Recensione: Il mio rischio sei tu. di Elle Kennedy

Non sono mai stata una brava ragazza. Non mi lascio frenare da qualche stupida regola e non ho paura di ciò che la gente pensa di me. Questo non vuol dire che non abbia un mio personalissimo codice di condotta. Come ad esempio non tradire la fiducia di mio padre. Sarebbe un grosso scandalo se la figlia del coach della squadra universitaria cominciasse a frequentare un giocatore del college rivale… Jake Connelly è la personificazione del mio suicidio sociale: una star dell’hockey arrogante quanto insopportabile, affascinante in modo ridicolo. Il suo talento ha messo più volte la squadra di mio padre in difficoltà. E allora perché perdo tempo con lui? Perché Jake è la chiave per un tirocinio da sogno, anche se fa di tutto per rendermi le cose difficili. Ho bisogno che finga di essere il mio fidanzato. Ma per ogni finto appuntamento, pretende che gliene conceda uno vero. Questo significa che sono in guai molto seri.

Il mio rischio sei è il secondo volume autoconclusivo della serie Briar U della fantastica Elle Kennedy edita Newton Compton Editori.

Se vi state chiedendo perché il titolo vi sembra familiare, è perché si tratta di una ristampa della serie sport romance già pubblicata nel 2020, ma il suo fascino è intatto ed è stato bellissimo tornare da quei ragazzoni che volano sul ghiaccio.

Questa serie è il sequel della The campus series, che Newton Compton ha da pochissimo ripubblicato in edizione King a soli 3,90€ a volume.

Torniamo alla nostra storia però.

La protagonista femminile è Brenna, figlia del coach della Briar e migliore amica di Summer (protagonista del volume precedente). Brenna è determinata, sicura di sé e lotta per ottenere ciò che vuole, anche far colpo sul responsabile dei tirocini che desidera, inventando di sana pianta una relazione con un ragazzo che proprio non sopporta… Chi? Ma, ovviamente, il capitano della squadra di Harvard, diretta rivale della Briar: Jake Connelly, arrogante e sexy giocatore di hockey, con un piede già nella lega professionistica, che prende molto sul serio il suo ruolo di capitano.

I presupposti per il disastro ci sono tutti, ma la chimica tra loro è innegabile e questo rapporto di amore-odio si evolverà tra battute esilaranti e momenti di bruciante passione.

I protagonisti sono ben costruiti e il loro sviluppo è interessante da seguire, soprattutto quando scopriamo le fragilità che si nascondono dietro le loro maschere; mi è piaciuto anche leggere le interazioni con i personaggi secondari che hanno una loro funzione nella storia e aggiungono spessore alla crescita di Brenna e Jake..

La trama non sarà originalissima, ma l’autrice ha uno stile scorrevole, coinvolgente e riconoscibile che riesce, in più di un’occasione, a strapparvi una risata. Non dimentichiamo che è uno young adult, ma tocca tematiche importanti, restando comunque una lettura leggera.

Insomma, per me è uno sport romance di quelli da leggere.