Recensione: Il grido della Banshee di Jen Katemi
Serie: Le saghe dei fatati di sangue #1
Serie: Le saghe dei fatati di sangue #1
Autrice: Jen Katemi
Genere: Fantasy paranormale
Editore: Flourish Books
Data di pubblicazione: 28 settembre 2024
La serie Le saghe dei fatati di sangue è composta da:
- Il grido della Banshee #1
- Il canto della Banshee #2
- Il potere della Banshee #3
- La ricerca della Banshee #4
Sono una banshee senza voce. Ma farei qualsiasi cosa per salvare coloro che amo. Anche andare a letto con il mio nemico.
I vampiri hanno ucciso mio padre. Hanno distrutto la mia innocenza. Ora i mostri sono tornati, bramosi del mio sangue ibrido banshee-umano. La loro stessa presenza minaccia tutti e tutto ciò a cui tengo.
Non lascerò che vincano. E se per reagire dovrò fare squadra con la sexy vamp sulla soglia di casa mia, allora è quello che farò. Anche se ogni cellula del mio corpo grida di infilzare il mostro nel suo freddo cuore di non-morto. Anche se il suo sangue canta con il mio e illumina il mio corpo in modi che non riesco a spiegare.
Questa volta farò di tutto per essere ascoltata. Con o senza il mio grido da banshee.
Bentornate Fenici!
In questa nuova saga sulle Banshee, incontriamo Aleah, una giovane ibrida metà Banshee che non ha la voce. Mi chiederete, ma come Mal, una Banshee senza la voce? Ebbene sì, la sua voce è un flebile, quasi inesistente, lamento, tanto inutile che ogni qualvolta qualcuno rischia di morire, lei sta male perché non può gridare e avvertire il malcapitato. Nella tradizione celtica, una Banshee di solito è uno spirito che avverte della morte di uno dei componenti della famiglia “gridando”, tali lamenti sono noti col termine di “keening” (dal gaelico caoineadh, “lamento”).
La nostra protagonista ha una avversione per i vampiri, i quali hanno prosciugato suo padre umano, ed è stata cresciuta dalla zia. Vive da sola, lontana da tutti, con i suoi gatti, le sue api e una vita tranquilla senza i problemi dei Sovrannaturali o una madre rompiballe che l’ha abbandonata dopo averla messa al mondo. Immaginate quando arriva alla sua porta, un vampiro sexy, mezzo morente, che le chiede asilo prima che sorga il sole.
Lui è Luc Durand e fa parte della polizia sovrannaturale, un corpo che affianca quella umana per tenere l’ordine appunto tra esseri umani e inumani. Un vampiro bello come un Dio, che sa di peccato e che ha quasi trecento anni (dov’è? Datemelo!). Aleah è combattuta ma poi lo fa entrare, l’attrazione tra i due è inevitabile e tutte le convinzioni della giovane vanno a farsi benedire.
Anche se la storia non è molto lunga, abbiamo una parte di suspense, di strani omicidi da parte di ribelli sovrannaturali che si alleano per ripristinare l’antico ordine, dove appunto gli immortali erano padroni e gli umani semplici animali.
Il libro è scorrevole, una prima parte di world building ci introduce nel mondo dei Fae, perché la Banshee è una Fae (infatti il nome vuol dire Donna fata).
Ma davvero il nome di lei è Aleachiarsiwella? Immaginate la mia faccia… sono abituata a leggere i nomi più disparati, ma questo? Capirete nel romanzo perché un nome del genere e anche perché “se conosci il nome hai potere…”
Piccolo appunto: qualche errore di traduzione ma niente di cui preoccuparsi.
Libro consigliato se volete qualcosa di diverso, le Banshee lo sono sempre, soprattutto quando vengono accoppiate con altri esseri magici o paranormali.
Alla prossima
Un saluto dalla vostra Mal