Recensione: Il maggiordomo di Danielle Steele

Di famiglia tedesca, Joachim von Hartmann è però nato e cresciuto a Buenos Aires, inseparabile dal suo gemello Javier. Ma quando Joachim si trasferisce a Parigi con la madre, Javier resta in Argentina ed entra in un mondo oscuro. Mentre Joachim studia per diventare maggiordomo e lavora in alcune delle più grandi case d’Inghilterra, suo fratello non si fa più vivo. Olivia White ha dedicato dieci anni a una rivista, che è fallita portando con sé tutti i suoi sogni. Un lascito della madre le dà la possibilità di un anno a Parigi per reinventarsi. Ha bisogno di aiuto per sistemare casa, ed è allora che incrocia sul suo cammino Joachim. Questi accetta di lavorare per Olivia per gioco e si concede il capriccio di una vita diversa per alcune settimane, che si trasformano in mesi, quando i due capiscono che lavorare fianco a fianco piace a entrambi. Nel frattempo, Joachim scopre fatti spiacevoli della propria storia famigliare.
Mentre Olivia combatte per rimettere insieme la sua vita, quella di Joachim va in pezzi. Spogliati dei loro vecchi ruoli, si sforzano di scoprire la verità l’uno sull’altra, e su se stessi, consci che solo ciò che stanno vivendo ora è autentico.

Ritorna la grande signora del romanzo Internazionale con una storia bellissima, un protagonista maschile singolare di grande carattere e personalità con un bagaglio di vita che ci guida dall’argentina all’Inghilterra a scoprire tanti personaggi comprimari complessi e interessanti.

Joachin Von Hartmann è nato in Argentina ma si è trasferito a Parigi con la madre e il patrigno lasciandosi alle spalle un fratello gemello, Javier, che ha preso una strada oscura e pericolosa, allontanandosi dalla famiglia.

Iscrittosi quasi per gioco a un’istituto per maggiordomi specializzati diventa ben presto uno stimato e abile professionista nel settore.

Ritornato in Francia per un breve periodo accetta di lavorare per Olivia White, una donna che ha chiuso la sua rivista di arredamento e si trova a Parigi per una pausa della sua vita e in cerca di una nuova dimensione.

Mentre Joachim l’aiuta nell’arredamento del delizioso appartamento e nella ristrutturazione di un castello per un ricco oligarca i due stringono un legame molto forte di interdipendenza.

Ma se lui è fortemente dedito al suo lavoro votandosi alla professione lei, che non ha mai avuto un uomo su cui contare, è piena di dubbi provocati soprattutto dal passato legato ai suoi natali.

Insieme, anche se in apparenza separatamente, verranno a capo di tanti segreti e potranno far pace con i fantasmi che li affliggono.

Affresco splendido che copre cinquant’anni di storia dal dopoguerra a oggi, scritto con la consueta attenzione ai particolari, alle ambientazioni cosmopolite e alla sensibilità e sentimenti di ciascun personaggio.

Lo stile di scrittura presenta pochi dialoghi e molta narrazione, è una lettura di sicura soddisfazione per chi si avvicinerà alle sue pagine.