Recensione: Il lusso dell’angelo – Serie: figli di Giuda #1 di Melanto Mori
Titolo del libro: Il lusso dell’angelo
Serie: figli di Giuda #1
Autore: Melanto Mori
Editore: Pubme
Genere: Fantasy
Data di Pubblicazione: 05 Ottobre 2021
«Perdonami. Farà più male a me che a te. Ma tutto ha uno scopo, il mio è necessario. Strozzacane.»
La mano tirò. La sensazione serrò la morsa. Lui spalancò gli occhi sulla notte, sui lampioni inghiottiti, sulle fronde.
Il bosco sa tutto e lo bisbiglia nel vento, ma non lo racconta a nessuno.
A poche settimane dalla festa più attesa e magica dell’anno, Samhain, la città di Starlen City è scossa dai delitti di un misterioso quanto efferato serial killer che aspira i fluidi dalle sue vittime e le lascia con un’erezione terminale. La strega detective Gayle Stoner e il suo partner dismagico Antonio Alvarado sanno di avere poco tempo e pochi indizi per assicurare il criminale alla giustizia. E quando il capitano della sezione Omicidi e crimini violenti decide di ricorrere all’aiuto di Arline Irvine, una profiler negromante, la faccenda sembra complicarsi ancora di più.
Tra una convivenza forzata e famigli brontoloni, riuscirà Gayle a mettere da parte il suo odio per i negromanti e a collaborare con Arline, senza finire nella trappola dei suoi incantevoli occhi color pavone?
Tutto può succedere quando arriva Samhain.
Care Fenici, ecco a voi un libro che forse poteva essere qualcosa di più.
Non è mio uso stroncare un libro, anzi mi riprometto sempre di cercare qualcosa di positivo nel genio creativo dell’autore e lo farò anche in questo caso. Tuttavia la prima parte del libro scorre più lentamente rispetto alla seconda. Si nota il profondo impegno nella caratterizzazione della protagonista, strega del Cerchio con famiglio al seguito e avversione verso i Necromanti. È un personaggio originale anche se non troppo nelle mie corde.
Fatta questa doverosa premessa ci possiamo dedicare alla trama, dove Gayle, la nostra strega detective, vive in una ridente cittadina in cui umani e non umani convivono con i loro poteri e dove alla polizia regolare si affianca quella meno regolare, composta da individui dotati di poteri.
Una serie di oscuri delitti che lasciano vittime con un’erezione in vista induce la polizia a richiedere anche la presenza di una necromante a supporto della squadra. La cosa non va a genio alla nostra strega, che odia le necromanti, ma finisce per prendersi una sbandata colossale per la nuova ausiliaria. Il romanzo procede sino ad un finale inatteso, e che apre uno spiraglio verso quello che potrebbe essere un interessante seguito.
Da bocciare la storia fra la necromante e la strega, che appesantisce a mio avviso la trama, trascinando il lettore in un tira e molla che fa rimpiangere uomini e donne, ma soprattutto Tina che se ne va!
Merita invece il resto della trama, che sembra volgere a qualcosa di più interessante e fa ben sperare per il seguito.
Il cammeo del Diavolo merita una menzione a parte, sperando che l’autrice e segua questa traccia dando meno peso alla storia d’amore.