Recensione: Il Re di San Francisco di Kris Hamlet
Titolo:Il Re di San Francisco
Autore:Kris Hamlet
Editore:Self
Genere:Mafia Romance
Data di pubblicazione: il 31 Agosto 2022
Frank Mancuso è il nuovo Re della mafia di San Francisco, ma il Regno ha bisogno di una Regina.
Lui però ha già fin troppi problemi da gestire e decide, perciò, di delegare quell’incombenza.
Quando gli viene presentata la prescelta, gli viene quasi un colpo: la ragazza è troppo giovane e innocente. Di certo, non è aggressiva quanto sua sorella maggiore, Isabella, che lo sfida di continuo e gli lancia sguardi taglienti come katane.
Eppure quei suoi occhi verdi gli fanno venire fantasie pericolose.
Ma puoi scegliere di amare quando ti è stata tolta ogni scelta?
Frank è il nuovo boss della mafia di San Francisco, e per risultare credibile agli altri uomini d’onore le tradizioni vogliono che abbia una moglie. L’amore è fuori discussione, a lui non interessa e un matrimonio è niente più che un contratto d’affari, ma inaspettatamente alla timida ragazza vergine neppure maggiorenne che sua madre ha ritenuto adatta per lui, Frank preferisce la sorella, Isa, una tigre dalle unghie affilate e dalle risposte taglienti. Le scintille mascherano naturalmente un’attrazione magnetica, e il matrimonio combinato non sarà realmente un sacrificio per nessuno dei due. Ciò che resterà da scoprire è se quel magnetismo può essere un antipasto per una relazione affettiva più profonda e duratura, per una sintonia caratteriale e di sentimenti.
Una storia tutto sommato piacevole, che fila via con poco contrasto e molti momenti piccanti.
Non importa quanto mi senta attratta da lui, perché non voglio cedere, non posso farlo. Frank mi è stato imposto e sono qui soltanto perché ha bisogno di una consorte, e per lui una donna vale l’altra. Dannazione, avrebbe sposato persino una bambina come Mariella se non fossi intervenuta. Di me, di ciò che voglio, di ciò che provo non potrebbe fregargliene di meno.
Pur trattandosi di un mafia romance, a mio avviso il romanzo potrebbe inquadrarsi meglio come erotico, e spiego: i protagonisti si conoscono, interagiscono ed entrano uno nella sfera dell’altro esclusivamente tramite il magnetismo, l’attrazione e il sesso, ed è sempre nel campo passionale e affettivo che rientrano gli ostacoli che fanno da propulsore alla trama.
Essendo le interazioni prevalentemente in camera da letto, è normale che anche noi impariamo a conoscere le loro personalità prevalentemente attraverso questo strumento, cosa che però rende le loro caratterizzazioni poco sfaccettate.
È pur vero che la narrazione è in prima persona, quindi ci vengono raccontate altre sfaccettature della loro personalità attraverso riflessioni e propositi, ma uno show don’t tell sarebbe stato più efficace e convincente.
«Col cazzo che andrai ovunque tu abbia intenzione di andare a fare tutte quelle cose schifose che ti ho sentito dire, stronzo» e niente, la diplomazia non fa per me. Anzi, ormai sono un torrente in piena e, senza riflettere sulle eventuali conseguenze delle mie parole, continuo implacabile. «Ti puoi scordare tutte le Kat, le Jessica o come diavolo si chiamano. Ti puoi scordare le orge con gli amici, ti è chiaro? Non me ne starò buona a casa a fare la mogliettina adorante mentre tu mi manchi di rispetto in questo modo. Altrimenti, sia ben chiaro, abbiamo chiuso. Anzi, sai cosa ti dico? Te ne puoi andare a fanculo dove ti pare, perché io voglio il divorzio. Ora.»
