prima che Ecate torni e incenerisca Percy per sempre?
Care Fenici, è sempre bello leggere i libri di Rick Riordan, soprattutto se correlati alla saga di Percy Jackson. In particolare, questo volume tratta argomenti intriganti e sensibili. Come sempre adoro lo stile dell’autore, divertente e sagace, anche se, mi duole dirlo, soprattutto in questo capitolo, un po’ statico. I temi trattati sono spettacolari ma per certe cose artificiosi, ma posso capirne il perché. La serie, o meglio, la continuazione si staglia subito dopo l’ultimo volume degli Eroi dell’Olimpo, ben prima delle Sfide di Apollo, in cui lo stile è più maturo, adatto a un pubblico giovane ma consapevole.
Detto ciò veniamo al contenuto.
Percy sta continuando il suo lento ma inesorabile ultimo anno delle Superiori e gli mancano due lettere di divine raccomandazioni per entrare all’Università di Nuova Roma. Se nel libro precedente era Archimede ad aver bisogno del suo aiuto, in questo caso è Ecate, dea della magia, ad aver bisogno di lui e dei suoi inseparabili amici: Annabeth e Grover. La missione riguarda un lavoro della massima importanza: badare ai suoi animali mentre la dea festeggia le festività di Halloween. Facile? Mica tanto.
Se vi fate un viaggetto nella rete e cercate Ecate, noterete che non è solo la dea della magia, ma anche degli incroci, signora dell’oscurità che domina i fantasmi. La potentissima donna, che avevamo già incontrato in un capitolo degli Eroi dell’Olimpo, può assumere diverse forme ma più che altro la incontriamo in una comoda tenuta da yoga dentro una magione pregna di foschia. Oltre a delle murene simpatiche, Percy dovrà badare a Ecuba, un segugio infernale e alla puzzola Gale.
Il figlio di Poseidone aveva già avuto a che fare con un segugio infernale, ma Ecuba è stata trasformata dopo aver visto la propria città bruciare e i suoi figli uccisi. Allo stesso tempo anche Gale è stata una mortale, una strega bravissima ma incompresa e abusata. Quindi avrete capito che è il tema femminile quello al centro del libro, donne che hanno lottato, amato e hanno perso tutto, compresa la libertà.
Sembra quasi che la dea metta alla prova non solo la prodezza dei tre ma soprattutto la loro maturità. Dove Percy riesce in pieno a mostrare la sua empatia e la sua sensibilità, Annabeth, invece, resta un’incognita, un personaggio bloccato nel suo orgoglio. Però, è stato bellissimo rivederli tutti e tre e come sempre regalano divertimento ed emozioni positive. Ci saranno diverse sorprese e personaggi vecchi e nuovi. Assolutamente consigliato!