Recensione: “Il Gioco Del Miliardario – Kade (L’ossessione del miliardario Vol. 4)” di J.S. Scott
Con la sua carriera da giocatore di football professionista terminata a causa di un tragico incidente, il miliardario Kade Harrison si assume il compito di risolvere un mistero per il suo amico e cognato, Max Hamilton. Senza la sua carriera che riempiva ogni minuto della giornata, Kade è alla ricerca di una sfida–ora che ha perso la carriera che aveva significato tutto per lui. Ma quello che inizia come un semplice favore diventa presto molto più di quanto si aspettasse, quando la donna che cerca si allontana da lui ogni volta che è vicino a trovarla. Quando la mette finalmente all’angolo, le cose iniziano a diventare ancora più complicate. Asha Paritala non è come si aspettava, e la femmina a cui aveva dato la caccia come un favore per Max diventa presto una donna che desidera per se stesso, una donna che gli suscita istinti protettivi e altamente predatori, che non sapeva nemmeno di avere dentro di sé. Kade presto scopre di desiderare la totale resa di Asha al desiderio e alla passione che vibra intensamente tra loro due, ma vuole anche la sua fiducia, l’unica cosa che la storia della ragazza le rende difficile dare. Riuscirà a convincerla che per alcune cose vale la pena rischiare tutto?
Imprigionata tra due mondi, Asha Paritala è una senzatetto, a pezzi e danneggiata da una vita di abusi e trascuratezza. Nata da madre americana e padre immigrato indiano, è stata cresciuta come una donna indiana da una famiglia affidataria dopo la morte dei suoi genitori naturali, quando era poco più di una bambina. Ha trascorso tutta la sua vita sotto il controllo degli altri, prima di liberarsene definitivamente due anni prima, ed è determinata a conservare la propria libertà, anche se ciò significa che dovrà lottare per sopravvivere. Ma quando incontra Kade Harrison, la sua determinazione viene messa a dura prova. Dopo che il ragazzo l’ha aiutata in una brutta situazione, comincia a fidarsi di lui come non si era mai fidata di un uomo. Lui è tutto ciò che lei ha sempre pensato che un uomo dovrebbe essere, ma può arrendersi completamente, sapendo di essere danneggiata e confusa? Ed è davvero possibile che possa essere la sorella perduta di due persone come Max Hamilton e Maddie Hudson? Asha è tentata dalla possibilità di avere una famiglia e dall’irresistibile fascino di un uomo come Kade Harrison. Una donna intrappolata tra due culture, così imperfetta e così ingenua, può davvero allungare la mano e prendere ciò che vuole, o l’istinto di sfuggire al dolore del proprio passato distruggerà ogni speranza di felicità per il proprio futuro?
Scoprite se due anime tormentate possono guarirsi a vicenda ne Il Gioco del Miliardario, il Libro 4 della serie L’Ossessione del Miliardario!!
Si eccitò immediatamente, mentre il profumo del gelsomino lo circondava, rendendolo abbastanza duro da tagliare l’acciaio. Lei entrò lentamente nella camera, quando lui spalancò la porta.
Purtroppo trovo che questo romanzo non sia riuscito benissimo.
Ridondante e ripetitivo, è appesantito da una cattiva traduzione e dalla mancanza di editing.
Le caratterizzazioni dei personaggi sono confuse e non riescono a rendere l’idea della ragazza cresciuta con vedute strette e indottrinamento religioso e culturale, forse per la fretta di inserire innamoramento, cliché, dichiarazioni di possesso e altre frasi trite e ritrite tipiche dei romance. Tutto questo in netto anticipo rispetto a quanto la trama autorizzi a fare.
Un tira e molla ingiustificato, basato sul fatto che Asha, la protagonista, lascia Kade, il bellissimo miliardario, proprio perché inizia a innamorarsene.
Caratterizzazioni superficiali per i tanti personaggi secondari, legati probabilmente ai libri precedenti della serie, e premesse poco chiare per una storia che prende il via senza che i fattori scatenanti siano adeguatamente ripresi o spiegati. Non si sa infatti perché Kade la stia cercando, come l’abbia trovata e perché non abbia potuto avvicinarla di persona.
Una volta che Asha è entrata in casa sua con una scusa, Kade farà in modo di tenerla con sé e di non lasciarla più andare, innamorandosene. Inutile dire che è tutto troppo affrettato e che una ragazza di stampo tradizionale non acconsentirebbe mai a fare sesso sul piano della cucina con uno sconosciuto.
I crismi del romance vogliono che Kade ricopra il ruolo dell’eroe e faccia pulizia dei problemi passati di Asha, incluso un ex marito violento.
Per quanto l’idea fosse buona e interessante, la cultura indiana in questo romanzo viene portata come un elemento dispregiativo, principalmente facendo riferimento ai matrimoni combinati e alla violenza sulle donne (nonostante venga sottolineato che quest’ultima non è una prerogativa asiatica, e che talvolta anche nel mondo occidentale le donne entrano in un tunnel di sottomissione e violenza da cui non riescono a uscire).
L’idea di fondo è cercare di convincere la protagonista del fatto che, essendo nata in America, ha diritto alla sua autodeterminazione, alla libertà e all’amore: cose che, con un po’ di volontà e qualche buon consiglio fraterno, riuscirà a ottenere nel giro di qualche settimana.
Svolgimento affrettato e troppo superficiale per tematiche così complesse.
“Voglio respirare il tuo profumo e giuro che, da questo giorno in poi, il profumo del gelsomino renderà sempre il mio membro abbastanza duro da batterci i chiodi. Voglio assaggiare il tuo orgasmo sulla mia lingua, farti venire fino a quando non potrai pensare ad altro che a me. E ho bisogno di essere dentro di te, fottendoti fino a quando non ricorderai nemmeno il tuo nome.” Deglutì a fatica, e aggiunse: “Poi, voglio che tu dorma con me e voglio tenerti così vicina che non conoscerai mai un altro momento in cui ti chiederai se qualcuno ti vuole—perché io ti voglio, Asha. Ti voglio abbastanza da compensare ogni persona della tua vita che non l’abbia fatto.”