Le caratterizzazioni sono leggere e prevalentemente centrate sulle prese di posizione nella loro relazione: Isa una ragazza dal carattere forte, coraggiosa, molto sfidante, che darebbe la vita per le persone che ama; Frank si rifà un po’ allo stereotipo del genere: il boss mafioso senza scrupoli molto violento ma che dentro ha un animo gentile e segretamente vorrebbe fare un altro mestiere. Ma altre sfaccettature sarebbero potute uscire se i personaggi avessero attraversato una maggior dose di sofferenza, ostacoli e imprevisti.
Quando alzo lo sguardo e incrocio i suoi occhi mi manca il fiato. Nonostante la maschera di impassibilità che gli ho visto indossare sempre in pubblico, io vedo oltre. Oltre quelle mura impenetrabili che ha tirato su con estrema abilità e cura, e quello che trovo è un inferno di immagini di noi due insieme, l’uno sopra l’altro, l’uno dentro l’altro, a scambiarci i corpi, a fonderci le anime.
Queste mie riflessioni sono frutto di una lettura forse troppo piacevole e positiva, per essere un mafia romance: la trama è poco conflittuale, i personaggi sono poco tormentati, di conseguenza c’è poca tensione, che rimane prevalentemente legata alla sfera dell’affettività. Entrambi faticano ad accettare i propri sentimenti e ad approfondire quindi il legame: Frank non se lo può permettere perché per un boss innamorarsi sarebbe considerata una debolezza, Isa ha paura di aprire il suo cuore perché teme di essere l’unica a provare sentimenti, e si protegge negando la realtà.
Farei qualsiasi cosa, pagherei qualsiasi prezzo per sapere cosa prova. Per capire se questo matrimonio per lei è ancora soltanto un obbligo, perché, che Dio mi aiuti, per me sta diventando altro. Molto di più. Ed è una consapevolezza che mi atterrisce. Mi rende impotente, ed è proprio questo che fanno i sentimenti: ci rendono vulnerabili, e chi è vulnerabile, nel mio mondo, è destinato a soccombere.
Se l’attrazione che scatta a prima vista è credibile e piuttosto diffusa, ho trovato invece l’innamoramento un po’ forzato, riconducibile appena a del buon sesso, a dei gesti gentili, e da quella che lei percepisce generosità da parte di lui, come la concessione di poter continuare a studiare (che questo sia generoso l’ho trovato piuttosto discutibile) e una lauta donazione a una scuola straniera per fare studiare la sorella (altra motivazione che ho trovato poco adatta per giustificare la nascita di un “vero” amore, oltre a tramortire la flebile caratterizzazione di Isa come ragazza forte e autodeterminata).
«Isa» la chiamo a denti stretti, ma per dirle cosa? «Sì?» risponde, e mi odio a morte per la nota speranzosa che sento nella sua voce. Mi volto a guardarla e vorrei che leggesse nei miei occhi tutto ciò che non posso dirle. «Amare uno come me è pericoloso» non posso fare a meno di metterla in guardia, perché proteggerla è diventato, non so quando, lo scopo principale della mia vita. Dopo l’amarla, almeno.
L’editing non è impeccabile e, per essere un mafia romance, il filone thriller è piuttosto risicato… eppure, nonostante tutto, il ritmo è buono e la lettura è resa affascinante da un tono della voce narrante affascinante e deciso. Per questo rimaniamo attaccati alle pagine catturati dalle scintille tra i protagonisti e in attesa della “rivelazione d’amore” di cui tanto abbiamo bisogno, dopo un matrimonio forzato e una dose intensa di sesso sfrenato.
Quindi non importa cosa potrebbe essere migliorato, perché la trama funziona, e sì, credo proprio che leggerò anche il seguito, presumibilmente incentrato sulla sorella.
«Che cazzo vuoi sapere, eh? Se ti amo? Porca puttana, non me lo posso permettere, capisci? I tuoi cazzo di occhi, il tuo fottuto spirito indomito, la tua maledetta lingua biforcuta, tu. Isa, tu mi rendi debole. L’amore è una fottuta debolezza.