Recensione: Il mistero delle amazzoni di Hannah Lynn-Serie Greek Women #3-
Titolo: Il mistero delle amazzoni
Autore: Hannah Lynn
Genere: Narrativa Storica
Serie: Greek Women #3
Editore: Newton Compton Editori
Data di pubblicazione: 5 luglio 2022
L’antica città di Temiscira ha una sovrana leggendaria: Ippolita, regina delle amazzoni. Il suo è un popolo di guerriere, temute in tutta la Grecia per lo straordinario valore in battaglia: si dice che sottomettano gli uomini e li utilizzino per la procreazione, che si amputino il seno destro per tirare meglio con l’arco e siano formidabili a cavalcare e con le armi. Ma ci sono pericoli che nessuna arma, per quanto letale, può scongiurare. E quando una nave giunge sulla costa dove Ippolita domina incontrastata, il destino ha già iniziato a tessere la sua tela. Travolta da un amore inatteso e proibito, tanto impetuoso quanto contrario ai doveri di amazzone – ancora prima che di sovrana –, Ippolita fa una scelta dalle conseguenze irreversibili. Sentendosi tradita dalla propria sorella, Pentesilea sarà costretta a salire sul trono al suo posto e lavare via la sciagura che Ippolita ha gettato sul popolo delle guerriere. Dimostrerà al mondo intero, se necessario, che le amazzoni non conoscono alcuna debolezza. E che sfidare la loro ira vuol dire prepararsi a combattere.
Siamo davanti al terzo volume della saga più famosa di Hannah Lynn, la Greek Women.
Questo romanzo ha come protagoniste le Amazzoni, figlie di Ares, Dio della guerra, a cui sono consacrate tutte le donne che nascono a Temiscira, città natale delle donne guerriere, situata nella regione del Ponto sulle coste del Mar Nero.
Il libro gravita attorno alla vita della regina Ippolita e delle sue sorelle, Pentesilea, Antiope e Melanippe.
Il tutto ebbe inizio quando un giorno, lontano dalla costa, videro una nave sconosciuta avvicinarsi a Temiscira, le amazzoni erano ben consapevoli che nessuno sano di mente avrebbe solcato i loro territori senza un motivo valido e, infatti, su quella nave non vi era un uomo qualunque, ma Eracle, venuto alla ricerca della zoster (cintura) della regina Ippolita, che avrebbe dovuto consegnare come premio per una delle sue dodici fatiche. Tuttavia, ad attirare l’attenzione di Ippolita non fu Eracle, ma un giovane, dai tratti ancora bambineschi, Teseo, figlio di Egeo, re di Atene. L’arroganza e la sicurezza del ragazzo incuriosirono Ippolita mentre Pentesilea avrebbe solo voluto rimandare indietro il plotone di soldati o ucciderli prima che potessero lasciare le loro coste, ma la prima era di altro avviso. Il giovane Teseo in modo sconsiderato e inverosimile chiese alla regina delle amazzoni di diventare sua moglie, promettendole che sarebbe diventata la sovrana più grande che Atene avesse mai conosciuto.
Da qui inizia la meravigliosa storia della regina Ippolita, infatti, Teseo non accetterà mai un rifiuto da parte sua, e anni dopo il loro primo incontro ritornerà più adulto e ancora più convinto della sua proposta. Con un piano ben articolato riuscirà a rapire la sovrana e a trascinarla ad Atene; le amazzoni, furiose per questo affronto, si avvieranno in direzione di Atene per riportare a casa la loro regina, tuttavia, una volta arrivate Pentesilea dovrà fare i conti con i voleri della sorella Ippolita, ormai incinta, e intrappolata per sempre in quella città così lontana da Temiscira.
Pentesilea sarà la nuova regina, condurrà l’esercito di donne in numerose battaglie, facendo parlare di sé e rendendo grande il nome delle amazzoni come Ippolita non aveva mai fatto prima, eppure, dentro di lei, la sofferenza si farà sempre più forte, la sensazione di abbandono che le donne provano dopo che Ippolita le lascia è come un macigno sulle loro teste. I sentimenti e le lotte interiori vengono raccontati da Hannah Lynn in modo limpido e schietto, le amazzoni non sono abituate alle emozioni, ma allo stesso tempo sono profondamente leali e fedeli, ed è proprio per questo che l’amore tossico tra Teseo e Ippolita arriverà presto a un punto di non ritorno quando lui ritornerà a casa con Fedra, affermando di volerla sposare, abbandonando la moglie e il figlio che avevano generato. Ed è qui che il culmine viene raggiunto, Temiscira è in subbuglio, Ippolita ritorna più furiosa che mai con la voglia di uccidere Teseo e sterminare Atene, ed ecco che Pentesilea coglie l’occasione di comandare la guerra più attesa di sempre, quella contro Atene.
Definirei questo libro con una sola parola: straziante.
L’autrice riesce a catapultare il lettore in un tornado di emozioni e sentimenti contrastanti, la sua scrittura, sostenuta e scorrevole, permette di trovarsi dentro gli eventi senza neanche averne la percezione, il lettore soffre, piange, ama e si distrugge insieme a Ippolita, e successivamente con Pentesilea quando affronta il momento più buio della sua vita. La morte in battaglia è ciò che ogni amazzone desidera, e nel bene o nel male tutte un giorno saranno insieme al loro padre Ares, degne di essere lì.
Leggendo questo libro sono stata pervasa dal vero femminismo in carne e ossa, le amazzoni sono donne forti, che non si piegano al volere di un uomo, non seguono i canoni delle normali donne greche, ed è per questo che più di ogni altra cosa vengono temute. Nel romanzo le si appella come “oriopate”, ovvero, assassine di uomini, proprio per sottolineare la paura e il timore generato verso i loro confronti.
Hannah Lynn, inoltre, senza risultare pesante e frettolosa accompagna il lettore nell’osservare l’amore omosessuale di Pentesilea e Clete, lo narra come un amore dolce, duraturo nel tempo, resistente alle minacce ed eterno; Clete amerà per sempre Pentesilea, e nelle ultime righe del romanzo ci è chiaro come non mai che le amazzoni sono in grado di amare, di provare sentimenti così profondi da fare pazzie per perseguirli, sono donne ultraterrene, ma il loro sangue metà umano e metà divino le vincola alle emozioni umane, costringendole ad accettare il dolore, la delusione, la tristezza, l’allegria e la soddisfazione, in tutte le loro sfumature.
Eternalabyss recensore