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Recensione: “Il Regno del drago d’oro” di Isabel Allende

 

Autore: Isabel Allende

Genere: fantasy/avventura per ragazzi

Pagine: 257

Editore: Feltrinelli

Collana: Universale economica

Formato: e-book e copertina flessibile

Prezzo: e-book € 6,99 cartaceo € 9,00

Età di lettura: dai 12 anni

Un piccolo e paradisiaco paese, il Regno Proibito, incastonato tra le montagne dell’Himalaya, che vive in uno splendido e pacifico isolamento da milleottocento anni; un monaco buddista che si sta occupando della formazione spirituale del giovane erede al trono; un prezioso oracolo in grado di predire il futuro in una lingua sconosciuta, quella anticamente usata dagli yeti. Questi sono gli ingredienti della nuova avventura di Nadia e Alexander, già protagonisti di “La città delle bestie”, ora alle prese con una pericolosa setta di sanguinari banditi indiani assoldati da un’organizzazione criminale internazionale per trafugare la preziosa statua dai poteri divinatori e per rapire il re che sa come interpellarla.

Devo essere sincera, quando ho iniziato questo secondo volume non avevo grandi aspettative in quanto il primo non mi aveva convinta del tutto. Una narrazione troppo lenta, personaggi e vicende che non mi avevano coinvolto più di tanto mi hanno fatto partire un po’ prevenuta. Devo dire però che la saga con questa nuova avventura è decisamente migliorata nonostante per me non sia stata una lettura del tutto positiva. Non mi soffermerò troppo sulla trama per evitare spoiler, essendo un secondo capitolo di una trilogia, ma vediamo brevemente cosa ci aspetta in questo romanzo.

Ci ritroviamo a seguire una nuova avventura che questa volta ci porterà in un regno sperduto tra le montagne dell’Himalaya dove la modernità e la tecnologia non ha ancora fatto il suo ingresso.

Sempre grazie ad una spedizione per un servizio dell’International Geographic insieme alla nonna, Alex si ritroverà nel Regno Proibito. Nessuno si aspettava quello che sarebbe successo davvero nel solitamente tranquillo regno. Un losco piano di furto del Drago d’Oro, la statua di inestimabile valore che si trova, secondo la leggenda, proprio in questo regno disperso tra le montagne. Numerose difficoltà e minacce da affrontare, primi fra tutti i più temibili banditi della Setta dello Scorpione, che, ingaggiati dallo Specialista, il capo della più famosa organizzazione internazionale criminale, cercheranno di rubare la statua e rapire il re del Regno Proibito in quanto è l’unico a saper decifrare il codice con cui il Drago d’Oro emette le sue profezie. Ci troveremo di fronte ad un’altra storia che parla dell’avidità umana e del personale tornaconto.

Un’avventura avvolta nel mistero che tra luoghi incantati e impervie condizioni climatiche ci farà conoscere antichi segreti e leggende. Magia e spiritualità ci avvolgeranno per portarci pagina dopo pagina ad un finale dolce amaro.

Ma questa volta la minaccia che incombe su questa spedizione è davvero spietata, riusciranno a saltarne fuori tutti illesi?

Come già preannunciato, per me non è stata una lettura completamente positiva, nonostante io abbia adorato le ambientazioni e la morale nascosta tra le righe, ho fatto parecchia fatica a terminare il libro a causa della lentezza della narrazione. Si lo so, sono una voce fuori dal coro, ma purtroppo non sono riuscita ad adorarlo come la maggior parte dei lettori. Descrizioni a mio parere eccessivamente prolisse che toglievano la dinamicità tipica dei fantasy avventurosi quale dovrebbe essere questo romanzo. C’è da dire però che la scrittura di questa famosa autrice è davvero impeccabile e lineare. Ho preferito decisamente questo secondo volume al primo sia per i personaggi incontrati durante il percorso sia per i luoghi descritti.

Rimane comunque una lettura molto carina e divertente. Consigliata sicuramente a chi ama i misteri e le leggende. Ora non ci resta che seguire l’ultimo volume per scoprire che avventura ci aspetta nel continente africano.

La serie è composta da:

 

 

 

 

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