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Recensione: Il motivo più puro di Scarlett Cole

Serie: Second Circle Tattoo vol. 3

Titolo: Il motivo più puro

Serie: Second Circle Tattoo vol. 3

Autrice: Scarlett Cole

Genere: contemporary romance

Editore: Triskell Edizioni

Data di pubblicazione: 6 ottobre 2023

Età di lettura consigliata: +18

La serie Second Circle Tattoo è composta da:

 

  • L’acciaio più forte vol.1—->Recensione
  • Il cuore spezzato vol.2
  • Il motivo più puro vol.3
  • Il legame più oscuro vol.4—>Recensione

 

Può sopravvivere un amore costruito sui segreti?

Brusco, sexy e scolpito come una roccia, Dred Zander è proprio il genere di uomo che di solito farebbe scappare Pixie a gambe levate. E invece invade i suoi sogni, con i suoi addominali scolpiti… e tutto il resto. Il cantante e chitarrista della band Preload è sintomo di guai, dietro quel sorriso disinvolto e gli occhi attenti, e Pixie i guai se li è lasciati alle spalle anni fa, insieme al nome Sarah-Jane Travers e alla patetica roulotte che sua madre chiamava “casa”. Archiviato il passato di abusi, Pixie ha una nuova vita e una nuova famiglia al Secondo Cerchio, insieme al sogno di aprirsi un’attività in proprio. Ha bisogno di tempo e risorse. Quello di cui non ha bisogno è un’affascinante rockstar dai capelli lunghi o i paparazzi che lo seguono dappertutto.

Ma Dred è di tutt’altro avviso. I dolci occhi color nocciola di Pixie, i capelli viola e i tatuaggi colorati di fiori esotici che le turbinano sul braccio invadono i suoi sogni, e lui sa che anche lei lo vuole. Deve solo convincerla. Ma mentre un succoso scoop rischia di rivelare il loro passato e un ricattatore minaccia il loro presente, Pixie e Dred devono decidere cosa conta davvero e lottare con tutte le loro forze per tenerselo stretto.

 

 

Pix e Dred sono due personaggi molto affascinanti ed entrambi molto fragili, ognuno a modo suo. 

Dred è un cantante rock con un passato vissuto in casa-famiglia, con un trauma da abbandono e la conseguente difficoltà nel legarsi. Crescendo, ha dovuto fare i conti con la rabbia repressa e gli scatti d’ira. 

Pix ha un vissuto di abusi che hanno lasciato strascichi enormi sulla sua sessualità. 

Il loro rapporto inizia in modo molto dolce e giocoso, con una corte tenace da parte di Dred nel tentare di ottenere un appuntamento ogni volta che frequenta lo studio di tatuaggi. Per quanto attratta e intrigata dalla rockstar, Pix tentenna parecchio a causa dei suoi blocchi e delle sue paure, ma dal momento in cui permettono a una scintilla di scoccare, i ragazzi prendono letteralmente fuoco.

Si tratta di due anime così sensibili e ammaccate da cercare una il sostegno nell’altra: Pix è capace di comprensione e accettazione senza giudizio e Dred trasuda senso protettivo e devozione per questo “fiocco di neve” che non vuole deturpare con la sua imperfezione, col suo essere un ragazzo di scarto. Ci vorrà tempo perché si trovino abbastanza a proprio agio da rivelare i loro segreti e un passato di cui si vergognano: Pix si sente stata usata, già sporcata, mentre lui si ritiene incapace di mantenere una relazione duratura, dopo essere stato rifiutato da tutti nella vita.
Il percorso che affrontano è volto a superare i loro blocchi e il peso del passato, e tutto accade mettendo in gioco la loro sensibilità reciproca, con la complicanza di una vita che continua a scorrere intorno a loro, interponendo imprevisti che tirano fuori i rispettivi difetti e punti deboli.

C’è la dolcezza del modo in cui si avvicinano ed esplorano i rispettivi limiti e traumi, ma allo stesso tempo c’è anche la “regola numero tre”, cioè il desiderio di voler superare tutto e di non essere compatiti, di lasciar guidare la passione, la chimica, il magnetismo senza essere limitati dal timore di spingersi troppo e di far scattare qualche trigger. 

«Sei un fiocco di neve,» disse Dred. «Un cosa?» Dred ridacchiò. «Un fiocco di neve. Non so cosa ci sia tra noi, Pix. Non riesco a capirlo nemmeno io, ma quando stavo per chiamarti, ho visto dei fiocchi di neve entrare dalla finestra. Erano così bianchi e puri, cazzo, che l’idea di toccarne uno e farlo sciogliere sembrava perfetta, eppure l’idea di rovinarlo per sempre non lo era.» «Non sono sicura di aver capito,» sussurrò Pixie. «Voglio farti sciogliere così tanto da far male,» spiegò Dred in tono basso. «Ma voglio lasciarti perfetta così come sei. Non posso fare a meno di pensare che non sono quello giusto per te, Pix.»

La storia è resa ancora più ricca di tensione a causa di minacce ancora attuali che, per motivi diversi, mettono in crisi entrambi e li sollecitano a mantenere segreti gli scheletri peggiori nei loro armadi. Dovranno lavorare sulla fiducia reciproca per riuscire a esporsi tanto da ammettere all’altro le loro vulnerabilità, l’umiliazione che si portano dietro, le paure, la colpa immeritata che provano. 

A questo si aggiungono le problematiche che centrano in pieno le difficoltà di un gruppo rock: conciliare tempi e modi per mantenere una relazione fissa; ritagliarsi momenti per dedicarsi alla fase creativa; gestire i fan e la vita pubblica separandola da quella privata; trovare il punto di equilibrio tra le aspettative della casa discografica e del mercato e le sonorità nelle quali la band vuole esprimersi. 

Riusciamo a respirare a pieni polmoni l’intima amicizia e fratellanza tra i ragazzi della band, e la musica riesce a permeare le pieghe della sensibilità di Dred, il suo essere, la sua emotività, il suo esprimersi, così come per gli altri membri si intuisce che rappresenta una valvola di salvezza, un ambito nel quale hanno trovato rifugio e conforto crescendo.

Il cuore di Dred batteva fortissimo, il suo corpo era scosso dall’adrenalina e dalla delusione. Come aveva potuto non prestare maggiore attenzione a ciò che stava accadendo? A come si sentiva lei? Era davvero così preso dal proprio piacere da ignorare del tutto quello di Pixie? Cavolo, era uno stronzo. Le accarezzò i capelli. «Non ti piace che ti si blocchino le mani?» «No,» sussurrò lei a bassa voce. «Ma tutto il resto era perfetto.» Gli fece scorrere le dita sul petto e gli diede piccoli baci sulla spalla. «Mi dispiace, Pixie, avrei dovuto…» «Regola numero tre, ricordi? Ti ho chiesto di fermarti. L’hai fatto. Ti ho detto perché. Ora ti chiedo di non trattarmi come se fossi di cristallo.»

Ho trovato molta delicatezza nel modo in cui viene affrontato il tema di abusi voyeuristici associati a somministrazione di droghe, in particolare nel focalizzarsi sugli effetti psicologici del peso dell’umiliazione subita, e dei gesti fatti sotto costrizione. Come anche nella determinazione di Dred che, nonostante la percezione di essere imperfetto e inadatto come partner, rivendica l’intenzione di non abbandonare più nessun bambino a un destino simile a quello che hanno avuto lui e i suoi amici.

Molto interessante e molto drammatico è il background dei membri del gruppo di cui Dread fa parte, che speriamo di vedere nel prosieguo della serie. Un legame che rende evidente molto chiaramente quanto rappresentino l’uno per l’altro una vera famiglia, proprio come Cujo e Trent lo sono per Pix. Avvertiamo pienamente il conforto, il calore, l’accettazione incondizionata di due famiglie costituite non per sangue ma per sintonia, vicinanza, sostegno reciproco e per l’aver vissuto insieme lo stesso dolore.

Nel complesso è una storia sensuale, spregiudicata e passionale, ma allo stesso tempo anche decisamente romantica, in cui non è mai in discussione quanto siano profondi i sentimenti tra i protagonisti e quanto questo meriti impegno e tempo di qualità.

 

Hot 🔥🔥🔥 | bollente quanto basta.
Sentimento❤️❤️❤️❤️| devozione, anime che si completano
Violenza ⚔️ | droga e abusi.

valutazione

voto

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